PENA DI MORTE "vivere" nel braccio della morte
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…Ciao, spero che stiate bene. Mi dispiace non aver scritto prima in risposta al vostro messaggio incluso nell’ultimo articolo di DRJ, ma sono stato occupato con altre cose e non ho avuto tempo. Una delle più importanti era l’accesso all’affrancatura (spedizioni) durante il periodo di lock-down diversamente dai carcerati di 2° e 3° livello. Alcuni problemi sono stai risolti parzialmente e temporaneamente, ma resta ancora molto da fare. Per esempio sono stato messo al 2° livello l’8 agosto 2000 e mi hanno negato l’accesso alla corrispondenza ed ai materiali igienici per circa 50 giorni (attraverso il delegato). La posta rifiutava di darmi l’affrancatura dichiarando che l’avrebbe dovuta fornire il delegato (o spaccio), quest’ultimo dichiarava che era responsabilità della posta per via indigente. 1) Soluzione parziale: Non permettono ai carcerati di 2° e 3° livello di comprare 10 dollari di vario materiale per corrispondenza ogni 14 giorni, tuttavia l’accesso ad esso nonché l’affrancatura, è un diritto costituzionale e non qualcosa da limitare a causa del livello oppure come punizione disciplinare. I carcerati del 1° livello possono comprare 50 francobolli e 50 buste da lettera ogni 7 giorni più altro materiale per corrispondenza fino a 75 dollari ogni 14 giorni. Quasi tutti i carcerati di 2°e 3° livello usano più di 10 dollari di affrancatura ogni 14 gg., quindi limitarli in questo modo significa usare i criteri di classificazione per restringere illegalmente i diritti alla corrispondenza di quei carcerati, previsti dal 1° e 14° emendamento. La maniera giusta per rendere più efficace la regola è vendere il materiale per la corrispondenza attraverso lo spaccio (penne, matite, temperamatite, blocchetti, buste, dizionario, carta carbone) e permettere che la posta fornisca l’affrancature per gli indigenti, come facevano prima, cosi che un prigioniero possa spedire quanta posta voglia, entro i limiti dei soldi a disposizione. Ciò nuocerebbe la salvaguardia degli interessi degli ufficiali, perché il loro ragionamento, oltre a tenere l’affrancatura nell’ufficio postale, era di vietare l’accesso ai francobolli ai carcerati del livello i quali avrebbero potuto contrabbandarli con altri articoli dello spaccio. Ho sollevato molte proteste su questo argomento, come pure la fornitura di affrancatura a tutti i prigionieri del braccio della morte (qualsiasi livello) durante il lock-down (come sta succedendo ora), quando lo spaccio non è funzionante. Ma nonstante tutto ciò, gli ufficiali di Terrell Unit, non vogliono aprire uno spiraglio di luce e continuano a fare ostruzionismo sull’accesso dei prigionieri alla posta. 2) Classificazione dei livelli: Classificare per livelli è incostituzionale perché è una punizione senza il dovuto processo e perché comporta una punizione doppia, tripla, a volte quadrupla, sestupla per un’unica offesa disciplinare. Quello che è peggio è che non c’è una commissione formata o tenuta in vita per decidere di questi livelli. Il DRCC (La commissione per la classificazione del braccio della morte) esiste solo sulla carta. Il maggiore Thimoty Lester è quello che decide i livelli mentre gli impiegati firmano i moduli così che sulla carta sembra sia una commissione a prendere una decisione, ma in realtà e solo Lester. I detenuti non possono fare ricorso avverso le sue decisioni poiché la procedura 2 delle autorità dice che i detenuti devono appellarsi al giudizio degli ufficiali della prigione o rivolgersi al DRCC. L’intera procedura è comunque inutile, ma questa è un’altra questione. I prigionieri non vengono portati dinanzi ad una commissione per difendersi o per esporre i loro punti di vista, nessuna notizia sulla classificazione viene notificata al detenuto prima della sua emissione. Queste sono pure e semplici violazioni dei processi. I detenuti sono classificati nei livelli più restrittivi semplicemente perché non vogliono diventare informatori, e quindi lasciati a marcire al livello II o III per un infinito lasso di tempo. Il sistema, secondo Sherman Bell, amministratore della classificazione TDJC-ID, dovrebbe funzionare semplicemente così :
