Introduzione della studentessa


«Caos o complessità? Indagine delle strutture razionali del disordine»

 

L'idea del caos e del disordine come principio che governa la nascita e lo sviluppo dell'universo interessa l'uomo da sempre, ma è soprattutto a partire dal Ventesimo secolo che tale problema comincia ad imporsi in tutta la sua drammaticità all'attenzione della mente umana. Com'è naturale, gli eventi storici giocano un ruolo importante nell'affermazione di questa nuova visione del mondo: il rapido susseguirsi di eventi bellici, la formazione di un sistema politico-economico bipolare e il suo superamento, la dialettica continua tra internazionalismo e rivendicazioni nazionali, la comparsa di nuovi protagonisti nel panorama dell'economia mondiale e lo sviluppo del processo di globalizzazione (con tutte le contraddizioni che comporta) contribuiscono a disegnare l'immagine di un universo "caotico", che sfugge a qualsiasi tentativo di previsione e razionalizzazione.

Le conseguenze di questa diversa modalità di approccio all'esistenza non tardano ad arrivare, facendo avvertire la loro carica distruttiva soprattutto in ambito artistico. Emblematica è, in questo senso, l'esperienza di Kandinskij. Il pittore russo, fondatore, dell'Astrattismo, arriva alla totale messa in discussione dei precedenti canoni pittorici, liberando il dipinto dalla dipendenza dalle forme esteriori ed esplorando nuovi territori, inaccessibili alle forme di rappresentazione tradizionali. Le immagini, non più riferibili a oggetti della realtà, si compenetrano attraverso la catastrofe e riproducono il caos originario, che ha messo capo alla creazione del mondo. Il fatto che i soggetti rappresentati abbiano perso qualsiasi aderenza alla realtà naturale, non genera tuttavia una pittura priva di regole; la forma e il colore sono, infatti, assoggettati a leggi proprie, mentre vengono istituite una serie di armonie cromatiche che corrispondono a stati emotivi ben precisi.

Un'operazione analoga viene compiuta da Shoenberg in campo musicale. Partendo da un graduale ampliamento del sistema tonale, il compositore viennese arriva infatti al completo superamento del concetto di armonia e delle sue convenzioni. Ben presto, però, avverte il rischio della dissoluzione del materiale musicale connesso al trionfo della "tonalità sospesa"; proprio per ovviare a questo inconveniente introduce il sistema dodecafonico, basato sulla continua ripetizione e variazione di una serie di dodici note.

A partire dagli anni Cinquanta del Novecento il fenomeno del caos comincia ad essere analizzato da un punto di vista scientifico e risulta strettamente connesso all'evoluzione di particolari sistemi dinamici, nei quali variazioni anche minime delle condizioni iniziali provocano grandi differenze nell'evoluzione successiva, rendendo impossibile una previsione dettagliata del loro comportamento. Proprio lo studio di tali sistemi segna la nascita della Teoria del caos, che finisce per essere applicata agli aspetti più disparati della realtà, dall'analisi delle condizioni meteorologiche, alle oscillazione dei prezzi delle merci, alla fluttuazione delle popolazioni di animali e piante. Nonostante le loro differenze apparenti, infatti, questi fenomeni sono regolati delle stesse leggi e la loro evoluzione nel tempo può essere rappresentata da "attrattori strani", particolari figure analizzate dalla Geometria frattale. Ecco allora che i frattali, alla base della maggior parte delle strutture naturali, riescono a spiegare anche il comportamento di quei sistemi dinamici un tempo considerati caotici e assolutamente inaccessibili alla conoscenza umana e mostrano come dietro a forme apparentemente disordinate si nasconda, al contrario, un'estrema regolarità.

Alla luce di queste nuove scoperte, è stata possibile una diversa interpretazione anche di fenomeni su larga scala, a partire dalla "Grande macchia rossa" di Giove (scoperta da Gian Domenico Cassini nel 1665) fino ad arrivare alla struttura dello stesso universo, ben lontana da quell'omogeneità supposta a seguito dell'elaborazione dei primi cataloghi astronomici.

Le conseguenze della Teoria del caos sono evidenti: nata dall'impossibilità di fornire una spiegazione soddisfacente dei fenomeni cosiddetti "aleatori", finisce per dimostrare che tali fenomeni sono più regolari di quanto si pensi e, pur non essendo prevedibili nel loro comportamento a lungo termine, obbediscono a delle leggi ben precise.

Alla luce di queste informazioni, risulta ormai chiaro il nesso che lega le tre esperienze analizzate; queste ultime, pur appartenenti ad ambiti diversi (quello pittorico, quello musicale e quello fisico-matematico), sono infatti caratterizzate da un'attenzione costante al problema del disordine ma, soprattutto, dal tentativo di rintracciare una struttura regolare all'interno del caos, arrivando a percepirlo come "complessità".

Proprio questo tentativo è alla base dell'esperienza di Calvino e lo accompagna durante l'intero corso della sua produzione, portandolo a schierarsi contro la letteratura della "resa al labirinto", rassegnata all'impossibilità di fornire un'interpretazione al disordine universale. Mentre ne "Le cosmicomiche" e in "Ti con zero" la Scienza rappresenta ancora il principale strumento di conoscenza di una realtà variegata e multiforme, con"Palomar" (che si colloca all'interno della "fase combinatoria"), il tentativo di "padroneggiare la complessità del mondo" passa attraverso l'uso della parola e l'organizzazione narrativa(è questo il periodo nel quale il cosmo viene identificato con il linguaggio e la combinatoria narrativa arriva a rispecchiare quella universale). E se l'autore non può mai avere la certezza di aver trovato un'interpretazione esauriente, vale comunque la pena continuare a impegnarsi in una ricerca che rappresenta non solo un'esigenza, ma un dovere morale.

Altre informazioni relative all'approfondimento e al modo in cui si è strutturato l'approfondimento nel tempo si possono trovare consultando le pagine del blog che abbiamo costruito con il mio insegnante di fisica. Ecco di seguito il link: http://nuovocaos.blogspot.com/

Sara Nuovo Classe 5B


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