Il
Corso di recupero: |
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Nell'ultimo decennio molte cose sono cambiate nell'insegnamento della fisica, anche in considerazione di alcuni fatti tecnologici che riguardano, tra l'altro, l'introduzione dell'informatica nel mondo della scuola. Mi riferisco all'esistenza e alla diffusione di programmi applicativi, anche di carattere multimediale, come i fogli elettronici relativi alla elaborazione statistica di dati, all'uso di programmi software mirati per la simulazione di esperimenti di fisica, all'uso di esperimenti di fisica on-line, quando non addirittura all'uso di interi testi scolastici che sfruttano le capacità grafiche e video del personal computer in grado di far apprendere direttamente la fisica al computer senza la mediazione del libro di testo in formato cartaceo.
Il recupero di parte del programma del corso di fisica, per alcuni studenti che sono rimasti indietro nell'apprendimento rispetto agli altri allievi della classe, è un argomento di grande attualità nella scuola secondaria superiore, in particolare da quando il Ministero della P.I. ha abolito l'esame di riparazione a Settembre. Diciamo la verità, l'istituzione di questi corsi, anche a causa di problemi organizzativi come l'insufficienza delle risorse e l'impossibilità di svolgere didattiche "personalizzate", non sembra avere risolto il problema alla radice. Si pone pertanto il problema di vedere se un corso di recupero in fisica possa soddisfare le esigenze degli studenti a recuperare parte o tutto il programma non appreso con la prospettiva di sanare il debito scolastico. Di seguito viene presentata la proposta di corso di recupero che si intende sviluppare.
PROGETTO CORSO DI RECUPERO DEL DEBITO FORMATIVO - RELAZIONE INIZIALE
1.
Premessa
Viviamo
in un universo scolastico fortemente segnato da sistematiche difficoltà
nell’insegnamento e
nell’apprendimento delle singole discipline. Quella che viviamo è la civiltà
della comunicazione caratterizzata da uno scambio di informazioni tra il docente
e i discenti troppo spesso improntato a rapidi e affrettati momenti di didattica
che diventano frequentemente superficiali e, quindi, poco efficaci.
Non
è messa in discussione né la correttezza degli interventi professionali dei
docenti, né l’impegno e la disponibilità dei giovani ad apprendere. Il fatto
è che per tante ragioni, nella complessa rete di interazione che si viene a
stabilire tra i soggetti dell’educazione e i docenti, il messaggio educativo
rimane alcune volte epidermico, superficiale, poco incline a produrre quei
cambiamenti culturali che stanno alla base della pedagogia e della didattica
delle discipline, nell’ottica del conseguimento degli obiettivi didattici che
il docente si propone di conseguire.
Il
«Progetto didattico per il recupero del debito formativo» che viene qui
proposto, parte da questa semplice considerazione e si propone di evidenziare il
fatto che nonostante tutte le vischiosità e gli attriti esistenti nel
mondo della scuola contemporanea, sempre più oberata di impegni e di carichi di
lavoro, un progetto di recupero che si proponga la meta di rinforzare le giovani
menti degli studenti deve essere considerato un importante strumento didattico
in grado di dare risposte, sebbene parziali, alla domanda di acculturazione dei
giovani.
2. Obiettivi
Premesso
che le attività integrative di recupero saranno rivolte ad allievi il cui
apprendimento è stato giudicato non sufficiente dal Consiglio di classe e
considerata la situazione di partenza dei due studenti che è stata valutata di
livello mediocre in quanto gli stessi hanno manifestato per buona parte del
primo quadrimestre carenze di impegno, mancanza di partecipazione e lacune nella
conoscenza-competenza dei contenuti, ritenuta infine l'opportunità di
programmare gli interventi integrativi volti al superamento delle cause
dell'insuccesso scolastico e non certo a far rientrare i tre allievi interessati
nel più folto gruppo dei più bravi della classe, il sottoscritto si propone di
orientare i suoi interventi didattici più che su una acritica riproposizione di
formule e di nozioni (peraltro già proposte agli allievi durante la normale
attività didattica svolta durante il primo quadrimestre), su una strategia di
insegnamento centrata su sollecitazioni alla elaborazione critica di pochi ma
significativi temi di rilevanza concettuale.
Questa
proposta vuole essere un utile suggerimento legato non solo alla conoscenza dei
soggetti dell'educazione ma alla consapevolezza che procedendo in tal modo si
potrà permettere di far acquisire meglio le modalità e le strutture di
ragionamento caratteristici del sapere scientifico con i quali si descrivono
e si spiegano correttamente i fenomeni naturali.
In
particolare il progetto si propone di conseguire i seguenti obiettivi:
Sviluppare
l'abitudine e la personalizzazione dell'analisi di un fenomeno fisico da
affrontare attraverso l'uso dello strumento didattico più significativo che
l'insegnamento della fisica possiede e, cioè, lo studio fisico-matematico
della funzione e del suo grafico;
Permettere
la concreta ed efficace padronanza di alcuni strumenti matematici da
associare all'analisi fisica, in particolare l'aspetto algebrico di
equazioni, con il significato fisico dei segni delle grandezze fisiche in
esse contenute, nonché l'uso applicativo dell'analisi dimensionale ad
alcune grandezze fisiche derivate di notevole importanza e complessità;
Far
comprendere i concetti di base legati al moto delle cariche elettriche nella
semplice versione della differenza tra moto macroscopico e microscopico di
cariche elettriche;
Analizzare
concretamente e specificamente un fenomeno fisico mediante la metodologia di
risoluzione di un problema di fisica suggerendo le varie fasi e l'approccio
metodologico più corretto che riguarda il come
si aggredisce un problema e le modalità
con le quali lo si risolve (individuazione dei dati conosciuti e mancanti;
determinazione delle grandezze incognite da calcolare; ricerca algebrica
delle equazioni da risolvere e loro significato fisico; ecc…) nel caso
delle interazioni newtoniane, coulombiane e amperiane.
3. Destinatari
Studenti
di quinto anno dell’indirizzo scientifico.
4. Prerequisiti
Conoscenza
dei temi di base del triennio di un corso di fisica, quali:
metrologia,
metodologia e linguaggio formale della fisica dell'elettromagnetismo
classico;
5.
Contenuti modulari del progetto
Modulo
unico – Descrizione e spiegazione dei moti rettilinei e curvilinei:
6. Articolazione attività
Seguendo
i suggerimenti mirati del docente gli studenti dovranno percorrere piste di
lavoro personalizzate, visibili e significative, comprendenti:
una
traccia molto breve di tema da discutere
interventi
personali per descrivere il fenomeno in esame
puntuale
applicazione della legge che ne possa spiegare il fenomeno
risoluzione
di un problema ad hoc sul fenomeno studiato
abitudine
a risolvere test a risposta multipla
7. Tempi
Il
progetto si svilupperà lungo i mesi di Marzo e Aprile 2001. I tempi di
attuazione del progetto prevedono un modulo di 16 ore, svolto in incontri di 2
ore ciascuno.
8. Manuali e bibliografia
Libro
di testo
Libro
salvagente
Libro
di questionari
9. Criteri di valutazione e verifiche
Questionario
di valutazione delle condizioni di ingresso e di uscita degli studenti.