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Movimento Studenti Cattolici

a cura di Claudia Saita

Questo mese entriamo nel mondo della scuola. La Chiesa si è sempre rivolta ai giovani studenti con parole di amore e di speranza. Giovanni Paolo II: “Con la vivacità che è propria della vostra età, con l’entusiasmo generoso del vostro cuore giovane, camminate incontro a Cristo… Voi, carissimi giovani, dovete aver l’ansia e il desiderio di essere portatori di Cristo alla società attuale. A ciascuno di voi spetta il compito entusiasmante di essere messaggeri di Cristo fra i compagni di scuola e di svago” (1979). Benedetto XVI: “Cari giovani, vi auguro di compiere con gioia il vostro itinerario di formazione cristiana… Continuate a portare avanti la riflessione sul nuovo umanesimo, tenendo conto delle grandi sfide dell’epoca contemporanea, e cercando di coniugare in modo armonioso fede e cultura” (2005). Una fiducia nel mondo giovanile ben riposta perché non mancano gli studenti “in gamba”! Come Francesca Rovaris, coordinatrice per il nord Italia del Movimento studenti cattolici.

Che cos’è il Movimento studenti cattolici?

“Il Movimento studenti cattolici (Msc) è un’associazione senza scopo di lucro volta a riunire tutti gli studenti che condividono il progetto educativo e le finalità della scuola cattolica, la quale svolge un ruolo pubblico al pari della scuola statale”.

Quali valori stanno alla base del movimento?

“Il movimento guarda allo studente come soggetto attivo della vita scolastica e universitaria e si pone come obiettivo la formazione cristiana dei giovani alla dimensione politica (art. 2 statuto Msc). Sebbene non svolga attività di catechesi, il movimento trova fra le sue ragioni di esistenza i valori di carità e fratellanza propri del cattolicesimo, ponendosi come principale meta della propria azione quella di svolgere un’autentica e disinteressata rappresentanza, motivata dalle concrete esigenze degli studenti (art. 4 statuto Msc)”.

Come studenti cattolici non avete paura di essere “etichettati”?

“Sì, devo ammettere che a volte c’è il rischio di venire fraintesi! Molti giovani, purtroppo, senza cercare uno scambio di opinioni con noi, ci “etichettano” come un semplice movimento d’elite e non ci considerano; questo rende difficile il dialogo, mentre alla base del nostro movimento si pone proprio il desiderio di confronto con le diverse realtà italiane cercando di ritrovarci sotto un unico credere comune: essere a servizio della scuola per il bene degli studenti”.

Cosa significa frequentare una scuola paritaria di ispirazione cattolica?

“Scegliere di frequentare una scuola cattolica è un’opportunità preziosa, perché significa porsi alla ricerca di una crescita non solo culturale, ma soprattutto spirituale. Fortunatamente l’istituto che frequento, il Collegio S. Alessandro di Bergamo, sostiene fi n dagli inizi il Msc. Devo ammettere che l’appoggio del nostro preside, mons. Achille Sana, alleggerisce molto il lavoro del movimento, rendendo più facili il dialogo e l’apertura a nuove iniziative. Altrettanto facilmente, grazie al forte carisma del vecchio presidente Lorenzo Fabbiano e del suo successore Federico Piazzoli, siamo riusciti a creare il comitato di Bergamo che per ora riunisce tre scuole: il Collegio S. Alessandro, la Scuola Capitanio e l’Istituto delle Suore Sacramentine”.

Come è organizzato il movimento a livello nazionale?

“A livello nazionale il movimento è suddiviso per aree; i due coordinatori che le presiedono hanno il compito di promuovere il movimento presso le scuole che ancora non vi hanno aderito. Nel nord Italia i coordinatori sono Martino Merigo (Verona) e la sottoscritta, Francesca Rovaris (Bergamo). Al centro Italia presiedono Elena Delle Site (Roma), Andrea Colasanti (Roma) e il presidente nazionale del movimento Alessandro Palombo (Roma). Infine per il sud sono stati eletti Antonella Cedola (Barletta) e Noel Agrisanti (Bari). In questi giorni la Giunta nazionale, formata dai coordinatori di tutta Italia, si è riunita tramite videoconferenza per discutere date e temi del prossimo convegno che si terrà a Fiuggi nei giorni 1-2-3 dicembre 2006 sul tema: ”La sfi da di un’identità”. Saranno invitati come ospiti l’onorevole Marcello Pera, il ministro Fioroni, Giuliano Ferrara e Bruno Vespa. Riguardo al tema abbiamo trovato un piccolo motto per incitare i ragazzi alla partecipazione: “Quantità e qualità, questo è il convegno della sfi da dell’identità!”. Crediamo davvero che sarà una bella occasione di dialogo e di crescita”.

Rivolgendoti agli altri studenti, fai un appello: perché impegnarsi nel movimento? Ne vale la pena?

“Devo ammettere che portare avanti un’iniziativa così importante è difficile e impegnativo, ma l’amicizia e la voglia di fare che mi comunicano i moltissimi ragazzi che hanno aderito al Msc e i sentimenti di fratellanza ed unità che respiro durante ogni convegno mi trasmettono grinta e molta soddisfazione, oltre alla certezza di non essere mai sola. Spero che molti studenti si interessino al movimento e desiderino farvi parte: a Bergamo abbiamo organizzato anche dei divertenti momenti d’incontro, per esempio un torneo di calcetto, ma stiamo pensando anche a un torneo di pallavolo femminile. Per chi ama la buona musica c’è una bella serata in programma presso l’auditorium del Collegio S. Alessandro (via Garibaldi 3, Bergamo) sabato 4 novembre. Siete tutti invitati!”.

Come iscriversi al Msc?

“Chi fosse interessato può contattarmi all’indirizzo: francescarovaris@hotmail.com semplicemente per dialogare e accordarci su come affrontare insieme questo cammino di formazione nel migliore dei modi. Voglio inoltre ricordare che il movimento non comprende una cerchia ristretta di persone, anzi, è aperto a chiunque senta di essere spinto da una consapevolezza religiosa e ne comprenda il valore, soprattutto nella nostra società”.

Ci sono collaborazioni in atto con altre associazioni?

“Stiamo cercando di costruire un buon progetto di lavoro a favore degli studenti in collaborazione con i genitori, per questo cercherò di tenere i contatti con l’Agesc, l’Associazione genitori scuole cattoliche”.

Oggi studentessa liceale e poi? Cosa vuoi fare “da grande”?

“Per il mio presente ho le idee chiare, ma per il mio futuro non molto: quasi sicuramente mi iscriverò alla facoltà di Giurisprudenza a Milano e per questo il movimento mi sarà utile per provare a gestire situazioni per le quali è necessaria l’esperienza di chi è gia all’interno della realtà universitaria”.

Qual è lo slogan del Movimento studenti cattolici?

“Diciamo che gli slogan sono molti: ogni anno ne viene coniato uno in occasione del convegno nazionale. C’è però una frase che fi n dall’inizio ci accompagna e che è diventata una specie di motto: “Damosè da fà!”. Poche parole che fanno sorridere, ma spiegano anche il nostro stile e la voglia di esserci, nella scuola e nella società, da protagonisti”.