INIZIATIVA “DOMENICHE ECOLOGICHE”

DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE (D.M. 25.1.2000 e D.D. 17.2.2000)

 

PROGETTO 4:  “SISTEMA TELEMATICO DI CONTROLLO CENTRALIZZATO DELLE ZTL

(ZONE A TRAFFICO LIMITATO)”

Il progetto si configura come espansione del sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L., il cui primo stralcio si sta realizzando utilizzando esclusivamente risorse dell’amministrazione Comunale. Il progetto, in sintonia con quanto dettato dal D.M. del 21.4.1999 n. 163 (Regolamento recante norme per l’individuazione dei criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione), che  attribuisce una preliminare importanza alla limitazione della circolazione stradale in zone maggiormente interessate da fenomeni acuti  di inquinamento atmosferico e acustico, si fonda sul proposito di dotarsi di strumenti che consentano, nel rispetto della normativa vigente, di attivare un controllo  automatizzato degli accessi nella Zona a Traffico Limitato.  Le azioni sono:

  1. l’acquisto  e l’installazione di 4 varchi elettronici (da collocare su piste di accesso alla ZTL), dotati di telecamere per la rilevazione della targa dei veicoli in transito;

  2. la realizzazione delle piste di accesso alla ZTL

  3. l’integrazione con il “Sistema Controllo ZTL” di Via Maqueda (primo stralcio);

  4. l’attivazione del sistema di controllo automatizzato degli accessi.

L’attuazione del progetto proposto comporterà molteplici benefici sotto l’aspetto ambientale, energetico, trasportistico e socio-economico quali:

  • Riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico.

  • Risparmio energetico.

  • Consolidamento della zona a traffico limitato con la possibilità di operare in futuro ulteriori restrizioni alla circolazione, in dipendenza degli obiettivi di qualità dell’aria da raggiungere nel rispetto delle normative di settore.

  • Controllo rigido degli accessi alla ZTL fondato sull’attivazione di una procedura sanzionatoria prevista dalla normativa vigente, che ha luogo solamente in presenza di violazione documentata con immagini.

  • Possibilità di attivare nuove più rigide politiche di moderazione del traffico nelle aree centrali urbane, utilizzando eventualmente i dati rilevati anche per la riscossione del pagamento della tariffa stabilita dall’art. 7 comma 9 del codice della strada (road pricing).

  • Migliore utilizzazione  dell’unità dei Vigili Urbani, con possibilità di destinarli alla sorveglianza  di altre emergenze della circolazione stradale, quali ad esempio il controllo della sosta.

  • Rilevazione dei dati da utilizzare, in forma anonima, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge, a fini statistici e per studi, analisi e rilievi dei flussi di traffico, con riferimento ai veicoli che accedono nella zona a traffico limitato.

  • Orientamento della domanda di trasporto verso modi più aderenti allo sviluppo di una mobilità sostenibile.

1.     Premessa

Il presente rapporto costituisce il Piano di Dettaglio di uno dei progetti della città di Palermo, relativo all’iniziativa “Domeniche ecologiche”, progetti approvati dal Ministero dell'Ambiente con decreto n. 815/SIAR/2000 del 3/8/2000.

Il Piano di Dettaglio costituisce una rimodulazione della proposta di progetto originaria, in quanto il Ministero ha cofinanziato i progetti della città di Palermo inseriti nella "Misura C" (rispettivamente "Apparati di rilevamento dei flussi veicolari" e "Sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L") per un ammontare di lire 300.000.000.

Tenendo conto dell'importo del cofinanziamento ministeriale si è ritenuto di rinunciare alla realizzazione del progetto "Apparati di rilevamento dei flussi veicolari" e si è rimodulato il progetto "Sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L.", in considerazione anche dell'intendimento espresso dal Comune di Palermo di realizzare, con urgenza ed utilizzando fondi propri, un primo stralcio di un sistema automatico di controllo degli accessi alla zona a traffico limitato già attiva in via Maqueda.

