IRAQ

La finta opposizione irachena made in USA

Il Congresso Nazionale Iracheno fu, almeno in parte, una creazione della CIA, da cui ricevette il nome e oltre 12 milioni di dollari di finanziamenti clandestini. Il leader dell’organizzazione è Ahmed Chalabi, un banchiere mussulmano sciita originario di Bagdad e adesso in esilio, i cui legami con i curdi d’Iraq nacquero negli anni settanta. Successivamente all’elezione da parte curda di un nuovo parlamento nazionale nel nord dell’Iraq nella primavera 1992, Chalabi creò una coalizione di governo che riuniva varie fazioni d’opposizione di stampo religioso ed etnico. La CIA riconobbe in questa entità politica un possibile alleato nella campagna propagandistica contraria a Saddam e fornì aiuti per la creazione di una stazione radiofonica e televisiva basata nel nord dell’Iraq. Washington diede pubblica approvazione al CNI in quanto alternativa democratica al regime di Baghdad e, clandestinamente, fornì 4 milioni di dollari annui all’organizzazione capeggiata da Chalabi. Allo stesso tempo, in maniera privata, gli alti ranghi americani manifestarono dubbi sull’effettiva capacità del CNI sia di spodestare Saddam che di mantenere l’ordine tra le volubili fazioni del nord. Quando nel 1993 Chalabi cominciò a raccogliere reclute per un nuovo esercito, i rappresentanti americani, pur esprimendo un certo interesse, non contribuirono fattivamente all’impresa. L’agente CIA Warren Marik dichiarò alla ABCNEWS che "il Congresso Nazionale Iracheno non aveva abbastanza esperienza in campo militare, non rientrava nell’idea di golpe che Washington aveva concepito". Tuttavia, un anno più tardi la CIA spedì Marik e altri agenti operativi di lunga data, assieme a denaro e materiali vari, a spalleggiare un attacco del CNI previsto per marzo 1995. Truppe del CNI avrebbero dovuto riconquistare le città curde of Kirkuk e Mosul e, con l’appoggio della CIA, scatenare un golpe all’interno delle forze armate irachene.La strategia messa a punto da Chalabi consisteva nel creare un’organizzazione politico-militare composta di fazioni curde e di resistenti iracheni. Chalabi si guadagnò l’appoggio di un importante alleato, l’ex generale iracheno Adnan Nuri che fu poi reclutato dalla CIA e posto alla guida del gruppo d’opposizione rivale denominato Iraqi National Accord con base a Londra. Alla vigilia dell’offensiva del marzo 1995, Nuri si recò a Washington per informare che il CNI aveva ingannato la CIA e che si accingeva a coinvolgere gli Stati Uniti in un nuovo conflitto con l’Iraq - cosa che, come gli era ben noto, l’amministrazione Clinton avrebbe tentato di evitare ad ogni costo. Washington rese noto a Chalabi che gli Stati Uniti non avrebbero appoggiato l’operazione "né militarmente, né in altro modo". L’offensiva fu scagliata e, privi dell’appoggio americano, presto disfatta.http://www.ecn.org/golfo/articoli/doc33ita.html