MEDIORIENTE

Silenzio sui diritti umani

Un articolo preso e tradotto dal sito dell'alternative information center di Gerusalemme , parla di un rapporto del Dipartimento di Stato USA sulla violazione dei diritti umani in Palestina da parte di Israele di cui nessuno  è a conoscenza ma esiste!!!.

Da non menzionare: Il Rapporto del Dipartimento di Stato degli USA sui Diritti Umani in Israele e nei Territori Occupati

24 Dicembre, 2001

Jennifer Loewenstein

 

Sabato 15 Dicembre 2001, gli Stati Uniti hanno posto il veto ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che avrebbe aperto la via ad osservatori internazionali nei Territori Occupati. Molti pensavano che tali osservatori avrebbero aiutato a ridurre la violenza nella sempre più sanguinosa guerra a bassa intensità che Israele sta muovendo contro i Palestinesi che vivono nei Territori Occupati, come pure i devastanti attacchi suicidi contro i civili israeliani. Una delle ragioni per cui gli USA hanno posto il veto è stato che le Nazioni Unite non sono il luogo adatto per risolvere la violenza in Medio Oriente. Gli USA preferiscono vedere se stessi come gli unici arbitri del conflitto malgrado e forse perché la loro evidente inclinazione verso Israele, ancora più evidente nel recente sostegno alla condanna pubblica fatta da Ariel Sharon al Presidente dell’ANP Arafat, e nel loro rifiuto di contestare l’appropriazione israeliana del linguaggio dell’amministrazione Bush riguardante la "Guerra al Terrorismo" dell’America. Ci si attende che noi accettiamo che le politiche e le strategie israeliane verso i Palestinesi siano analoghe alle politiche e strategie USA verso al-Qa’eda in Afghanistan e altrove.

La maggior parte delle persone nel mondo arabo e musulmano sanno che questo è un esempio standard della ipocrisia USA e di sostegno a regimi ingiusti. Il governo USA è ben consapevole del cattivo stato dei diritti umani di Israele sia verso i Palestinesi che vivono da 34 anni sotto la sua occupazione sia verso i cittadini Palestinesi di Israele stessa. I nostri politici ed i sapientoni regolarmente distorcono la realtà della situazione, comunque, ignorando o tralasciando attentamente testimonianze documentate degli abusi israeliani sui diritti umani. Per evidenziare questo passaggio è necessario non solo citare gli approfonditi rapporti di Amnesty International o Human Rights Watch. Il Dipartimento di Stato degli USA ha annualmente rapporti dettagliati sugli abusi israeliani dei diritti umani disponibili per chiunque fosse interessato.

Il Rapporto del 2000 (pubblicato a Febbraio 2001) sui Diritti Umani nei Territori Occupati del Dipartimento di Stato afferma inequivocabilmente che "nel complesso in Israele lo stato dei diritti umani è scadente." Continua il rapporto che "le forze di sicurezza israeliane hanno commesso una serie numerosa di abusi dei diritti umani durante l’anno …. Da quando la violenza è iniziata, [Settembre 2000] le unità della sicurezza israeliana hanno spesso fatto uso di una forze eccessiva contro i dimostranti Palestinesi, le forze di sicurezza hanno ecceduto alle volte nel loro ruolo, il che prevede che il munizionamento da guerra deve essere solo usato quando le vite di soldati, polizia, o civili sono in pericolo imminente. …Le forze di sicurezza israeliana hanno abusato dei Palestinesi in carcere sospettati di minacce alla sicurezza. … C’erano numerosi credibili dichiarazioni che la polizia ha percosso persone in detenzione. Tre prigionieri palestinesi sono morti durante la custodia israeliana in circostanze ambigue durante l’anno. Le condizioni delle prigioni sono scadenti. La detenzione prolungata i limiti sui processi giusti, e le violazioni sui diritti della privacy sono problemi irrisolti. Le forze di sicurezza israeliana alcune volte hanno impedito la fornitura di assistenza medica ai civili Palestinesi. Gli Israeliani hanno distrutto i terreni agricoli di proprietà palestinese. Le autorità israeliane hanno censurato le pubblicazioni palestinesi, posto dei limiti alla libertà di riunirsi, e ristretto la libertà di movimento per i Palestinesi."

