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COMUNICATO STAMPA
2 Agosto, 2002
Dal Parco d'Abruzzo parte la campagna WWF "S.O.S.
Montagne in pericolo"
Con un camper itinerante ed un campo di volontariato, l'associazione
denuncia la politica di sviluppo dei bacini sciistici che mette
a rischio la natura ed il paesaggio delle montagne abruzzesi
e genera gravi problemi finanziari a piccoli comuni e societa
di gestione. Rischiano grosso le montagne abruzzesi. L'allarme
lo ha lanciato il WWF nella conferenza stampa di presentazione
della Campagna "SOS - Terre Alte in pericolo". L'elenco delle
nostre montagne a rischio per l'espansione dei bacini sciistici
fornisce un quadro preoccupante per il verde protetto regionale:
Parco Regionale Sirente-Velino: Campo Felice (Rocca di Cambio),
la piana di Campo Felice e stata distrutta da un megaparcheggio
a servizio del bacino sciistico; Parco Nazionale Gran Sasso
Monti della Laga: Campo Imperatore (L'Aquila), progetti di ampliamento
del bacino sciistico; Parco Nazionale Gran Sasso Monti della
Laga: Prati di Tivo (Pietracamela), progetti di ampliamento
del bacino sciistico; Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise:
Coste delle Vitelle (Pescasseroli), realizzato l'ampliamento
della pista nella zona dell'Aceretta e progettato l'ampliamento
del bacino sciistico verso Val Callano e Val di Iorio; Parco
Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise: Monte Greco (Barrea), progetti
di sette nuovi impianti di risalita ed un parcheggio a 1400
metri; Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise: Tutti i bacini
sciistici, ipotizzato nel DOCUP regionale il collegamento di
tutti bacini sciistici presenti nel territorio del Parco; Parco
Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise: (fascia protezione esterna)
Vallone Carapale (Scanno), realizzati nuovi impianti e nuove
piste; Parco Nazionale della Majella: Passo Lanciano-Majelletta
(Pretoro), progettato l'ampliamento del bacino sciistico; Parco
Nazionale della Majella: Campo di Giove, progettato l'ampliamento
del bacino sciistico; Il WWF Abruzzo ha stampato un dossier
che sara distribuito durante una campagna di informazione che
vedra gli attivisti del WWF impegnati per tutto il mese d'agosto
con un campo fisso nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
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Banchetto
in Val Fondillo
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Contemporaneamente un camper tocchera i principali centri
della costa abruzzese con una mostra fotografica (scheda di dettaglio
allegata). Nel dossier, oltre alla descrizione dei motivi generali che
suggeriscono un ripensamento sulla politica di sviluppo dei bacini
sciistici, sono riportate le vicende di devastanti interventi all'interno
di aree naturali protette abruzzesi.
"Da anni il WWF Abruzzo denuncia gli scempi ambientali che minacciano i
valori naturali e paesaggistici delle nostre montagne. Al danno provocato
dai tagli di alberi e dagli sbancamenti necessari per realizzare nuove
piste da sci, si aggiunge quello provocato dall'innevamento artificiale che
divora enormi quantita di energia ed acqua, accrescendo i problemi della
scarsita della preziosa risorsa idrica", ha dichiarato Dante Caserta,
presidente del WWF Abruzzo. "I progetti piu pericolosi e devastanti sono
gia oggetto di indagini da parte dell'Unione Europea e del Ministero
dell'Ambiente che stanno rilevando il non rispetto di norme internazionali
recepite dallo Stato sulla protezione di specie e habitat naturali".
A proposito del progetto di sviluppo del comprensorio sciistico di
Roccaraso-Rivisondoli verso le montagne del Parco d'Abruzzo, Caserta ha
aggiunto: "Il progetto miliardario di un nuovo bacino sciistico con 7 nuovi
impianti ed un parcheggio in alta quota provocherebbe la completa
distruzione del selvaggio ed intatto Monte Greco.
La mobilitazione del WWF vuole far conoscere l'esistenza di
questi progetti che minacciano un patrimonio naturale di livello
mondiale. La nostra Associazione non ha mai contestato la razionalizzazione
e l'ammodernamento dei bacini sciistici esistenti, mae decisa
a contrastare quei progetti che, all'interno di zone tutelate,
prevedono l'ampliamento di bacini sciistici. Bacini sciistici
che, pur potendo contare su ingenti contributi pubblici, non
sembrano portare alcun reale beneficio economico. Non e un caso
che la nostra azione parta dal Parco d'Abruzzo: un'area dove
il turismo verde e le attivita sostenibili collegate hanno portato
una crescita socioeconomica che tante altre aree, dove si e
scelto di realizzare impianti di risalita, non hanno mai raggiunto".
"Le aree protette rappresentano anche un valore economico che
giustifica ampiamente la tutela e la protezione di questi serbatoi
di biodiversita", ha dichiarato Franco Ferroni, Responsabile
Unita Aree Protette del WWF Italia. "E necessario", ha aggiunto
Ferroni, "che questi territori siano tutelati. L'Appennino,
in particolare quello abruzzese, cuore verde del nostro Paese,
rischia la distruzione tra strade, piste, impianti di risalita
e parcheggi: un patrimonio d'incalcolabile valore e bellezza
che va valorizzato attraverso iniziative che non devono compromettere
il capitale naturale. E arrivato il momento di fare chiarezza
su un presunto sviluppo economico basato sulla distruzione dell'ambiente
e delle opportunita offerte dal turismo culturale, ambientale
e salutistico, dalle nuove occupazioni verdi e dal recupero
di quelle tradizionali, dalla difesa del territorio. L'ingente
massa di finanziamenti pubblici destinata al turismo invernale
non crea sviluppo economico, se non per una ristretta cerchia
di beneficiari. I gravi problemi finanziari che stanno investendo
certi Comuni e societa di gestione lo dimostrano: i casi di
Scanno e della Campo Felice sono sotto gli occhi di tutti."
Per
ulteriori informazioni contatti:
Dante
Caserta, Presidente WWF Abruzzo, Tel.085/4510236, email:dantecaserta@inwind.it
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