Elenco degli esperimenti svolti
Esperimenti galileiani ottenuti mediante l'uso di un piano inclinato
1. Conferma empirica dell'ipotesi che il moto di una pallina che scivola su un
piano inclinato avviene con moto rettilineo uniformemente accelerato
("esemplare" kuhniano).
2. Conferma empirica dell'ipotesi che il moto di caduta di una pallina lungo un piano inclinato è un moto rettilineo uniformemente accelerato e l'accelerazione è indipendente dalla massa del corpo.
3. La caduta di una pallina lungo un piano inclinato liscio avviene con un moto rettilineo uniformemente accelerato ed essa prosegue su un piano orizzontale con velocità costante di moto rettilineo uniforme.
4. Conferma empirica dell'ipotesi che l'accelerazione posseduta da una pallina, che scivola su un
piano inclinato, aumenta al crescere dell'inclinazione e, dunque, dell'altezza del piano inclinato per raggiungere un valore massimo in corrispondenza dell'inclinazione di 90°.
5. Conferma empirica dell'ipotesi che la velocità di una pallina, che scivola dalla sommità di un
piano inclinato, posseduta ai piedi del piano e l'accelerazione posseduta lungo l'intero percorso di discesa sono, a parità di altezza h del piano inclinato, indipendenti dalla sua massa.
6. Conferma empirica dell'ipotesi che a parità di altezza h di più piani inclinati la velocità finale della pallina non dipende nè dall'angolo di inclinazione dei piani inclinati, nè dalla lunghezza di quest'ultimo.
7. Conferma empirica dell'ipotesi che l'intervallo di tempo impiegato da una pallina a scivolare su un
piano inclinato ha lo stesso valore sia se viene misurato direttamente, sia se viene calcolato mediante il metodo di Galileo.
8. Conferma empirica dell'ipotesi che la velocità finale di una pallina che scivola su un
piano inclinato ha lo stesso valore sia se viene misurata direttamente, sia se viene calcolata con il metodo di Galileo.
9. Conferma empirica dell'ipotesi che l'accelerazione posseduta da una pallina che scivola su un
piano inclinato dipende dall'angolo di inclinazione del piano inclinato.
10. Conferma empirica dell'ipotesi che il moto di un carrello che scivola su una guidovia a cuscino ad aria appoggiata come se fosse un piano inclinato è un moto rettilieno uniformemente accelerato e gli intervalli di distanza percorsi in successivi intervalli di tempo prestabiliti sono multipli della serie dei numeri dispari come esplicitamente formulato da Galileo.
11. Conferma empirica della
condizione di equilibrio relativa a un corpo cilindrico appoggiato su un piano inclinato
con inclinazione variabile e confronto tra la previsione dedotta dalla teoria
relativa alla composizione vettoriale delle forze agenti sul corpo e la
misurazione diretta con un dinamometro delle forze agenti sul corpo medesimo (equilibrio
del cilindretto quando la risultante di tutte le forze agenti su di esso è
nulla).
12. Una catenina omogenea di metallo flessibile appoggiata su un doppio piano inclinato a forma di prisma è sempre in equilibrio e il rapporto tra il peso e la lunghezza di una delle due parti appoggiate su una faccia di ogni piano inclinato è costante ed indipendente dalla sua inclinazione.
13. Evidenziazione sperimentale del clamoroso errore galileiano poi attribuito a Simplicio.
14. Conferma empirica del fatto che l'energia meccanica posseduta da una pallina sulla cima di un
piano inclinato ha lo stesso valore anche ai piedi del piano (si conserva).
15. Conferma empirica della validità del principio dell'aumento dell'entropia nel fenomeno della caduta di un carrello su un
piano inclinato e misurazione indiretta della variazione di entropia prodotta da un carrello che scivola in caduta su una guidovia a cuscino d'aria appoggiata come se fosse un piano inclinato.
16. Conferma empirica del fatto che la quantità di moto totale di un sistema meccanico, costituito da un carrello che rotola su un
piano inclinato, rimane costante conservandosi nel tempo per cui il rapporto tra gli spostamenti effettuati dal carrello e quelli subiti dal piano inclinato è inversamente proporzionale al rapporto tra le masse.
Esperimenti faradaiani ottenuti mediante il fenomeno dell'induzione elettromagnetica
1. Conferma empirica del fenomeno dell’induzione e.m. prodotto da una variazione del flusso del campo magnetico ottenuto per mezzo della chiusura e apertura di un circuito elettrico primario avvolto, insieme a un circuito secondario, sullo stesso nucleo di materiale ferromagnetico nel dispositivo toroidale di Faraday ("esemplare" kuhniano).
2. Conferma empirica del fenomeno dell’induzione e.m. prodotta da una variazione del flusso del campo magnetico ottenuta per mezzo del moto relativo di una delle due polarità di un magnete permanente con un solenoide chiuso su un circuito elettrico nel quale vi è inserito un microamperometro (16 casi):
avvicinamento del polo nord di un solo magnete e di più magneti;
avvicinamento del polo sud di un solo magnete e di più magneti;
allontanamento del polo nord di un solo magnete e di più magneti;
allontanamento del polo sud di un solo magnete e di più magneti;
avvicinamento del solenoide al polo nord di un solo magnete e di più magneti;
avvicinamento del solenoide al polo sud di un solo magnete e di più magneti;
allontanamento del solenoide al polo nord di un solo magnete e di più magneti;
allontanamento del solenoide al polo sud di un solo magnete e di più magneti.
3. Conferma empirica del fenomeno dell’induzione e.m. prodotto da una variazione del flusso del campo magnetico ottenuto variando il numero di spire di una bobina.
4. Conferma empirica del fenomeno dell’induzione e.m. mediante variazione del flusso del campo magnetico ottenuto per mezzo dell'inserimento di un nucleo di materiale ferromagnetico inserito nella cavità di un solenoide percorso da corrente elettrica n modo tale da cambiare il valore della permeabilità magnetica del mezzo.
5. Conferma empirica del fenomeno dell’induzione e.m. mediante variazione del flusso del campo magnetico ottenuto variando la resistenza di un reostato in un circuito induttore posto vicino al circuito indotto.
6. Conferma empirica del fenomeno dell’induzione e.m. mediante variazione del flusso del campo magnetico ottenuto per mezzo della rotazione di una sbarretta magnetizzata posta tra due bobine collegate in serie e avvolte su un nucleo ferromagnetico.
7. Conferma empirica del fenomeno dell’induzione e.m. mediante variazione del flusso del campo magnetico ottenuto per mezzo della deformazione (allargamento e restringimento) di una bobina costituita da un numero elevato di spire "deformabili".
8. Conferma empirica della legge di Lenz.