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A CURA DI KEOMA AMBROGIO Nel volgere di 16 anni, Whitney Houston è diventata una superstar mondiale sia in campo musicale che cinematografico, raggiungendo con i suoi album oltre 115 milioni di copie vendute e, con i suoi film, un box office di oltre mezzo miliardo di dollari. Whitney Houston è nata il 9 Agosto del 1963 in Newark, NJ, da una famiglia che l'ha sempre ispirata ed incoraggiata a sviluppare le sue naturali capacità di cantante, provvedendo sempre a garantire la sicurezza e l'appoggio affettivo che le serviva per diventare una stella del panorama internazionale. Fin da piccola Whitney ha vissuto in un ambiente musicale molto attivo e coinvolgente: da sua madre Cissy Houston (cantante gospel e R&B) alla sua leggendaria cugina Dionne Warwick oltre a tutta una lunga lista di grandi esponenti musicali. La madre di Whitney, Emily Drynkard (soprannominata Cissy), nasce nel 1933 in Newark. Fin da piccola inizia a cantare nel gruppo gospel di famiglia, "The Drinkard Sisters", che registravano per la RCA Records. Cissy inizia quindi ad esibirsi con il primo gruppo di Dionne Warwick, "The Gospelaires", per poi formare un quartetto con, tra le altre, Sylvia Shemwell (di Bobby&Sylvia) chiamato "The Sweet Inspirations". Negli anni '70 lavora sia come solista che come vocalist ; non solo ha realizzato tre album ma ha anche lavorato con molti cantanti tra i più famosi come Elvis Presley e al sua grande amica Aretha Franklin. Da ricordare che fu la prima cantante ad incidere "Midnight train to Georgia" che poi sarà un grande successo di Gladys Knight. Il padre di Whitney, John Houston, è stato il manager di sua moglie quando lei era in giro per il mondo e quando Whitney nacque, fu lui ad occuparsi di lei restando a casa. Ricordando con affetto suo padre, Whitney ha dichiarato: "Lui è stato di grande aiuto a mia madre mentre lei era in tour; mi cambiava i pannolini, cucinava, mi pettinava e vestiva; sempre preoccupandosi allo stesso tempo di aiutare mia madre con consigli e riposte." Nonostante la carriera da solista di Cissy causasse ripetute assenze da parte della madre, la forte fede religiosa della famiglia, li portava ad essere comunque sempre regolarmente presenti agli incontri religiosi della New Hope Baptist Church, dove la madre si occupava dei cori e delle musiche. In questo luogo, come per un processo naturale, Whitney trovò il luogo più adatto e umile per affrontare le sue prime performance pubbliche. Con una famiglia così attiva e importante nel campo musicale, sarebbe stata solo una questione di tempo perché Whitney si rendesse conto che la musica scorreva nelle sue vene: "Stando sempre tra persone come Aretha Franklin, Gladys Knight, Dionne Warwick e Roberta Flack, tutte queste stelle, mi imponevo di ascoltare e osservare. Tutto questo ha influito molto sulla mia persona, come cantante, come interprete, come musicista. Crescendo immersa in tutto questo, era impossibile sfuggirgli. Mi sono identificata immediatamente con questo mondo. Era un qualcosa che faceva talmente parte della mia natura, che quando iniziai a cantare, per me, era come parlare." La prima performance da solista per Whitney, è stata ovviamente nella New Hope Baptist Church, a soli 11 anni canta Guide me, O Thou Great Jehovah (Thou sta per You, inglese arcaico) e le emozioni che prova la colpiscono a punto tale che non vorrà più dimenticarle. "Ero consapevole di tutte quelle persone fisse su di me, nessuno si muoveva. Sembrava quasi fossero in trance. Io mi ero fissata sull'orologio al centro della chiesa. Quando ho finito hanno iniziato tutti ad applaudire e urlare!" Quando Whitney decide di diventare una cantante professionista come sua madre, non è dovuto tanto al fragore di quegli applausi che l'avevano emozionata tanto –nonostante questo fosse realmente esaltante- quanto al fatto che cantare le sembra il modo migliore per ringraziare Dio per il dono che le aveva dato. "Dio mi ha dato uan voce con cui cantare, e quando ti capita una fortuna del genere, che altro puoi fare?" I due fratelli maggiori di Whitney, Michael e Gary, la hanno entrambi aiutata nella sua carriera, rispettivamente nel business e musica. Michael è stato suo manager della produzione durante i tour organizzando ogni cosa, dalla posizione delle luci sul palco alla gestione del personale per il catering, mentre Gary la ha affiancata come cantante realizzando duetti e cori con sua sorella. È chiaro che Whitney e la sua famiglia sono sempre stati molto uniti e hanno potuto contare sull'aiuto reciproco. Questo rapporto molto forte ha consentito le ha permesso di acquisire un'incrollabile fiducia in se stessa, una delle caratteristiche principali della sua personalità. E nonostante la sua notorietà, appare sempre equilibrata perché la semplicità della sua famiglia e la fede Cristiana le ricordano sempre quale sia la