Metodologia
Il corso di fisica che qui intendo proporre è il frutto di una lunga esperienza didattica maturata nel corso di quasi tre decenni di insegnamento, in diverse scuole di differenti regioni del Paese. Il mio intendimento è quello di evitare di presentare questo "complesso conoscitivo" attraverso il solo apparato formale, magari semplificato a una trattazione di tipo liceale. Viceversa, l'intendimento è quello di tentare di mettere in pratica una didattica disciplinare che riesca a combinare efficacemente i due procedimenti scientifici di tipo induttivo (ovvero laboratoriale) e deduttivo (ovvero mediante l'uso del problem solving), con frequenti riferimenti allo sviluppo storico e concettuale delle idee, non disdegnando anche di effettuare delle riflessioni adeguate intorno ad alcuni nodi concettuali della disciplina. In altre parole, il corso è progettato per dare una formazione che si caratterizza per la dimensione teorica attraverso lo sviluppo di nuclei tematici affrontati in modo problematico e per la dimensione storica attraverso contenuti storicizzati, mentre per la dimensione empirica attraverso attività sperimentali in laboratorio di fisica complete e significative non tanto dal punto di vista tecnologico (siamo in un liceo classico non in un istituto tecnico industriale) quanto da quello della elaborazione fisica delle idee fondanti suscettibili di controllo empirico, nonché dal punto di vista della elaborazione matematica dei dati sperimentali.
Pertanto, dal punto di vista metodologico considererò fondamentali quattro momenti:
1. il momento della «elaborazione teorica»;
2. il momento della «elaborazione sperimentale»;
3. il momento della «applicazione dei contenuti»;
4. il momento della «riflessione storico-epistemologica».
L'approccio didattico, come già
detto sopra, sarà di tipo problematico e la presentazione dei temi in questione
privilegerà il quadro generale degli argomenti di studio. Com'è noto,
l'ampiezza interpretativa dell'Elettromagnetismo si traduce in una sua estensione a
molte e svariate tematiche fisiche imponendo uno studio
quantitativo veramente notevole e di difficile sintesi. Pertanto è emersa la
necessità di operare unificazioni didattiche
che mi hanno costretto a scegliere gli argomenti da trattare e a
tralasciarne altri. In altre
parole, mi sono preoccupato di tracciare un itinerario didattico articolato per
grandi sintesi concettuali che possono permettere di inserire lungo questo
itinerario la prospettiva generale
delle grandi questioni previste
dalla fisica classica. Questa
strategia costituisce, a mio parere,
il riferimento privilegiato per lo sviluppo
dei temi e delle idee più significative del corso e trascurerò, consapevolmente, le questioni più marginali e, tutto
sommato, ininfluenti
previste da un corso di fisica tradizionale
a prevalente dimensione
contenutistica. Ciò al fine di recuperare
un'immagine che possa fornire agli allievi un
quadro di insieme di largo
respiro culturale, attraverso il quale
la fisica
si riappropri di quel ruolo formativo di grande valenza culturale che
sicuramente possiede e che le compete di diritto nel panorama del sapere
scientifico e del processo educativo.
Mi sembra doveroso chiarire il fatto che sebbene il corso miri a discutere di fisica e a far apprendere la fisica, perché di questo in fondo in fondo parliamo in questo sito, è necessario comprendere che l'insegnamento in generale (e, dunque, anche della fisica in particolare) non deve essere considerato solo trasmissione di conoscenza tout court ma anche apprendimento di valori. Chi desiderasse più informazioni su questa importante questione pedagogica e culturale faccia un click sul collegamento seguente che riguarda i valori della scienza. Lo stesso link esiste nella colonna Programmazione didattica alla voce "i valori della scienza".
Nell'interesse di un efficace apprendimento gli allievi sono tenuti a frequentare con regolarità tutte le lezioni del corso, essere puntuali e applicarsi con serietà allo studio.