VITA PASTORALE

Fiaccolata 2006 Berlino - Seriate agosto 2006

a cura dei partecipanti alla Fiaccolata 2006

 

Da Seriate a Berlino e ritorno: 9 giorni da trascorrere insieme con momenti di intensa gioia, di fatica nel vivere a contatto gli uni agli altri, di ascolto di riflessioni non usuali proposte nelle celebrazioni e incontri di preghiera. Avremmo retto ad una simile proposta?

Giovani e adulti hanno cercato di fornire la propria esperienza agli adolescenti e il proprio contributo nei vari settori della fiaccolata con impegno e disponibilità: la fiaccolata ha i suoi tempi, i suoi metodi, i suoi ritmi che aprono lo sguardo sui problemi e mettono a nudo tutto ciò che di positivo e di negativo è in noi.

Le celebrazioni sono il momento topico del percorso spirituale e in esse i simboli e gli spunti di riflessione sono la guida per navigare nel mare della Fede.

Siamo stati tutti colpiti dalle affermazioni ascoltate, bendati, domenica 20 agosto: i difetti erano lì, specchio del nostro io, con tutta la verità e la crudezza delle loro caratteristiche. E qui sta il nocciolo dei mali dell’umanità che, quando vengono esasperati, portano alle aberrazioni di Dachau. Il rimedio è semplice - e nello stesso tempo tremendamente impegnativo - ed è contenuto nei due simboli che abbiamo ricevuto: l’anello, segno di unione tra Dio e l’uomo e tra gli uomini nella diversità, e il mattone, elemento base per costruire porte che devono consentire il passaggio ed evitare la separazione tra gli uomini.

La spontaneità e la visione positiva del futuro dei giovani è stato un ulteriore elemento di confronto tra loro e con gli adulti: non bisogna accontentarsi, nel percorso di Fede, dei traguardi raggiunti, ma considerarsi in continua evoluzione per realizzare ciò che Dio ha pensato per noi.

Forse si poteva fare meglio, forse si poteva migliorare la collaborazione tra giovani e adulti, forse si poteva ascoltare di più le esigenze di chi ci stava accanto, ma la fiaccolata è così: ha i suoi tempi, i suoi metodi, i suoi ritmi!

Per gli adulti è stato bello vedere come i giovani fossero coinvolti ed emozionati anche solo, per esempio, per la visione di un semplice paesaggio: bastava osservarli per trovare grandi insegnamenti per la vita di ogni giorno.

Per tutto questo: don Cesare, a quando la prossima? Alcuni partecipanti alla fiaccolata 2006

Un giorno tua fi glia ti chiede:

“Verresti in fiaccolata con me?”.

E tu, mamma di un’adolescente, ti senti al settimo cielo perché non credi alle tue orecchie: “Verresti con me?”.

D’istinto la risposta è stata positiva, poi a mente fredda ecco che compaiono i primi dubbi, le preoccupazioni per chi lasci a casa anche solo per nove giorni, le persone che non conosci... e ti senti un pesce fuor d’acqua e con questi pensieri vai a dormire.

Ti svegli ed è il 17 agosto 2006: il giorno fatidico della partenza. Tutti pronti in aeroporto, entusiasmo a mille, adolescenti e giovani pronti a tutto, qualcuno con la paura di volare, ma subito rincuorati ed assistiti dal gruppo.

“9 giorni”: atterrati a Berlino incomincia l’avventura e le mie paure volatilizzate in un attimo. Carica e scarica le valigie, battute e scherzi divertenti con i ragazzi e gli adulti che non si tirano mai indietro.

“9 giorni” volati!!!

Un cammino di nove giorni con incontri di preghiera, momenti molto toccanti come la visita al campo di concentramento di Dachau, periodi di lavoro e momenti di grande ilarità tra giovani e adulti. Proprio a loro va il mio ringraziamento per avermi fatto sentire subito a mio agio, come se avessi già partecipato e non come una nuova leva; grazie ai giovani-adulti e agli adolescenti per aver giocato con me come se fossi la ‘zia’, grazie a don Cesare per la disponibilità e per l’amicizia, ma soprattutto grazie A. per avermi dato la possibilità di vivere questa splendida esperienza sicuramente da ripetere.

M.C.