" Io affermo
che quando voi potete misurare ed esprimere in numeri ciò di
cui state parlando, voi sapete effettivamente qualcosa ; ma
quando non vi è possibile esprimere in numeri l'oggetto della
vostra indagine, insoddisfacente ne è la vostra conoscenza e
scarso il vostro progresso dal punto di vista scientifico
".
William Thompson
(LordKelvin) 1858 |
Chiariamo
innanzitutto che lo studio del fenomeno del trasporto
dell'elettricità nei solidi è affrontato in questa sede
esclusivamente dal punto di vista macroscopico, che come è noto,
è una modalità di investigazione che obbedisce alla regola
generale di indagine empirica effettuata dal punto di vista
fenomenologico. Con questo termine si intende quella attività di
studio attraverso la quale ci si mette di fronte all'esperienza e
si descrivono i fatti così come essi appaiono, privi cioè di
"punti di partenza", di presupposti, ovvero di modelli
teorici. Sebbene privo di elaborazioni teoriche sui perché del
fenomeno del trasporto dell'elettricità nei metalli questo
approccio non è tuttavia da intendersi privo di interesse o,
peggio, come una rozza istanza di tipo descrittivo, limitata cioè
alle sole evidenze immediate. Diciamo che è un primo passo che si
propone l'importante scopo della chiarezza dei rapporti matematici
tra le grandezze fisiche osservabili durante l'evoluzione del
fenomeno.
"In
the matter of physics, the first lessons should
contain nothing but whath is experimental end
interesting to see. A pretty experiment is in
itself often more valuable than twenty formulae
extrtacted from our minds".
Albert Einstein |
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L'attenzione
della nostra ricerca si è indirizzata e sviluppata
nell'ambito del tema della comunicazione, osservando e
riflettendo sulla natura metodologica di come avvengono
oggi le comunicazioni elettromagnetiche su di un piano
tecnologico. Se è vero che tutte le società del mondo
hanno avuto modo di svilupparsi grazie al potenziamento
dei loro mezzi di comunicazione, qui si è voluta
sottolineare l'importanza che rivestono le grandezze
fisiche resistenza ( R ), induttanza ( L ) e capacità
elettrica ( C ), in relazione al fatto che esse sono le
grandezze fisiche relative agli elementi fondamentali di
un semplice circuito elettrico oscillante in grado di
emettere e di ricevere, in opportune condizioni di
risonanza, un campo elettromagnetico sotto forma di onde
elettromagnetiche. Queste onde, nella pluralità dei
differenti valori della frequenza, costituiscono l'oggetto
dei mezzi di comunicazione utilizzati in tutto il mondo.
La nostra ricerca non vuole avere l'ambizione di esaurire
il problema dello studio delle proprietà delle tre
grandezze fisiche caratteristiche dei circuiti oscillanti
ma semplicemente si propone di mettere a confronto, da un
punto di vista operativo, i metodi di misura della
resistenza, dell'induttanza e della capacità elettrica,
che possono essere adoperati in un normale laboratorio di
fisica di tipo liceale.
Gli
esperimenti non sono originali, nè presentano particolari
novità. La peculiarità che li contraddistingue è
semplicemente quella di proporre al lettore un
"percorso culturale" completo, in grado di
esaminare e ricondurre molti casi particolari di
misurazioni indirette, in condizioni di differenti
tipologie di correnti (continue ed alternate), al caso
generale di strategia della misura.
Il
lettore è altresì avvisato che con questo lavoro ci si
propone di polarizzare l'attenzione più che sui risultati
e sulla precisione conseguita, sui processi e le
metodologie afferenti al mondo della elaborazione dei dati
che costituiscono, a giudizio dei più, il discorso
scientifico portante delle scienze empiriche cosiddette
formali. Particolarmente significativo sembra poi il tipo
di approccio usato, basato sul concetto di integrazione
tra teoria e pratica di laboratorio, tra metodologie
matematiche e procedimenti induttivi, tra tematiche
teoriche e processi empirici.
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L’allievo Emiliano Minella
Roma, Giugno
1998
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