Spesso lodata come l’unica democrazia in Medio Oriente, Israele non di meno appare in difficoltà nell’applicare i suoi standard dei diritti umani ai non ebrei. Si potrebbe plausibilmente arguire che questi standard sono, fuori dalle necessità, sospesi nelle zone sotto occupazione militare se non fosse per il fatto che la popolazione ebraica degli insediamenti nei territori beneficia degli stessi diritti e privilegi accordati alla loro controparte dentro i confini di Israele riconosciuti internazionalmente. Si potrebbe anche sostenere che i Palestinesi con cittadinanza israeliana sono uguali partecipanti nelle istituzioni sociali e democratiche d’Israele se non fosse per alcuni seri problemi tali che quasi 70,000 Araboisraeliani vivono in un limbo legale: più di 100 villaggi in cui vivono dentro Israele non sono riconosciuti dal governo. Come risultato questi residenti pagano tasse al governo ma non "sono adatti ai servizi governativi …. Conseguentemente, tali villaggi non hanno nessuna infrastruttura, come elettricità, acqua, fogne, fornite alle comunità riconosciute. La mancanza di servizi essenziali ha causato difficoltà per gli abitanti riguardo l’educazione, salute pubblica, e opportunità di impiego. Un nuovo edificio in villaggi non riconosciuti è considerato illegale e soggetto a demolizione." Il governo israeliano deve ancora risolvere lo status legale di questi villaggi e dei loro abitanti. ["Country Reports on Human Rights Practices 2000: Israel"; US Department of State, February 2001.]

Inoltre, il rapporto continua dicendo che i Palestinesi, cittadini d’Israele, sono continuamente soggetti a discriminazione nel campo educativo, nell’edilizia, sul lavoro e sono poco rappresentati nella maggior parte delle professioni e nel governo. Il possesso di terra araba rimane problematico a causa delle politiche che proibiscono il trasferimento di terra ai non ebrei. Nel 1996 gli araboisraeliani hanno sfidato un disegno statale conosciuto come il " Piano Generale delle Aree Settentrionali di Israele" che "elencava come obiettivi prioritari di incrementare la popolazione ebraica in Galilea e bloccare la contiguità territoriale dei villaggi e delle città arabe " sulla base che discriminava i cittadini palestinesi d’Israele. Il governo continua ad usare questo documento come la base per la sua pianificazione in Galilea. ["Country Reports on Human Rights Practices 2000: Israel"; US Department of State, February 2001.]

Questo non è che un piccolo esempio degli abusi elencati contro i cittadini araboisraeliani. Il rapporto documentando gli abusi israeliani sui diritti umani nei Territori Occupati è ancora più esauriente e non limitato alle forze di sicurezza israeliane come l’IDF (Forze di Difesa Israeliane). La popolazione colonica, la cui presenza nei territori contravviene al diritto internazionale, serve come provocazione giornaliera ai Palestinesi che vivono sotto occupazione. "I coloni israeliani devastano, attaccano e occasionalmente uccidono i Palestinesi nella West Bank e Gaza," il rapporto ci informa. "C’erano testimonianze credibili che i coloni hanno ferito diversi Palestinesi durante l’Intifada di al-Aqsa ’, tirando pietre ai loro veicoli, che alle volte hanno provocato incidenti fatali, sparandoli o investendoli con le macchine. I gruppi per i diritti umani hanno ricevuto alcune dozzine di testimonianze durante l’anno che i coloni israeliani nella West Bank hanno picchiato i Palestinesi ed hanno distrutto la proprietà dei Palestinesi che vivono o coltivano la terra vicino agli insediamenti israeliani. Per esempio, secondo testimoni oculari Palestinesi, un gruppo di coloni israeliani ha picchiato una donna anziana di 75 anni in Aprile (5 mesi prima che la rivolta scoppiasse). …I coloni hanno anche attaccato e danneggiato i raccolti, gli alberi d’olivo, le serre ed materiale agricolo, provocando estesi danni economici ai proprietari palestinesi di terre agricole. I coloni non hanno agito sotto ordini del governo; comunque, il governo israeliano non ha perseguito i coloni per i loro atti di violenza.. In generale i coloni raramente scontano sentenze in prigione se hanno commesso un crimine contro i Palestinesi. Secondo le organizzazioni per i diritti umani, i coloni alle volte hanno attaccato le ambulanze palestinesi ed hanno impedito la fornitura di assistenza medica ai palestinesi feriti." [CRHRP-2000: Occupied Territories; US Dept. of State; Feb. 2001.]

