La leggenda attribuisce l'origine del nome Genova a Genua, in omaggio a Giano, dio bifronte dell'antichità. In realtà vi sono due origini più probabili, una storica: Janua, in latino "porta", porta sul mare e viceversa, ed una affettiva: Zena, in greco "straniero", ad indicare una città cosmopolita, nome molto simile al dialettale Zena (la Z si pronuncia a metà tra S e Z) tutt'oggi utilizzato.La vera epoca in cui fu fondata Genova rimane tutt'oggi un mistero. Anche se alcune interpretazioni potrebbero far pensare addirittura al 1.500 prima di Cristo, le prime prove storiche che riportano a Genova indicano il 300 a.C. e ad un travagliato periodo in cui, porto romano, venne distrutta nelle guerre puniche e poi ricostruita come base militare per la guerra contro i cartaginesi. Perchè ritornasse alle sue caratteristiche di porto mercantile, bisogna aspettare il secolo successivo in cui, grazie alla politica economica espansiva di Milano, Genova divenne uno dei porti più importanti del Mediterraneo, punto obbligato di molte rotte mercantili, continuando ad espandersi e a prosperare fino al quinto secolo d.C. quando cadde definitivamente l'Impero Romano d'Occidente, in nessuna parte dell'Impero, e quindi tanto meno a Genova, il tonfo della caduta venne avvertito, per cui tutti continuarono la vita di sempre: i mercanti non cessarono di ammassare denaro, i contadini continuarono a sudar sangue per strappare l'avara terra dagli aridi monti che contornano la Liguria e i marinai non cessarono di impratichirsi in agili e spericolate manovre con scafi sempre più veloci. Passarono alcuni decenni prima che un nuovo e più grave pericolo investisse la città. Nel 641 sulle alture che fanno da scenario a Genova si affacciò, un altro esercito, composto da barbari al comando del longobardo Rotari, intenzionato a mettere a sacco e fuoco le regioni costiere del Ponente. Mura distrutte, città saccheggiate, gente uccisa è la visione che ci hanno tramandato i cronisti di quell'epoca. Genova, comunque, si riprese velocemente dal sacco longobardo; ricostruì la cinta muraria e riprese i traffici.