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Tutti i dieci partecipanti al corso dell'Aeroclub Bergamo hanno superato l'esame

Un brevetto per spiccare il Volo

I neo piloti potranno indossare anche le divise di comandante

 

Tutti promossi. E con votazioni decisamente lusinghiere. Meglio di così il 55° Corso per piloti privati delI'Aeroclub Bergamo non si sarebbe potuto concludere.

I dieci candidati al brevetto hanno infatti superato l’attesa e sempre un po' temuta prova del fuoco. Per la maggior parte di loro, quelli con più di 40 anni, il brevetto non altro che il lasciapassare per dare libero sfogo ad un'incontenibile passione. Per qualcuno dei più giovani, invece, è solo la prima tappa di un cammino che un giorno li porterà" cosi come è successo per una quindicina di corsisti del “Taramelli” degli ultimi vent'anni ad indossare le divise di comandante o secondo pilota di compagnie di bandiera o private.
Questa, per esempio, anche l’aspirazione di Enrico Galbusera, 17 anni, iscritto all'Istituto tecnico aeronautico di Bergamo.

 “Il mio sogno - confessa - è di entrare in qualche compagnia aerea). Per questo conta di iscriversi al corso per ottenere la licenza di pilota commerciale. “Ma non a settembre -  precisa , Prima voglio ultimare gli studi. Poi me ne andrò un anno in Inghilterra, per imparare bene 1'inglese”.

“Il mercato - conferma Giacomo Andreoli, da un paio d'anni presidente dell’Aeroclub - ha bisogno di piloti. Addirittura duemila, secondo le nostre informazioni, gli uomini che le compagnie aeree italiane starebbero cercando per potenziare i loro ranghi”. Ed è anche con questa potenzialità all'orizzonte che a metà settembre dall'Aeroclub Bergamo prenderanno il via due nuovi corsi, in aggiunta a quello tradizionale per la licenza di pilota privato: uno di perfezionamento, avra' per obiettivo l’abilitazione al volo strumentale Ifr; l’altro, invece, la licenza di pilota commerciale.

“Per ora mi fermo qui” dichiara Piero Ceriani, 47 anni, assicuratore di Cisano, anche lui fresco di brevetto. I1 suo incontro con l’Aeroclub, del tutto casuale, risale allo scorso anno. “Ho riassaporato il gusto di tornare tra i banchi di scuola. Ma questa volta per seguire lezioni su materie che m'interessavano. Ho scoperto cose nuove e ho avuto l’opportunitA di conoscere altra gente con cui condividere la passione per il volo”. Insomma un'esperienza più che soddisfacente. Resa possibile grazie anche agli insegnamenti del responsabile degli istruttori dell'Aeroclub, Valerio Lonati. (Le sue raccomandazioni sono sempre state improntate alla sicurezza totale. In modo da evitare problemi all’apparecchio e a chi vi stava dentro).

Ferigo, 40 anni, imprenditore metalmeccanico di Concorezzo, il brevetto di pilota privato è arrivato dopo aver fatto esperienze in deltaplano. “Tutta un'altra cosa, quella. Decisamente più pionieristica rispetto al volo su un apparecchio a motore”. Il cui vantaggio, spiega il primo dei neo brevettati, di poter ampliare il raggio d'azione delle escursioni. Oggi inesorabilmente limitato ai confini nazionali. Una specie di gabbia, per chi ama l’infinito. E per questo motivo sia Ferigo sia Cerini - che ha nel cassetto il sogno di volare fino in Spagna - hanno deciso che il loro prossimo impegno sari il conseguimento dell’attestato di “fonia inglese”. Una sorta di patente internazionale per poter vo1are in completa libertà.