Le istruzioni per realizzare i documenti in forma digitale |
Norme di stile
Il lavoro di redazione che viene prodotto durante l'anno per comunicare al docente i risultati di uno studio, di una ricerca, di un percorso di approfondimento o di una relazione di laboratorio deve essere preceduto da un breve abstract o riassunto (massimo 600 parole circa). Il programma di elaborazione testi consigliato è Word per Windows ver. 97 o 2000, contenuto nel pacchetto Office 97 o Office 2000. Consiglio di impiegare il programma Excel per produrre i grafici e le tabelle. Naturalmente nulla vieta a uno studente di utilizzare altri programmi o pacchetti applicativi, come Word Perfect, Star Office, Lotus 1-2-3, ecc. Da questo punto di vista vi è la massima libertà di scelta.
Se si produce un file .doc di Word o .rtf di altri word processor, utilizzare le seguenti formattazioni di pagina:
Il LAVORO deve essere dattiloscritto in
spaziatura semplice su pagine formato A4 (210 mm x 297 mm), lasciando i margini
come detto sopra, cioè di 4 cm rispetto al bordo laterale sinistro, e di 2,5 cm
rispetto agli altri bordi della pagina (circa 2300 caratteri per pagina).
Il TESTO deve essere chiaro e conciso e la lettura deve risultare agevole
anche per persone "non addette ai lavori". Evitare abbreviazioni di
alcun tipo e l'utilizzo di termini strani o impropri.
Il TITOLO del lavoro deve essere breve (generalmente massimo 50
caratteri).
Il TESTO deve essere contenuto "normalmente" entro 10 pagine.
Tutte le PAGINE devono essere numerate, comprese quelle contenenti il
titolo e il riassunto, le citazioni, le note e le didascalie delle figure.
Le FIGURE devono essere numerate nell'ordine di comparsa nel testo e
dotate di didascalia che ne descrivano il significato generale. Un esempio di
numerazione potrebbe essere il seguente:
F = m a (1)
Il testo deve contenere i riferimenti ad ogni figura in modo che si
possano comprendere le ragioni della loro presenza e della loro utilità nel
testo.
Le eventuali FOTOGRAFIE o IMMAGINI o DISEGNI devono essere
ben contrastate, preferibilmente in bianco e nero.
Le TAVOLE e le TABELLE devono essere numerate con numeri romani
(I, II, III ...) ed essere fornite di un breve titolo o di una semplice
didascalia.
Le CITAZIONI e le NOTE devono essere raggruppate alla fine del
testo, nell'ordine in cui vengono introdotte nel testo medesimo. Si rammenta che
il carattere separatore dei diversi campi è la virgola.
Le citazioni delle RIVISTE devono avere il seguente formato:
- [n. progressivo] Iniziale del nome dell'autore, Cognome per esteso
dell'autore, "Titolo dell'articolo", Titolo della rivista abbreviato
in corsivo, Numero del volume, Numero del fascicolo, pag. iniziale - pag.
finale, (Anno di pubblicazione). [si veda l'esempio (1) a fine
pagina]
Le citazioni dei LIBRI devono avere il seguente formato:
- [n. progressivo] Iniziale del nome dell'autore, Cognome per esteso
dell'autore, "Titolo del libro in corsivo", Luogo di pubblicazione,
Casa editrice, Anno di pubblicazione, eventuale Numero del volume, pag. iniziale
- pag. finale [si veda l'esempio (2)].
Le UNITÀ DI MISURA devono essere quelle del Sistema Internazionale
(S.I.).
Le EQUAZIONI importanti devono apparire da sole in una riga di testo e
numerate (tra parentesi) in successione nel margine destro.
Ove possibile è preferibile usare nel testo la barra diagonale per indicare la
frazione e l'esponente per indicare le radici.
Le VARIABILI vanno scritte in corsivo (c) e le costanti vanno
scritte in tondo (h). I vettori vanno indicati con caratteri corsivi in
grassetto (v) o sormontati da una freccia e le componenti di un
vettore con caratteri corsivi (non in grassetto) con opportuni pedici (v1).
Gli APICI e gli INDICI vanno scritti con caratteri di dimensioni
ridotte (F2, F2).
I VALORI NUMERICI delle grandezze fisiche e le unità di misura (F, m,
...) vanno scritti in tondo mentre vanno invece presentate in corsivo i simboli
delle grandezze fisiche (t=2 s, m=3 kg,...).
Si consiglia un buon manuale di riferimento(2). Mi sembra
molto importante suggerire a tutti gli studenti come si realizza concretamente
un modello di elaborato dattiloscritto in maniera ineccepibile. Basta leggere
l'eccellente volumetto di Umberto Eco (3) che rappresenta un modello
ideale di composizione scritta. Comprate il manualetto e fate tesoro delle cose
dette. C'è anche il piccolo manuale di Piero melograni che può insegnarci
qualcosa di interessante(4).
Buon lavoro.
(1) E. Fabri, "Grandezze
fisiche, simboli, unità", LNFS, XIII, 2, 163-166, (1980)
(2) R. Lesina, Il manuale di stile, Bologna, Zanichelli,
1986, Vol.unico, pp. 33-36;
(3) U. Eco, Come si fa una tesi di laurea, Milano, Tascabili Bompiani, 1977, L.10.000, ISBN 88-452-0449-9;
(4) P.Melograni, Guida alla tesi di laurea, Milano, Rizzoli, 1993.