La Sesia (o il Sesia, come viene spesso definito) è un fiume soltanto in apparenza tranquillo e sereno, ma in realtà infido e capriccioso, che in occasione delle sue improvvise ed inattese piene reca non pochi danni, a cominciare da pochi chilometri a valle della sua sorgente.
E' tuttavia uno dei pochi corsi d'acqua ancora scarsamente inquinati d'Italia e ciò è anche dovuto all'attenzione che gli viene prestata dalle popolazioni locali, dagli appassionati della pesca "alla mosca" o della canoa e del rafting.
Ciò non significa che non sia oggetto di pericolosi attentati, come quando si sarebbero volute utilizzare le sue acque per raffreddare il nucleo della centrale atomica di Trino Vercellese, o da quando è stata decisa la costruzione di ben 23 centrali idroelettriche lungo il fiume e i suoi affluenti.
Tutto ciò deve essere scongiurato per tempo e la Sesia dovrà continuare a scorrere nel suo letto rallegrando (e talvolta, come detto, impensierendo) chi le vive vicino.
Il fiume nasce da un ghiacciaio del Monte Rosa, a 2700 m d'altitudine, e lungo il suo primo percorso, sino a Varallo, riceve le acque di numerosi torrenti, quali l'Otro, la Vogna (in comune di Riva Valdobbia), la Sorba (a Piode), la Sermenza (a Balmuccia, all'inizio della Val Piccola).
A Varallo viene alimentato dal Mastallone, che scende dall'omonima valle, mentre poco più a Sud di Borgosesia riceve le acque del Sèssera. Quindi scorre verso la pianura, rallentando di molto la sua irruenza e ricevendo ancora quale ultimo dei suoi affluenti, il Cervo, che scende dalle montagne biellesi.
Si confonde e muore infine nelle acque del Po, a Candia Lomellina (ad Est di Casale Monferrato), non prima di aver aggirato Vercelli e di averne irrigato i coltivi. In tutto percorre 138 km, interessando un bacino di 2920 kmq.
A seguito della battaglia di Marengo, dal 1800 al 1814 il fiume Sesia segnò il confine fra l'Italia e la Francia di Napoleone I (alla quale il Piemonte fu annesso), creando - soprattutto nell'Alta Valle - il paradosso di piccoli e piccolissimi paesi divisi politicamente in due, e di pastori che magari dormivano "in Italia" e pascolavano le loro mandrie "in Francia". La sponda destra venne attribuita al Dipartimento della Sesia, con centro in Vercelli, mentre la sponda sinistra venne a formare un apposito Distretto (con sede a Varallo) facente parte del Dipartimento dell'Agnona, con centro a Novara.
|