Il progetto, di cui al presente Piano di dettaglio, si configura quindi quale espansione (secondo stralcio) di un sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L., il cui primo stralcio si realizzerà utilizzando esclusivamente risorse dell'Amministrazione comunale di Palermo.

Sulla base della percentuale del cofinanziamento prevista nella proposta di progetto, l'Amministrazione provvederà ad impegnare la somma di lire 300.000.000.

Il progetto "Sistema telematico di controllo centralizzato della Z.T.L.", in sintonia con il dettato del Decreto del Ministero Ambiente 21 aprile 1999, n° 163 (Regolamento recante norme per l'individuazione dei criteri ambientali e sanitari in base ai quali i sindaci adottano le misure di limitazione della circolazione), che attribuisce una preliminare importanza alla limitazione della circolazione stradale in zone maggiormente interessate da fenomeni acuti di inquinamento atmosferico ed acustico, fonda sul proposito di dotarsi di strumenti che consentano, nel rispetto della normativa vigente, di attivare un controllo automatizzato degli accessi nella zona a traffico limitato.

Il primo stralcio del "Sistema telematico di controllo centralizzato degli accessi alla Z.T.L. di via Maqueda"[1] prevede la realizzazione di due piste d'accesso alla Z.T.L. collegate, in rete, ad un "Posto Centrale di Comando e Controllo", che di seguito verrà chiamata semplicemente "Posto Centrale".

Del secondo stralcio del "Sistema telematico di controllo centralizzato degli accessi alla Z.T.L.", che di seguito verrà chiamato semplicemente "Sistema Controllo Z.T.L.", se ne prevede la realizzazione mediante l'installazione di più piste d'accesso alla Z.T.L. della stessa natura di quelle previste in via Maqueda dal primo stralcio del sistema, realizzando così sostanziali economie di spesa nel quadro di un sistema unico.

Le azioni, che il progetto "Sistema Controllo Z.T.L." - oggetto di questo Piano di Dettaglio - intende realizzare, sono:

-           l'acquisto e l'installazione di n. 4 varchi elettronici (da collocare su piste di accesso alla Z.T.L.), dotati di telecamere per la rilevazione della targa dei veicoli in transito, armadio elettrico, ecc.;

-           la realizzazione delle piste di accesso alla Z.T.L.;

-           l'integrazione con il "Sistema Controllo ZTL" di via Maqueda (primo stralcio);

-           l'attivazione del sistema di controllo automatizzato degli accessi.

 

2.     Le motivazioni e gli obiettivi del progetto

Il miglioramento della circolazione stradale nelle realtà urbane può essere avviato con azioni inquadrate nell'ambito di un governo della mobilità (Mobility Managment) che, in sinergia con lo sviluppo di:

-         una nuova infrastrutturazione (fatta di linee metropolitane, reti tranviarie, aumento degli autobus, parcheggi di interscambio ed a corona, soluzioni stradali a livelli sfalsati e così via)

-         una migliore gestione delle dotazioni esistenti (quali, aumento delle corsie riservate, controllo della sosta, ecc.)

-         azioni di orientamento della domanda[2] (quali i "piani di spostamento casa-lavoro predisposti ed attuati dai mobility manager aziendali),

attui interventi che razionalizzino gli spostamenti veicolare nel quadro di una mobilità sempre più rispettosa dell'ambiente.

In tal senso rilevante è il contributo che può offrire la telematica, ossia lo sviluppo di sistemi intelligenti, la cui la tecnologia è utilizzabile in vari settori della mobilità urbana, quali la gestione semaforica, il monitoraggio ed il controllo del traffico, il sistema informativo per l'utenza.

Nel campo degli I.T.S. (Intelligent Transport System), il Comune di Palermo ha dato inizio ad una prima fase operativa con la realizzazione (tuttora in corso) di un “Sistema di telecomando e telecontrollo dell'intero sistema semaforico della città”.

Questo progetto è stato finanziato, per un importo di £. 3.745.000.000 circa, nell'ambito del Programma Operativo Multiregionale Ambiente (misura 3.2); il sistema sarà operativo nel mese di gennaio 2002.