Il Test dell’urina a caso è applicato illegalmente nel braccio della morte, essendo prescritto solo per gli altri detenuti. Gli ufficiali hanno bisogno di un’autorizzazione per il prelievo del sangue o di altri liquido e per qualsiasi pena capitale. Quelli che si rifiutano di dare l’urina, vengono puniti. Quelli che escono “sporchi” dal prelievo di un campione non hanno modo di provare che era falso e non possono appellarsi. La letteratura sui test spiega che è solo un test per il campo metabolico e non è attendibile per l’uso di droghe, è solo uno strumento investigativo per facilitare la decisione ulteriore, qualora venga autorizzato un test più preciso. Eppure il TDCJ_ID considera il test dell’urina come prova assoluta e punisce i detenuti del braccio della morte che risultano “positivi” non dando loro la possibilità di contestare un test falso (che gli studi mostrano siano saliti all’85% in molti casi. Consultate il sito Web ACLU per gli studi dei risultati. Io rifiuto sempre i test e raccomando agli altri di fare lo stesso. E’ molto meglio che ti accusino senza prove che avere un test positivo ma falso che dimostra magari che sei un tossicodipendente. Io mi offro di sottopormi ad un’analisi del sangue fatta da un laboratorio esterno, in modo tale da poter mostrare di essere pulito, ma loro si rifiutano di farmelo fare. Questo dovrebbe lasciare intendere i veri scopi celati ogni loro esame. I detenuti classificati a causa delle urine “sporche”, vengono passati al III livello, (che è sempre per detenuti aggressivi e violenti) lasciati lì per 60-90 giorni, quindi portati al livello II e lasciati per altri 6 o 9 mesi, mentre sul computer risulta registrata un’accusa di colpevolezza per “possesso di droghe”, grazie al test delle urine. Questo è scandaloso 3) Cibo: Qualità e quantita: A colazione ci vengono serviti cose come 2 pezzi di pane fritto e grasso (appena scottato sulla piastra), che loro chiamano “French Toast” che non viene passato nelle uova e nel latte, forse appena immerso in questa mistura che rimane solo sugli angoli; 2 cucchiai di avena gialla, vecchia che sa di muffa, assolutamente immangiabile; 3 prugne, del latte (8 once). Oppure: 1 uovo (fritto o cotto a forte temperatura, praticamente bruciato); 2 biscotti, 1 porzione per bambino di cereali serviti in un contenitore di plastica,e del latte (8 once); 3 prugne. Oppure: pancakes grasso con l’una o l’altra delle liste fatte sopra. La qualità dei cibi del pranzo e della cena e sicuramente migliorata ma,la quantità è stata ulteriormente ridotta. Gli hot-dog con chili, peperoni stufati, 1 fetta di pizza, fatti in casa, sicuramente ottimi, ma abbiamo bisogno di almeno due porzioni. Sono persone adulte quelle a cui danno queste pietanze e non donne e bambini. Gli uomini del II e III livello (che non hanno accesso al cibo dello spaccio come supplemento) e che non hanno neanche il dessert (parte integrante del pasto), stanno morendo di fame. Alcuni sembrano i sopravvissuti dell’olocausto per i tanti chili persi. Si vedono le costole. Ma ancora una volta il TDCJ ribadisce che la classificazione non sia assolutamente punitiva. Che facca di bronzo! Se si prendono tutti gli oggetti di proprietà di un uomo (in particolare la radio, unico contatto con il mondo libero), lasciandolo in isolamento, restringendo l’accesso alla posta e limitando le visite, mentre lo si riduce sistematicamente alla fame, se non è una punizione, allora cos’è?
4) Privazione del sonno: Le guardie continuano a battere contro le porte durante i giri di sicurezza e controllo, facendo ogni sorta di rumore tutta la notte, sbattendo gli sportelli delle porte (chiamati cancelli) - dovreste sentirlo per rendervi conto di quanto possa essere fastidioso. Causa un riverbero che si avverte a livello fisico, lungo tutte le estremità, ed il rumore è fortissimo, un rumore tagliente di metallo contro metallo. Nessuno riesce a dormire.
