Appunti di viaggio
Il nostro
Madison
ci piace da matti!
Ci
siamo resi conto che i nostri due caschi
potevano essere
stivati nel vano
sottosella,
ma poi niente altro...
Dove sistemo la
bomboletta "gonfia e ripara"?
Per le altre
minuterie non ci sono problemi, ma la bomboletta non ci sta negli altri due
alloggiamenti con la chiusura a chiave. Poi, che noia trafficare per risistemare
tutto ad ogni sosta.
Ho cercato qualche altro "ricovero" e penso di aver risolto.
Nella parte
bassa della carena, in corrispondenza del cavalletto, c'è la presa d'aria per
lo smaltimento del calore prodotto dal radiatore .
Nella parte alta
di questo vano, un
tubo trasversale del telaio si presta egregiamente a sostenere, con fascette
serracavi in plastica, la citata bomboletta, senza per questo limitare il
passaggio del flusso d'aria.
Naturalmente ho provveduto ad imbustare il tutto
per evitare che polvere, pioggia e fango possano deteriorare il contenitore o otturare
la valvola della
bomboletta, poi con del nastro telato ho ulteriormente
bloccato l'imballaggio.
C'è da
considerare che il "pacchetto"
rimane del tutto nascosto alla visuale
dei curiosi...
In caso di foratura ho da parte, in uno dei cofanetti a chiave, un taglierino indispensabile per recidere le fascette e liberare dall'imballo la bomboletta.
Il sito di Andrew Madison Mania è una inesauribile fonte di informazioni e di idee nuove, però non sempre troviamo il tempo per il "fai da te".
Mi son ricordato di una sua
realizzazione quando su una bancarella, in una delle tante mostre mercato
radiantistiche ( giugno 2001, Roseto degli Abruzzi - TE), ho notato un
dispositivo
per
ricaricare la batteria dell' auto, quanto basta per un avvio d'emergenza. Tale
kit, distribuito peraltro da una nota azienda milanese,
è costato solo 10.000 lire, forse meno di quanto si spenderebbe per approvvigionarsi dei vari componenti
per realizzare una coppia di cavetti per avviamento, più accessori . Come
possiamo vedere,
ci
sono due spinotti da accendino collegati ad un apparecchio atto ad alimentare
correttamente la batteria scarica. Il nostro Madison ha giusto la presa
12V, tipo accendino,
che
permette di agevolare una partenza in caso di panne,
prelevando la corrente dalla presa accendino di un'auto.
Pertanto, ho adottato questa che ritengo un'alternativa veloce ed economica alla proposta di Andrew.
Ancora un personale remaking
all'idea di Andrew,
relativa al telecomando apricancello collegato al
"Passing". Ho deciso di approfittarne
e anche in questo caso è piazzato all'interno dello scudo nero della carena
anteriore,
fissato
con delle fascette serracavi in plastica.
Ho individuato sullo schema del circuito elettrico del Madison i fili
relativi al pulsante del "passing".
Ho notato che il telecomando dell'apricancello
si sarebbe comunque attivato in continuazione anche tenendo accesi i fari di
profondità con il commutatore "anabbaglianti-abbaglianti". Forse sollecitando
il telecomando in periodi più o meno lunghi se ne accorcia la
durata? Magari può capitare, viaggiando di notte su strade estraurbane poco
trafficate. Comunque non so e non voglio sperimentare... ;-)
Ho pensato di risolvere con un diodo
posto a sbarrare il segnale del commutatore ma aperto al consenso di una
pigiatina data con il pulsante del "passing".
...
Al prossimo viaggio...
... e così, dopo i nostri piacevolissimi 10.000 Km. con il Madison, ci siamo lasciati tentare da questa brillante BREVA Rossa.
... ve ne parlerò in seguito ...
9 agosto 2003 ... ciao e buon vento ~~~ enrico.