L'obiettivo è dunque quello di realizzare, se pur per fasi successive, un sistema telematico integrato della mobilità urbana (figura 1), nella cui Centrale Operativa possano essere messi in relazione sinergica una serie di sottoinsiemi, ciascuno dedicato all'assolvimento di funzioni specifiche diverse, quali:

Ø      il monitoraggio ed acquisizione dei dati di traffico, al fine di:

      creare delle serie storiche che indichino nel tempo l'evoluzione dei flussi di traffico

      rendere possibile un'ottimale calibrazione dei modelli di simulazione del traffico, in modo da offrire sempre più affidabili elementi di supporto ai decisori

Ø      la regolazione dei flussi di traffico, attraverso il sistema semaforico

Ø      la preferenziazione del trasporto pubblico, attraverso il sistema semaforico

Ø      la gestione e il controllo degli accessi alle aree a traffico limitato

Ø      l'informazione, in tempo reale, all'utenza (tramite messaggistica variabile):

      sulla circolazione stradale

      sull'indirizzamento e gestione dei parcheggi

      sul passaggio dei mezzi pubblici

      su eventuali situazione critiche dei livelli di inquinamento

Ø      il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico ed acustico.

I risultati, in termini di benefici, che i sistemi ITS sono in grado di raggiungere, sono stati stimati[3], con specifico riferimento all'attivazione di un sistema di controllo automatico e selezione degli accessi veicolari, in una riduzione dell'inquinamento fino a valori prossimi al 50 %.

Nel corso della redazione dei documenti (“Valutazione preliminare della qualità dell’aria” e “Rapporto annuale sulla qualità dell’aria” - anni 1999 e 2000), redatti dal Comune di Palermo nel rispetto dei contenuti del D.M. n. 163/99, si è individuato, quale ambito di più elevata criticità da sottoporre a misure di limitazione per la circolazione veicolare privata, la zona centrale della città.

La limitazione della circolazione stradale nell’area centrale è oltretutto in accordo con le previsioni del vigente Piano Particolareggiato Esecutivo del Centro Storico e con le indicazioni del Piano Urbano del Traffico (P.U.T.), in corso di adozione definitiva da parte del Consiglio Comunale.

In riferimento a quanto sopra esposto il Comune di Palermo ha attivato due provvedimenti:

·        con l'ordinanza n° 323 del 03/3/2001, è stato attivato un provvedimento riguardante la via Maqueda[4], ove si è limitato, per la maggior parte del suo tracciato, l'accesso al traffico motorizzato privato;

·        con l'ordinanza n° 689 del 04/5/2001 (e successive), è stato attivato un provvedimento riguardante principalmente tutti i grandi assi stradali che attraversano il Centro Storico; lungo tali assi si è limitato l'accesso ai veicoli non catalizzati.

Tali provvedimenti, che comportano indubbie difficoltà di attuazione in termini di controllo da parte degli organi competenti, possono essere concretizzati utilizzando il supporto telematico garantito dai portali di accesso posizionati opportunamente nei principali varchi di ingresso dell'area, dove siano vigenti (o si intendano attuare) limitazioni della circolazione veicolare.

Il sistema telematico di controllo degli accessi è predisposto anche per l’attivazione di funzioni di pagamento ("road pricing"), essendo però questo una possibilità attuativa sulla quale occorre ancora molto indagare, in termini di fattibilità e sostenibilità economica e sociale.


 

Figura 1: Sistema integrato per il controllo della mobilità urbana

3.     Descrizione del progetto

3.1.            La Zona a Traffico Limitato

Come detto in precedenza, il Rapporto Annuale sulla qualità dell'aria ha individuato tra gli interventi da attuare per la riduzione dell'inquinamento, al fine di raggiungere gli obiettivi di qualità dell'aria dettati dalla normativa, l'istituzione di un regime di limitazione della circolazione per gli autoveicoli non catalizzati, nell'ambito dell'area a rischio individuata dal citato "Rapporto".

In particolare, il predetto regime di limitazione è stato attuato lungo due[5] dei tre assi principali interni al Centro Storico: via Roma e via Vittorio Emanuele.

