Le dune consolidate e la vegetazione arborea Entrando nei boschetti più o meno estesi che seguono i cordoni di dune, ci accorgiamo innanzitutto che il terreno sul quale camminiamo è ondulato: si tratta di antiche dune ormai consolidate, ricoperte completamente da vegetazione. Gran parte delle specie arboree non sono autoctone ma sono state importate. Ai bordi della pineta troviamo una “boscaglia esotica” di Oleagno (Elaeagnus angustifolia) di origine asiatica e Tamerice (Tamarix gallica) portato dall’Europa occidentale e dall’Africa settentrionale. La Tamerice, molto resistente, sopporta bene il vento e gli ambienti salini e viene utilizzata come frangivento e per consolidare il suolo lungo i terrapieni e gli argini che contornano le isole lagunari. Troviamo soprattutto due specie di pini: il Pino marittimo (Pinus pinaster) e il Pino domestico (Pinus pinea). Non è facilissimo distinguerli anche se il primo ha una chioma a forma piramidale, con rami che partono fin dalla base del tronco; le pigne, appuntite, contengono semi dotati di ali. Il Pino domestico, conosciuto anche come “Pino da pinoli”, ha una chioma più rotondeggiante e appiattita e i rami crescono più in alto; le pigne, che cadono facilmente a terra, hanno una forma più rotondeggiante e contengono i pinoli commestibili, protetti da un guscio legnoso. Nel sottobosco, assieme a specie sciafile (=“amanti dell’ombra”) come l’edera (Hedera helix) che ricopre con le sue foglie anche vaste superfici di terreno, troviamo giovani piante tipiche di ambienti retrodunali più interni e umidi, caratteristici della boscaglia litoranea igrofila di latifoglie come il pioppo bianco (Populus alba), il pioppo nero (Populus nigra) l’ontano nero (Alnus glutinosa). Molto diffuso, verso i bordi interni della pineta è il Rovo (Rubus fruticosus).
|
||||||||||||||||