9) Ad un amico |
Marco |
Lei, che l'altrui pensier muove colpito ha questa penna, che il rumor di un cuore amico che batte troppo forte è per colui che ricorda. Lungi da me sia la follia di quell'amor di cui messagger son solo, che fin troppo bene conosco il freddo acuto di certe lacrime. Ma ella sola è la vita per colui che più non vive, che ciò che urla dentro tace fuori nella speranza di ciò che non osa. Oh, se l'amor si potesse vedere, men'arduo sarebbe il compito mio nel rivelar di quel cuor gentile ciò che al mondo si nega. Ma una selva di specchi l'amor sempre rimane, che quest'inchiostro dipinger non può i sogni di colui che in Amor spera. Ed in nome di Amor, amico mio, se fiaba non è ma davvero esiste, posso tu domani perder nell'oblio quegli occhi in cui oggi perdi la tua anima. |