L'ignoranza e l'arroganza: l'astrologia

di Valerio Desiderio

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[prologo]
«Nella mia posta sul sito [censura] ricevo sempre più spesso richieste di come si può apprendere l'astrologia, visto che questa disciplina non è insegnata in nessuna scuola pubblica. In attesa che l'astrologia torni al posto che le spetta nella cultura ufficiale, segnalo un libretto davvero prezioso [...]».

[atto unico]
Volete sapere dove ho trovato questo minestrone di assurdità, ignoranza e arroganza? Su "Il Venerdì", allegato settimanale di "La Repubblica". infatti tale settimanale, come tutti del resto, ha l'inserto dell'oroscopo. "2001, odissea nello scorpione in congiunzione con Nettuno" avrebbe dovuto girare Stanley Kubrik, altro che nello spazio! Con le conoscenze scientifiche che abbiamo diamo ancora peso a simili assurdità? Ebbene si, e vergogniamocene pubblicamente. Alzi la mano chi non ha mai letto il suo oroscopo. "Oh, ma dai, è solo per curiosità, ma chi vuoi che ci creda, e poi magari indovina..."

Ignoranti. Quando ho letto quella sparata mi sono chiesto quanto si stanno rigirando nella tomba tutti coloro che hanno consacrato la loro vita alla scienza, e non solo da Galileo in poi: sono fermamente convinto che tanti protagonisti del pensiero del passato che hanno fatto uso di tale pratica (c'è anche Galileo, e nelle mani di certi imbroglioni ciò fa assumere all'astrologia serietà di scienza), se avessero avuto un quarto delle nostre conoscenze sarebbero scoppiati a ridere di fronte agli astrologi. E non parliamo di questa follia di volerla insegnare a scuola: le ora sono già poche per le cose serie, vogliamo pure inserire arti divinatorie che di scientifico non hanno niente? Perché no, magari al posto dell'ora di astronomia, che ne pensano gli astrologi? Credo che l'idea non dispiacerebbe a molti di loro. Ma poi per par condicio dovremmo inserire l'ora per gli auruspici, quella per gli aùguri, quella per i randomanti, per l'ouiya e via elencando.

A volte alle persone di scienza tocca sentire cose ai confini della realtà. Qualche giorno fa avevo acceso la tv, era il primo pomeriggio. Saltellando da un canale all'altro mi imbatto su Raiuno nella trasmissione di Paolo Limiti. Non ci sarei rimasto neppure una frazione di secondo se non avessi visto che stava intervistando Margherita Hack, la famosa astrofisica italiana. Dopo un avvio tranquillo sul cosmo, sull'origine e sulla fine dell'universo e tante altre cose che è sempre un piacere ascoltare dalla Hack, il presentatore stuzzica l'astrofisica con una domanda di cui immaginava la risposta: "Che ne pensi dell'astrologia?". Con la sua solita calma e compostezza la Hack osserva che per lei è una grande sciocchezza: la luce e tutte le altre radiazioni delle stelle, anche le più vicine, arrivano a noi debolissime, come potrebbero avere delle influenze sulla nostra vita? Il Sole ha pesanti effetti su di noi, a causa della sua vicinanza: ci dà la luce, i suoi campi elettromagnetici arrivano con discreta intensità fino a noi ma nient'altro giunge sulla Terra. Dunque se il Sole, così vicino a noi, non influisce sulla nostra vita se non in modi ampiamente spiegati dalla scienza, come possono ipotizzare persone prive di cognizioni scientifiche che stelle lontane miliardi di anni luce da noi possano sprigionare imprecisati "fluidi" (passatemi il termine) che vadano ad influenzare le persone, perdipiù selettivamente in base alla data di nascita? Ma andiamo. Non contento Limiti decide di saggiare ancora più a fondo il dissidio che c'è tra scienza e gente comune su tale argomento, e perciò chiede al pubblico in sala chi crede all'astrologia: si alzano tre timide mani, che sarebbero state di sicuro di più se al posto della Hack ci fosse stato qualche telepredicatore sparaoroscopi. Ma ecco che a questo punto una imprecisata signorina seduta in prima fila con un vestitino inguinale che non si sa a quale scopo e/o titolo fosse lì decide di obiettare alla Hack: beninteso, nessuno possiede la verità assoluta (anche se qualcuno ci va più vicino di altri) e un dibattito fa sempre bene, ma le argomentazioni poste da tale signorina sono terrificanti. Infatti non riesce ad andare molto al di là della frase "io ci credo" e tenta di spiegare che in fondo non ne abbiamo la certezza, non sappiamo tutto, ci sono misteri che non conosciamo, scoperte da fare, la verità è là fuori (no, questo non l'ha detto ma c'è mancato poco...). Insomma per farla breve ha cercato di salvarsi buttandosi sul metafisico, non avendo alcuna possibilità di controbattere le inconfutabili prove scientifiche della Hack.

Ma allora, visto che all'astrologia si crede o non si crede, bisogna dedurre che non è affatto una scienza, bensì una disciplina metafisica che, basandosi su principi mai verificati e molto spesso confutati, pretende di affermare che nell'immenso cosmo ammassi giganteschi di materia posti a distanze inconcepibili abbiano delle influenze su degli insignificanti agglomerati di cellule cambiando loro il corso degli eventi o dando dei dati per poterli prevedere. Non voglio chiamare in causa grandi pensatori, sarebbe per loro umiliante, ma credo che ogni persona di media cultura dovrebbe mettersi a ridere davanti a tale evidenza. Tutti dovrebbero sentirsi offesi di fronte a una persona che dice che l'astrologia merita di tornare "al posto che le spetta nella cultura ufficiale", anche se ormai c'è chi tenta di spacciare anche il grande guardone, pardon fratello, per cultura. Come vorrebbero contrabbandarla questa stupidità, come filosofia spicciola? No, grazie: fortunatamente ogni persona con un minimo di cultura e con un'intelligenza media impedirà che ciò avvenga.

[coro finale]
O lettore che ti sei specchiato in chi ha ribrezzo dell'astrologia, o tu che sai ancora rispondere "non m'interessa" alla sempiterna domanda "Come andrà al toro oggi?" (nemmeno tu fossi un pastore), è giunto il momento che tu ti erga contro chi, ignorante e pure arrogante, pretende di sapere il tuo futuro.
Non puoi rifiutare la battaglia.
Lo dice il tuo oroscopo...

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