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COMUNICATO STAMPA

27 Agosto, 2002
Il WWF ha presentato ricorso al TAR contro il calendario venatorio 2002-2003 della Regione Abruzzo

Il WWF Abruzzo ha presentato nei giorni scorsi il ricorso al TAR contro il Calendario venatorio della Regione Abruzzo chiedendo che venga subito annullato. I tecnici del WWF e l’Avvocato Mario Rossi del Foro di L’Aquila, che segue il ricorso per l’Associazione, hanno dovuto esaminare il calendario venatorio in tempi ristrettissimi e direttamente sulla delibera di Giunta visto che, come al solito, la Regione Abruzzo ha inteso pubblicare il Calendario Venatorio solo a pochi giorni dall’avvio della stagione venatoria e non, come prevede la legge, entro il 15 Giugno. Questa pratica viene fortemente stigmatizzata anche nel ricorso in quanto il ritardo determina, il più delle volte, l’impossibilità da parte dei cittadini e delle associazioni di presentare ricorsi e di organizzare la sorveglianza per le associazioni, come il WWF, che hanno un proprio nucleo di Guardie Venatorie. Diverse sono le illeggittimità rilevate nel calendario venatorio: a)il calendario è stato varato pur avendo ricevuto un durissimo parere, obbligatorio ma non vincolante, negativo dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS) e senza che venissero date esaustive controdeduzioni ai dubbi sollevati da questo prestigioso istituto; b)l’anticipo al primo Settembre dell’apertura della caccia anche alle specie stanziali come Fagiano, Starna e Lepre è privo di qualsiasi supporto scientifico, tanto che lo stesso INFS ricorda che si determinerebbe l’uccisione di femmine di Lepre gravide o con piccoli appena nati (in questo periodo "il 30% della popolazione femminile gravida o in allattamento" sostiene l’INFS); c)i periodi di caccia per il Cinghiale non rispettano quelli delle leggi vigenti, sia nazionali che regionali; d)non vengono vietati alla caccia i territori percorsi da incendi, come invece prevede espressamente la recente legge nazionale sulla prevenzione degli incendi boschivi. Ha dichiarato Dante Caserta, Presidente Regionale del WWF “Come al solito la Giunta Regionale cerca di favorire l’interesse di pochi rispetto alla tutela della fauna selvatica che è patrimonio di tutti. Lo fa sfidando il buon senso oltre che qualsiasi regola biologica arrivando a varare provvedimenti, come l’apertura della caccia a femmine di Lepre gravide o in allattamento, che possono essere definiti solamente come ignobili. I cacciatori e le loro associazioni si definiscono sempre come “i veri ambientalisti”. I loro rappresentanti nella Consulta Venatoria hanno invece votato all’unanimità questo calendario venatorio. Ne deduciamo, quindi, che loro tutela dell’ambiente prevede l’uccisione di femmine gravide”.

Per ulteriori informazioni contatti:

Claudio Allegrino, Coordinatore Nucleo Guardie giurate WWF Chieti, email:guardie.wwf.ch@inwind.it



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