LA FESTA DI S. GIOVANNI BATTISTA


Festa di S.GiovanniLa festa di S. Giovanni Battista, patrono del paese, si svolge il 24 Giugno. Il santo è festeggiato dai fonnesi da oltre 500 anni e ancora oggi tale ricorrenza viene chiamata sa die de vrores (il giorno dei fiori). Due elementi importanti della festa sono s'Instangiartu, il drappello raffigurante l'icona del santo portato in processione per le vie del paese da uomini a cavallo, e su co'one de vrores, un originale e suggestivo pane floreale di Fonni, portato anch'esso in processione. Momento suggestivo della festa è anche sa Arrela e' Vrores, detto anche Palio di San Giovanni Battista, dove gli abili cavalieri in costume locale, si sfidano in una competizione equestre e si esibiscono nelle tradizionali parillas, dimostrazioni acrobatiche coi cavalli in corsa. A questa festa sono legate diverse tradizioni e curiosi riti propiziatori. Anzitutto, la notte della vigilia della festa venivano in passato accesi piccoli fuochi notturni, che venivano saltati tenendosi per mano, da persone che diventavano compari. Le luci fiocche di questi falò, viste da lontano potevano dare la suggestione di infinite lampade accese per rischiarare la notte. Forse è per questo che Giugno, ancora oggi, nella parlata locale viene chiamata "Lampadas", ossia il mese delle lampade. Un'altro rituale legato a questa festa, ormai sconmparso da oltre 30 anni, consisteva nella raccolta dei rami di sambuco, ritenuti dotati di pteri magici e traumaturgici, e le cui foglie e fiori venivano sparsi lungo il percorso della processione in onore del Santo. Dal ramo di sambuco raccolto nella notte fra il 23 e il 24 Giugno veniva ricavato un amuleto a forma di stella a cinque punte, denominato "Croce di Salomone". Questo, rivestito con panno, veniva applicato al collo del cavallo, nascosto sotto la criniera , per preservarlo dal malocchio. Un'altro rito, ancora non del tutto scomparso, è quello del s'abba de vrores (acqua dei fiori), con probabile riferimento all'acqua di sorgente. Se raccolta nella notte fra il 23 e il 24 Giugno, le si attribuivano poteri traumaturgici contro le coliche e i calcoli renali. Gruppetti di donne, ancora oggi, nella notte del 23, quaqndo in Pratha 'e Cressia, piazza San Giovanni, sono in corso gli spettacoli civili, si recano in religioso silenzio alla fonte di Guttirillai, a duecento metri dalla chiesa; appena dopo la mezzanotte riempiono i recipienti di acqua, per poi percorrere per tre volte di seguito in senso antiorario le stradette che circondano la Chiesa, recitando tre "Credo", tre "Ave Maria", e tre "Gloria". Fino a pochi decenni fa questa usanza veniva praticata anche dagli uomini.


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