5) Privazione Sensoriale: Niente TV, nessuna attivita' ricreativa di gruppo, ne' all'aperto, I prigionieri non hanno nessun tipo di contatto con il mondo esterno e sono spinti in un profondo isolamento. Non c'e' alcuno stimolo che tenga attiva la loro mente facendola funzionare al livello umano. Qui', nessuna attivita' e' permessa - scacchi, domino, dama, Scrabble, cribbage (si tratta di un gioco a carte), artigianato. Questa privazione lascia il condannato senza speranza, lo rende depresso, di cattivo umore, astioso senza lasciargli altro da fare che contemplare la morte che si avvicina man mano che I suoi compagni vengono giustiziati uno ad uno.
| 6) Programma di Lavoro: Il tribunale ha stabilito che il TDCJ mantenga un programma di lavoro all'interno del braccio della morte, si tratta dell'unico ordine Ruz specifico per il braccio della morte. Eppure, i funzionari hanno chiuso questo programma per due anni nonostante le continue promesse del TDCJ di riaprirlo e sembra che almeno per il momento non ci sia alcuna intenzione di farlo. La commissione del carcere non ha voto su questo, ma non e' altro che una scusa e una bugia di Gary Johnson per deviare le accuse. 7) Accesso allo spaccio per tutti i livelli: Steven Hillman e' il manager dello spaccio che viene da lui gestito in maniera scorretta: nove volte su dieci si pensa che lo apre una volta ogni sette giorni. Hillman apre lo spaccio a suo piacimento, il lunedi' per esempio e poi di nuovo il venerdi' della stessa settimana. I prigioneri del livello 2 sono quelli a cui e' permesso di spendere solo per la propria igiene personale una volta ogni quattordici giorni o di avere del materiale da corrispondenza; Hillman vende loro un articolo su una lista di venti, poi apre di nuovo lo spaccio la stessa settimana impedendogli di fare un altro acquisto per quattordici giorni. Il prigioniero si ritrova cosi' con una sola saponetta da 1.15 centesimi, della stessa misura di quelle distribuite nei motels, niente deodorante, shampoo o dentifricio. E questo dovrebbe bastare per trenta giorni? Perche' una volta che Hillman ti ha venduto un articolo, contnuera' a negarli per trenta giorni, scrivendoci sopra "solo una volta ogni due settimane". In questa stessa maniera, Hillman impedisce ripetutamente ai prigionieri l'acquisto dei francobolli, una violazione del primo, ottavo e quattordicesimo emendamento. Insieme ad un prezzario dello spaccio, Hillman aveva incluso una sorta di "Politica Spesa Zero", illegale perche' gli permetteva di punire i prigionieri a suo piacimento con restrizioni allo spaccio in assenza di una valida condanna disciplinare o una sentenza di limitazione allo spaccio. Se i moduli non venivano compilati secondo la sua volonta', la lista era piegata male o se qualcosa veniva ordinata al momento sbagliato, Hillman applicava la "politica spesa zero" restituendo la lista e negando qualsiasi tipo di acquisto. Sono riuscito ad ottenere che questa politica venisse cancellata ma Hillman continua a sottoporre i prigionieri a questa ingiustizia. Questa e' una violazione del primo e del quattordicesimo emendamento dei diritti dei prigionieri insieme ai diritti che spettano per processo riguardo l'impedimento di acquistare l'affrancatura. I funzionari scrivono e costruiscono casi distorti e falsi contro i prigionieri per giustificare il motivo per cui vengono sottoposti a maggiori restrizioni. "Tentata aggressione, oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di obbedire agli ordini", sono questi i casi di cui si abusa piu' frequentemente, Io stesso sono stato vittima ricorrente di questa sorta di vendetta. 8) A causa di tutto questo, molti prigionieri mostrano i primi sintomi di una grave patologia mentale (SHU syndrome) che, se non tenuta sotto controllo, puo' portare ad una vera e propria psicosi. I prigionieri hanno il diritto a mantenere la corrispondenza e ad avere contatti con gli amici e i cari. Le persone a cui i prigionieri scrivono hanno diritto in base al primo emendamento a ricevere loro notizie. I prigionieri hanno diritto alle esigenze di prima igiene e necessita' per poter condurre un'esistenza civile secondo gli standards attuali. I prigionieri hanno il diritto a non essere maltrattati o a subire pratiche che sfocino nell'infliggere non necessarie pene corporee. I prigionieri condannati a morte hanno il diritto a non essere puniti nell'ambito della loro condanna perche' non sono condannati a stare in prigione intesa come punizione ne' per essere puniti, ma solo per