La conformazione e le caratteristiche proprie del reticolo stradale interno al Centro Storico fanno si che non esistono itinerari alternativi ai tre grandi assi stradali cui si è fatto riferimento; pertanto l'ordinanza, che ivi istituisce la limitazione della circolazione ad una rilevante categoria di veicoli, determina limitazioni al traffico non solo lungo le arterie indicate ma, di fatto, in tutta l'area del Centro Storico, perimetro escluso.

Si fa quindi riferimento ad un'ampia zona a traffico limitato, la cui estensione è stimabile in circa 238 ettari; la figura 2 inquadra la zona del Centro Storico con riferimento all'intera area urbana ed al grafo della viabilità principale.

Stante la vetustà del parco auto di Palermo, sono interessati alla limitazione della circolazione nell’area interessata un elevatissimo numero di veicoli; dati stimati, con riferimento al 1998, indicano che le auto catalizzate erano appena 1/6 circa del parco circolante.

 

Figura 2: Il Centro Storico nel quadro della viabilità urbana e delle infrastrutture della mobilità previste.

 

 

 

 

 

 

 

 



3.2.            Portali di controllo della Z.T.L.

 Tenuto conto dell'area oggetto di limitazione alla circolazione, oltre che del budget disponibile per la realizzazione del sistema (£. 600.000.000), si intendono installare 4 varchi di controllo accesso alla Z.T.L.; il progetto prevede orientativamente di ubicare i portali nei siti riportati nella seguente tabella 1 e nella figura 3.

  Tabella 1: Ubicazione dei portali di controllo agli accessi della Z.T.L.

Varco

(n°)

Viabilità di accesso alla Z.T.L.

da controllare telematicamente

Ubicazione

1

Via Roma

angolo con piazza Giulio Cesare

2

Via Vittorio Emanuele

angolo con via Matteo Bonello

3

Via Vittorio Emanuele

angolo con Foro Italico

4

Via Porto Salvo

angolo via Vittorio Emanuele

 Rispetto alle ubicazioni contenute nella precedente tabella 1, nell'elaborazione del progetto esecutivo potranno essere operati spostamenti, in considerazioni di argomentazioni specifiche che scaturiranno dai successivi approfondimenti progettuali e/o da variazioni sul perimetro della Z.T.L.

Resta inteso che gli altri accessi alla zona a traffico limitato (anche in caso di una sua auspicabile estensione) saranno oggetto di controllo da parte della Polizia Municipale, in attesa di reperire ulteriori finanziamenti per l'espansione del sistema in argomento.

Sarà necessario realizzare, per ciascun sito elencato nella tabella 1, una pista d'accesso alla Z.T.L., in grado di canalizzare il traffico, in modo confacente all'operatività degli apparati elettronici di rilevamento. Detta pista sarà realizzabile con arredi urbani di varia natura, ma, comunque, sempre in armonia con il contesto architettonico dell'area in cui sarà collocata.

Nella seguente tabella 2 si riportano i principali componenti di cui è dotato ciascun varco:

 Tabella 2: Dotazioni agli accessi da controllare

Impianto per il monitoraggio del traffico

Palo

Telecamera

Faro ad infrarossi

Spira rilevamento

Sistema di acquisizione: armadio, computer, interfacce per l'acquisizione, interfacce ISDN (ADSL), software di base.

 
 

 



Figura 3: Ubicazione dei portali di controllo alla Z.T.L.

3.3.            La Centrale Operativa

Come detto in precedenza, una particolare importanza viene riservata alla creazione, sia pur per fasi successive, di una Centrale Operativa integrata per il governo della mobilità urbana.

Il primo nucleo della Centrale Operativa sarà attivato con il completamento del "Sistema di telecomando e telecontrollo del sistema semaforico"; questa prima cellula, integrata con il sistema di modelli di simulazione e tutti i data-base e software ad esso collegati[6], costituirà la sede logistica ed operativa, le cui funzioni saranno estese con l'implementazione del Sistema Controllo Z.T.L.