via più corretta. Whitney ha trovato soddisfazioni anche al di fuori del suo campo iniziando una carriera molto promettente nel mondo della moda; appare sulle riviste americane Cosmopolitan e Young Miss e sulle copertine di Glamour e Seventeen nel 1981, in seguito si descriverà come una ragazza "giovane, esempio di innocenza, ma sexy". La sua carriera di modella è iniziata quasi per caso. "Io e mia madre eravamo a New York quando un uomo abbastanza giovane, mi viene incontro e mi dice che sarei dovuta andare in un'agenzia di moda che si trovava qualche piano sopra a dove ci trovavamo; stavano cercando qualcuno come me e che io ero proprio adatta. Io ero un po' insospettita ma siccome c'era comunque mia madre con me ho detto: 'Che male c'è, vediamo di cosa si tratta!'" IL mestiere di modella le ha dato la possibilità di lavorare come attrice per la televisione, come nelle commedie americane Silver Spoon e Gimme A Breack, ma nello stesso tempo Whitney riceveva proposte come cantante facendo da coro a cantanti come Chaka Khan e Lou Rawls e partecipando spesso alle esibizioni della madre in concerto o nei locali di New York. Quando Clive Davids, presidente dell'Arista Records incontra per la prima volta Whitney su di un palcoscenico, vede nei suoi occhi il dono del successo e le firma immediatamente un contratto, siamo nel 1983. Davis aveva fondato l'Arista nel 1975 e aveva avviato la carriera di molti cantanti e cantautori da Billy Joel a Barry Manilow. Pone Whitney sotto la sua diretta tutela e firma un contratto ormai famoso: se mai lui dovesse andarsene dall'Arista, lei lo seguirà. Conoscendo i pericolosi effetti di una vita vissuta immersi nel business musicale e degli effetti che questa può avere su una giovane donna ancora influenzabile, Davis cerca con tutte le sue forze di proteggere Whitney dal lato più insidioso di questo mondo promettendole allo stesso tempo un grande successo. Unendo una voce bellissima con le migliori canzoni e grandi musicisti, Davis sapeva di poter ottenere una combinazione vincente. Collaborando con le più grandi "teste" del business, inizia a preparare le fondamenta per la carriera di Whitney. Contrariamente alle opinioni dei critici, questo rapporto funzionò molto bene, infatti Clive e Whitney hanno in comune le stesse ambizioni e concordano sul loro concetto di spettacolo. Nel 1983 Whitney dichiara a Rolling Stone: "non mi piace quando loro [i critici musicali] mi giudicano come una di quelle ragazze che non sanno ancora cosa fare con se stesse- come se io no abbia idea di quel che voglio, come se fossi giusto un burattino di cui Clive tiene i fili. È un'idiozia. Non mi appartiene affatto, descrive un qualche cosa che non è mai stato, non è e mai sarà. Oltre a quanto detto, la ragione principale per la quale questo rapporto funziona, è che Clive Davis crede realmente nel talento di Whitney. Poco dopo che iniziassero a lavorare insieme, appaiono al The Merv Griffin Show e Davis spiega con queste pochissime parole perché Whitney Houston sarebbe diventata una star: "Tu poi averla o meno. Lei ce l'ha!" In un'altra trasmissione televisiva americana, nel 1985, presenta la sua pupilla in questi termini: "Per la nuova generazione, c'è una cantante che unisce l'ardente gospel di Aretha Franklin con la sensazionale eleganza e la bellezza delle canzoni di Lena Horne, e lei è Whitney Houston." Per il suo album d'esordio, si realizzano due duetti con due grandi cantanti del soul americano: Teddy Pendergrass (Hold me) e Jermaine Jackson. Mentre Whitney lavora alla registrazione e alla promozione, Davis dirige le sue ricerche in lungo e in largo per trovare le più belle canzoni da farle cantare e alcuni dei cantautori pop più prestigiosi come: Michael Masser, Peter McCann, Linda Creed e Gerry Goffin. A quel punto inizia la scelta per il primo album di Whitney, che doveva essere chiamato semplicemente Whitney Houston. Era fondamentale che l'album finito avesse la classe e la qualità per farla diventare la nuova regina del soul. "Clive Davis si stava proteggendo da qualsiasi rischio", dice Rolling Stone nella sua recenzione all'album. "Il presidente dell'Arista ha investito due anni, 250000$, per la realizzazione di questo album di debutto." Whitney Houston vende oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo portando Whitney al top della classifica della maggior vendita di un album di debutto di un solista. Nel 1987 esce, in anticipo, il secondo album, Whitney, col quale si batte un nuovo record, Whitney diventa la prima cantante donna ad entrare nella album chart americana direttamente al primo posto. Inoltre diventa l'unica arista ad ottenere sette consecutivi n°1, superando gruppi del calibro dei Beatles e dei Bee Gees. Nel frattempo il successo non le dà alla testa e lo dimostra partecipando ad un tour di BeBe&CeCe Winans, come vocalist nel coro, come a voler ricercare le sue radici. Nel 