Manca poco ormai. Esiste ancora un'ultima regola: il "ko".
Talvolta, durante il gioco, può capitare di trovarsi in una situazione in cui due giocatori continuerebbero a ricatturarsi a vicenda. L'esempio più semplice è questo:
Nota che un giocatore può catturare al centro; al turno successivo, la pietra può essere ricatturata! Si creerebbe un ciclo senza fine di inutili catture reciproche se non intervenisse la regola "ko", inventata appositamente per far continuare il gioco.
La regola Ko afferma che non puoi mai eseguire una cattura che riporti la configurazione precedente della scacchiera. La regola non sembra molto facile, ma in pratica è semplice da applicare. Fondamentalmente, se vedi l'opportunità di catturare una stessa pietra per due volte consecutive, non lo puoi fare: sei obbligato a fare un'altra mossa in qualunque altra parte della scacchiera. Quindi il tuo avversario può riempire lo spazio di cattura (salvando le sue pietre). Solo se non lo fa, allora tu sei libero di catturare le sue pietre, dato che la scacchiera è cambiata. Dopo di che, è il tuo avversario che è obbligato a giocare in qualche altra parte!
Ci sono molte variazioni minori della regola ko, ma per ora puoi ignorarle, dato che esse non appaiono quasi mai in un gioco vero.
Parte
11 La conclusione del gioco | Sommario | Parte
13 Gioca a Go! | ||