In questa struttura verrà collocato il già citato Posto Centrale, inizialmente operante nell'ambito del primo stralcio del Sistema Controllo Z.T.L. (che il Comune di Palermo intende, come detto in precedenza, realizzare per il controllo della Z.T.L. di via Maqueda).

Il Posto Centrale sarà essenzialmente costituito da apparati elettronici di controllo e comunicazione, tali da poter supportare, con queste funzioni, anche gli ulteriori varchi, riportati alla tabella 1, oggetto del progetto di cui al presente "Piano di Dettaglio".

Il Sistema Controllo Z.T.L., grazie alla sua tecnologia di tipo "aperto ed espandibile", potrà, se necessario, essere ulteriormente sviluppato implementando altre piste; sarà così possibile, in fasi successive, il completo controllo di tutta la zona a traffico limitato, ottimizzando l'impegno delle risorse economiche disponibili.

 

Tabella 3: Funzioni esplicate dalla Centrale operativa

Funzioni del CED 

·    gestione delle liste dei veicoli autorizzati all'accesso alla Z.T.L., in sinergia con gli uffici comunali interessati;

·    visualizzazione e presentazione dei dati statistici, in forma tabellare, relativi ai flussi di traffico in transito attraverso gli accessi controllati;

·    validazione delle segnalazioni di presunta infrazione, per le successive procedure di gestione e notifica delle infrazioni.

  

3.4.            La gestione del servizio

Poiché le attività connesse con il rilevamento delle violazioni e le conseguenti procedure sanzionatorie, previste dalla normativa vigente, sono di competenza della Polizia Municipale, si prevede che un nucleo di vigili urbani sarà chiamato a collaborare alla gestione integrata del sistema.

Questo personale, da scegliere in base ad una preventiva ed accurata selezione tecnica e professionale, farà parte dello staff tecnico di alta specializzazione che costituirà l'intelligence della Centrale Operativa della mobilità urbana, unitamente ai tecnici comunali chiamati ad occuparsi del governo della mobilità in tutte le sue specifiche (pianificazione, monitoraggio, attuazione e gestione).

Particolare importanza riveste la raccolta dei dati statistici relativi al traffico che transita dai varchi controllati, in quanto tale informazione, oltre ad integrare il complesso del data base relativo all’andamento dei flussi di traffico, consente la creazione di serie storiche con le quali valutare l’evoluzione del comportamento della domanda in funzione di vari parametri, quali l’estensione dell’area controllata, le condizioni meteorologiche, i periodi stagionali, ecc.

Il Sistema Controllo Z.T.L. esplicherà principalmente la funzione di rilevamento ed identificazione, in modo completamente automatico e continuativo, di ogni autoveicolo in transito attraverso i varchi controllati in presunta violazione di accesso alla Z.T.L., mediante l'acquisizione in tempo reale delle immagini della targa, con apposito apparato OCR (Optical Character Recognition).

I dati raccolti dagli apparati vengono trasmessi, in rete, al Posto Centrale, dove, dopo opportune verifiche del personale preposto ed un'elaborazione finale, daranno luogo all'emissione di un pacchetto di dati con cui sarà possibile stampare, sempre in modo automatico, tutte le ammende relative alle infrazioni documentate.

  

3.5.            Informazioni sul sistema per l'utenza

L’attivazione del sistema di controllo automatico degli accessi alla Z.T.L. sarà preceduta da una capillare campagna di informazione tesa ad informare l’utenza sull'esistenza e sull’attivazione del controllo telematico.

Forme di pubblicizzazione saranno studiate per informare l’utenza occasionale anche a mezzo di pannelli posti nei luoghi strategici della città.

Le attività di informazione saranno attivate secondo le modalità concordate con gli Enti preposti e secondo i tempi fissati nell'ambito del fase di progettazione puntuale, che precederà la realizzazione.


4.     Tempistica e modalità di attuazione del progetto

La seguente pianificazione delle attività e relative tempistiche per l'attuazione del presente progetto prendono avvio dal T = tempo zero, corrispondente al momento in cui sarà reso disponibile, quindi installato ed attivato, il primo stralcio di Sistema Controllo Z.T.L. relativo a via Maqueda, come espresso in premessa.