1889 fonda The Whitney Foundation For Children, un'organizzazione senza scopo di lucro che aiuta bambini in difficoltà: senza dimora, ammalati di cancro o di AIDS, vittime delle guerre. Con il suo terzo album, I'm your baby toonight, del 1990, mostra al mondo la sua versatilità, variando da rhythmic grooves alle soul-full ballads fino a tracce dance. Nello stesso anno riceve il copione di The Bodyguard. L'anno dopo, canta al Superbowl l'inno americano The Star-Spangled Banner con una interpretazione indimenticabile, il singolo della sua versione vende oltre un milione di copie; oltre 500000$ vanno quindi in donazione alle vittime della Guerra del Golfo. Nel 1992, il 18 Luglio, Whitney sposa il cantante Bobby Brown, con il quale per altro incide alcune canzoni come We Have Something In Common e nel nuovo album (Just Whitney), My Love. Nello stesso anno esce il primo film, The Bodyguard con il premio Oscar Kevin Costner. Il film sbanca i botteghini di tutto il mondo aprendole nuove prospettive future. La colonna sonora contiene sei nuove canzoni di Whitney e diventa l'album più venduto degli anni 90 (prima di essere battuto da Alanis Morissette e Shania Twain) e la più nota colonna sonora di tutti i tempi vendendo oltre 33 milioni di copie in tutto il mondo. Nel Marzo del 1993 nasce la figlia di Whitney e Bobby, Bobbi Kristina, la cui voce si sente nella canzone My love is yor love dall'album omonimo. Il secondo film, Whaiting to exhale con Angela Basset, è pronto nel dicembre dl 1995; viene ben accolto dalla critica e gli introiti superano di gran lunga il budget di partenza ed inoltre pone le basi per una serie di film sul mondo nero, che seguiranno. La colonna sonora, con tre nuove canzoni, balza subito ai primi posti e vende oltre 10milioni di copie. Nel 1996 esce il terzo film, The Preacher's Wife, recitanto affianco di Denzel Washington e diretto da Penny Marshall. La colonna sonora è interamente cantata da Whitney e le consente di coronare il suo sogno di incidere una album gospel che la riportasse alle sue radici. L'album totalizzerà la più alta vendita di tutti i tempi per un album gospel. Dopo una lunga parentesi, caratterizzata da tour in tutto il mondo, coproduzione di film e quant'altro, Whitney torna sulle scene con un album musicale ad otto anni da I'm your baby tonight. Nel 1999 esce quindi My love is your love, l'album del suo ritorno che le aggiudicherà il suo sesto Grammy. Produce in questi anni un film per la Disney, Cinderella. Partecipa al VH1Divas Live (1999) duettando con Mary J.Blige, Chaka Khan, Faith Hill, Brandy e Lean Rimes. Il successo di quest'album è presto seguito da un doppio cd in onore dei 15 anni di attività di Whitney all'Arista: Whitney: The Greatest Hits nel maggio del 2000. Nel 2001 esce una nuova raccolta, Love, Whitney , unico album non prodotto da Clive Davis e dalla stessa Whitney, ma da Antonio "LA" Raid. Alla fine del 2002 (10 Dicembre?) è prevista l'uscita del nuovo album, Just Whitney che si preannuncia come un nuovo esaltante successo.
"Fin dal 1985 Whitney Houston è stata la cantante che ha stabilito i criteri con i quali giudichiamo il contemporaneo pop/R&B. Tanto quanto Aretha Franklin lo era negli anni 60 e 70, Whitney è un'icona, una pietra miliare. Se cresci negli anni 80, cresci circondato dal fascino e dal potere di Whitney....La capacità di toccare le persone è il ruolo della musica. È il fine ultimo. Whitney ha toccato così tante persone, perché in lei c'è qualche cosa di familiare. Qualche cosa di così reale, nonostante i particolari della sua vita, lei era esattamente la tipica ragazza della porta accanto.... Interpellato su Whitney e la sua ascesa, Clive Davis risponde: 'Di sicuro, in questi ultimi trent'anni ci sono state Aretha Franklin, Barbra Streisand e Whitney. Sono convinto che lei salga in alto giusto là insieme a tutti questi miti. Nessuno la può tipicizzare o bloccare entro formule rigide. Il mondo è realmente la sua ostrica perché il suo talento mostra chiaramente che lei può fare qualsiasi cosa voglia." (tratto dal commento di Amy Linden nel Gretest Hits)
Ci sono sempre troppi che parlano del futuro incerto di Whitney, ma come disse lei a Rolling Stone nel 1993, il suo fine nella vita è la felicità: "Sai come mi sento? Mi sento vecchia. Per la gran parte della mia vita, fina da quando avevo 11 anni, ho lavorato, facevo le notti ai nightclubs, facevo moda, tutta questa adrenalina...Inizialmente, quando ho iniziato, mi divertivo molto. Ora non più molto. Mi piace molto quello che faccio.. ma non è più molto divertente". Per Whitney, la sua idea di felicità è stare con suo marito e sua figlia e vivere qualche cosa come una vita normale: "Quando l'ho messa al mondo e me l'hanno posta tra le braccia, ho pensato 'Ecco cosa sarebbe stato, è definitivo' non avevo mai provato nulla di più bello."
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