Nelle nostre serate eseguiamo le osservazioni utilizzando sia un binocolo 10x50 che un telescopio riflettore da 20 cm di diametro prestatoci cortesemente dall’Associazione Astrofili Veneziani.
Un semplice binocolo ci permette di effettuare interessanti osservazioni. Un binocolo del tipo “10x50” possiede 10 ingrandimenti e 50 mm di diametro dell’obiettivo. La caratteristica principale per uno strumento astronomico non è tanto l’ingrandimento, bensì il diametro dell’obiettivo. Per esempio, un binocolo “10x70” sarebbe più adatto rispetto ad un 20x50”, perché il suo diametro (70 mm) è maggiore e quindi raccoglie una maggior quantità di luce. La Via Lattea, le principali nebulose e gli ammassi stellari sono oggetti piuttosto deboli ad occhio nudo, mentre un binocolo, che li rende varie centinaia di volte più luminosi, ce li fa apparire come oggetti spettacolari. Anche la Luna, specialmente verso il primo quarto o l’ultimo quarto, rivela dei dettagli sorprendenti, come le montagne e i crateri.
Il telescopio di 20 cm di diametro (quattro volte più grande di quello del binocolo), raccoglie una quantità di luce sedici volte maggiore. A differenza di un telescopio rifrattore, cioè il tipico “cannocchiale” a due lenti, il telescopio che useremo è un riflettore a fuoco newtoniano. Al posto di una lente, esso possiede uno specchio di 20 cm di diametro avente una superficie riflettente che non è piatta, come nei normali specchi, bensì parabolica. In questo modo lo specchio (chiamato specchio principale) raccoglie la luce e la concentra su un piccolo specchietto inclinato di 45° (chiamato specchio secondario). Da qui la luce viene deviata di 90° ed esce dal tubo del telescopio, concentrandosi nell’oculare. I principali telescopi astronomici sono riflettori, come ad esempio i telescopi VLT da 8 metri di diametro posti sull’altopiano del Cerro Paranal in Cile e i telescopi hawaiani Keck 1 e Keck 2 con specchi di dieci metri di diametro ciascuno.