Introduzione
Se un viaggiatore un giorno passeggia per il Lido
di Venezia, tra mare e laguna scorge i Murazzi.
Essi sono stati costruiti su ordine dell'architetto Bernardino Zendrini
all'epoca della Serenissima Repubblica in via sperimentale nel 1738.
Furono poi estesi nelle zone dove le mareggiate colpivano con maggior
violenza. Alla caduta della Repubblica i tratti scoperti furono
completati dal governo austriaco fino al 1866.
I materiali usati per la costruzione sono veramente originali: calce
e pozzolana. Durante la dominazione austriaca furono costruiti fortini
da difesa contro gli attacchi provenienti dal mare.
Ai giorni nostri sono stati eretti 5 km di protezione in cemento
alti 1,5 m, adesso ricoperti anche da interessanti opere di "writing"
e murales. Negli ultimi 10 anni, purtroppo, non sono stati rispettati
gli ambienti naturali a tal punto che sono stati istituiti dei gruppi
per la protezione dei Murazzi.
Per difendere i litorali dalle mareggiate, prima della costruzione
dei Murazzi, venivano usate delle palade, un doppio ordine di pali
in legno, le quali non permettevano all'onda di giungere con tutta
la sua forza. A difesa della riva, invece, venivano costruite delle
palafitte fortificate munite di sassi che costituivano un fortissimo
riparo.
I Murazzi odierni, invece, sono costruiti essenzialmente da una
muraglia continua, alta 4,50 m rispetto all'alta marea ordinaria
ed ha uno spessore di 1,20 m. La base del Murazzo, in molti tratti,
è poggiante su fondamenta costituite da una scogliera sommersa
formata con ciottoli e pietrame ben compressi ed ordinati che si
poggiano sull'arena o su palafitta.