Il Rapporto del Dipartimento di Stato USA prende nota del fatto che " i coloni portati davanti ai tribunali israeliani per crimini contro i Palestinesi regolarmente ricevono punizioni più leggere dei Palestinesi condotti davanti gli stessi tribunali per crimini contro sia israeliani sia palestinesi." Nota anche che i Palestinesi accusati di minacce alla sicurezza (definiti così ampiamente da includere quasi ogni cosa) nei Territori Occupati sono giudicati davanti a corti militari israeliane, mentre i coloni ebrei accusati di minacce alla sicurezza ed altro sono giudicati da tribunali civili israeliani. Che questo punto sia sottolineato in un rapporto sugli abusi dei diritti umani di un altro paese può interessare gli Americani recentemente informati che i cittadini non statunitensi accusati di crimini legati al terrorismo saranno ora giudicati da tribunali militari USA. Un rapporto sui diritti umani emanato dal Dipartimento di Stato USA potrebbe risultare altamente istruttivo.

La descrizione degli abusi contro i diritti umani condotta dal governo israeliano, dalle forze di sicurezza, e dai civili contro i Palestinesi nei Territori Occupati continua per altre venti pagine scritte con caratteri piccoli e fitti. La lista include le demolizioni di case; le lunghe e dannose "chiusure" militari sui centri, le città ed i villaggi Palestinesi; la restrizione delle libertà di preghiera e di viaggio; la chiusura arbitraria delle scuole e delle università; la distruzione sponsorizzata dallo stato degli alberi d’olivo e degli alberi d’agrumi; la censura dei media Palestinesi; le restrizioni sulla libertà di riunirsi; l’estradizione dei prigionieri Palestinesi verso prigioni in Israele e la difficoltà ad ottenere un’adeguata assistenza legale; esso prende nota degli omicidi compiuti dal IDF di centinaia di dimostranti e la politica degli assassini di sospetti terroristi senza mai aver tentato di condurli a un processo.

Il Rapporto del Dipartimento di Stato sui Territori Occupati descrive minutamente gli abusi commessi sui diritti umani da entrambi i regimi, palestinese ed israeliano, ma chiarisce che la comunità internazionale considera l’autorità d’Israele in queste aree non solo abusiva ma anche illegale. Nel rapporto su Israele ci viene ricordato che "la comunità internazionale non riconosce la sovranità d’Israele su ogni parte dei Territori Occupati," ed ogni sguardo un poco critico al corpo del diritto internazionale trattante questa materia, incluso la Convenzione di Ginevra del 1949 relativa alla Protezione dei Civili in Tempo di Guerra (di cui Israele è firmatario) rivelerà la piena estensione delle violazioni israeliane della legalità e dei diritti umani.

Secondo i documenti governativi sull’Assistenza Militare Estera USA, Israele riceverà $720,000,000 in sostegno economico (consentendoli di liberare altri soldi per le spese militari), e $2,040,000,000 in aiuti militari stranieri per l’anno fiscale 2002. Il Congresso ha approvato questo pacchetto di aiuti il 24 Ottobre 2001, otto mesi dopo che il Dipartimento di Stato USA aveva pubblicato il suo più recente rapporto su Israele e sui Territori Occupati. Poiché non è un segreto che Israele commette seri abusi sui diritti umani, ci si deve meravigliare come è che questo documento pubblico sia virtualmente sconosciuto a, o ignorato da, i nostri maggiori media e dalle classi intellettuali. Potrebbe essere che le nostre ragioni per sostenere Israele non hanno niente a che vedere con i valori che crediamo come il " "progresso ed il pluralismo la tolleranza e la libertà"? (George W. Bush; 20 Settembre 2001) Abbiamo bisogno di ridefinire ciò che vuol dire "civilizzato". O forse dovremmo semplicemente invitare il Procuratore Generale Ashcroft a sopprimere tali informazioni in futuro.

http://www.arcipelago.org/palestina/dipstat.htm