essere "trattenuti con sicurezza" finche' la loro condanna non sia stata annullata, riespinta, eseguita o commutata. I condannati a morte hanno il diritto piu' di ogni altro prigioniero, a comunicare liberamente tramite posta con gli avvocati, I tribunali, la chiesa e i mass-media. I prigionieri hanno il diritto a cibo sano, protezione, abbigliamento e riscaldamento adeguato. Il TDCJ -ID sta violando tutti i nostri diritti, per favore aiutateci a porre fine a tutto questo. La prossima volta che prendete parte ad uno delgi incontri di gruppo di famiglie del TDCJ, per favore portate con voi le informazioni statistiche sulla facilita' con cui si possono sbagliare le analisi delle urine e i rapporti sugli effetti a lungo termine della patologia mentale (SHU Syndrome) e su quante volte i prigionieri vengono sottoposti a controllo. Presentate queste informazioni ai funzionari e poi scrivetemi comunicandomi il nome del funzionario a cui avete sottoposto queste informazioni e inviatemene una copia, specificando l'ora, la data, il luogo etc. Nel momento in cui i funzionari vengono a conoscenza di queste informazioni, sono chiamati per legge a porre rimedio alle violazioni e alle carenze costituzionali. L'inadempienza a questo dovere, li rende responsabili per ogni danno sofferto dai prigionieri querelanti: questo significa tutti coloro rinchiusi nel braccio della morte, non solo me. Girano voci in base alle quali la querela sporta da me su questi avvenimenti sia solo a mio vantaggio, per farmi pagare e che io stia solo usando i prigionieri per domandargli aiuto. Niente di tutto questo e' vero; secondo la legge civile, affinche' io possa inoltrare una causa plausibile e perseguibile, devo dimostrare di possedere i diritti civili per farlo. Questo significa che devo dimostrare di essere stato personalemente vittima del torto subito e dichiarato e che i miei diritti costituzionali sono stati violati. Inoltre, devo dimostrare che la violazione e' il risultato della attuazione di una qualche politica costituzionale difettosa e che i funzionari della prigione ne erano o avrebbero dovuto esserne a conoscenza. Poi, laddove posso provare che le stesse violazioni sono state subite da un gran numero di prigionieri nel braccio della morte, posso fare in modo che la causa riesca ad andare avanti. Tutto questo io l'ho fatto, tanto lavoro e spese di spedizione per le fotocopie e la rilegatura. Quello che chiedo ai prigionieri e' di mandarmi le copie di ogni reclamo archiviato e di scrivermi quello che e' successo. La causa e' andata sufficientemente avanti, per cui tutti i benefici che ne deriveranno saranno a vantaggio di tutti coloro che sono nel braccio della morte. Comunque, se l'ingiunzione o l'assegnazione legale sara' applicata a tutti e se coloro che hanno subito danni riceveranno una compensazione economica, dipende dai prigionieri stessi. Io non posso fare causa se i prigionieri non mi mandano le loro informazioni e non sono io a decidere se la cusa puo' andare avanti. I tribunali decidono in base alle testimonianze che io presento e che dimostrano l'effettivo verificarsi della violazione. In secondo luogo, se viene garantito lo status di azione legale di portata generale, cio' per cui io sto insistendo, verra' nominato un avvocato, perche' la legge stabilisce che il prigioniero parte in causa per se' non puo' rappresentare adeguatamente gli interessi dell'azione legale. Non sto cercando di essere un eroe, ne' il portavoce o il rappresentante del braccio della morte. Sto solo cercando di migliorare questo stato di cose terribili facendo in modo che le prove parlino da sole. Funzionera' solo se ci sara' un minimo di partecipazione, altrimenti io continuero' facendo del mio meglio, ma tutto cio' che otterro' sara' solo a mio favore. Infine, le questioni esposte in questa lettera sono solo quelle che hanno portata e dimensione costituzionale. Mi rendo conto che gli uomini vogliono sollevare altre questioni, molte delle quali sono marginali a quelle esposte qui. I sostenitori e gli attivisti che leggono questo dovranno affrontare tali questioni nella maniera che ritengono appropriata. Mentre non c'e' alcun diritto alla TV, esiste un diritto agli stimoli esterni e sicuramente la TV rappresenta la scelta ovvia, per questo la sostengo sebbene non esista alcun diritto costituzionale ad essa. Dal braccio della Morte di Terrell - Livingstone - Texas - USA (feb 01) http://www.coalit.org/dossier/terrell0201.htm
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