Questa pianificazione riguarda quindi unicamente l'oggetto del presente progetto, che, di fatto, concretizza l'implementazione di ulteriori 4 varchi nel Sistema Controllo Z.T.L.

Si riporta di seguito la descrizione delle azioni in cui si articola il progetto (tabella 4) ed un diagramma sulla tempistica di attuazione del progetto (tabella 5).

 

Tabella 4: Le azioni del progetto ed i soggetti attuatori

AZIONE

SOGGETTO ATTUATORE

1

Progetto di dettaglio completo di individuazione dei siti in cui collocare le piste di accesso alla Z.T.L.

Comune

2

Comunicazione al Ministero Lavori Pubblici, in merito all'ampliamento del Sistema di Controllo Z.T.L. di 2 piste, già note al Ministero, con le 4 piste, oggetto del presente progetto

Comune

3

Stesura del bando di gara

Comune

4

Individuazione, tramite gara, della/e ditta/e fornitrice delle attrezzature per il "Sistema telematico di controllo della Z.T.L.", nel rispetto della relazione tecnica e delle vigenti normative in materia di appalti pubblici

Comune

5

Informazioni all'utenza in merito alle finalità e funzionamento del Sistema Controllo Z.T.L.

Comune

6

Allestimento canalizzazioni per il traffico in corrispondenza delle 4 piste di accesso alla Z.T.L., predisposizione delle utenze elettriche e trasmissione dati verso il Posto Centrale

Ditta Fornitrice

7

Installazione ed attivazione degli apparati elettronici di varco

Ditta Fornitrice

8

Allacciamenti elettrici e telefonici ai varchi

Comune

9

Sperimentazione del Sistema Controllo Z.T.L.

Ditta Fornitrice

10

Presentazione dei dati consuntivi relativi al periodo di sperimentazione del Sistema Controllo Z.T.L., dopo l'ampliamento.

Comune

11

Attivazione del Sistema Controllo Z.T.L. dopo l'ampliamento di cui al presente progetto ed emissione delle ammende.

 


 

Tabella 5: Cronogramma delle azioni

AZIONE

MESI

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

7

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

9

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Durata complessiva delle attività di progetto             13 mesi

 

Dall'analisi della tabella 5 risulta che si è stimata una durata complessiva delle attività necessarie all'entrata a regime dei nuovi 4 accessi sorvegliati telematicamente, quali l'estensione del Sistema di Controllo Z.T.L. (di cui al progetto in esame), entro 13 mesi dalla data in cui il primo stralcio del predetto Sistema di Controllo Z.T.L. sarà operativo.

5.     Costo del progetto

Nella seguente tabella 6 vengono riportati i costi per ogni singola azione del progetto, con l’esplicitazione delle somme a carico dell’Amministrazione Comunale e del finanziamento Ministeriale.

Tabella 6: Quadro economico.

AZIONE

COSTO TOTALE

FINANZIAMENTI

Ministero Ambiente

Comune di Palermo

lire

euro

lire

euro

%

lire

euro

%

Allestimento 4 canalizzazioni per il traffico in corrispondenza delle piste d'accesso alla Z.T.L., predisposizione delle utenze elettriche e trasmissione dati verso il Posto Centrale

55.000.000

28.405,13

27.500.000

14.202,56

50

27.500.000

14.202,56

50

Acquisto, installazione e collaudo degli apparati elettronici/software relativi al Sistema di Controllo Z.T.L.

419.000.000

216.395,44

209.500.000

107.939,49

50

209.500.000

107.939,49

50

Costi allacciamenti elettrici e telefonici; canone telefonico (ISDN/ADSL) per il 1° anno

72.000.000

37.184,90

36.000.000

18.592,45

50

36.000.000

18.592,45

50

Campagna informazione

54.000.000

27.888,67

27.000.000

13.944,34

50

27.000.000

13.944,34

50

TOTALE

600.000.000

309.874,14

300.000.000

154.678,84

50

300.000.000

154.678,84

50

6.     Risultati attesi

L’attuazione del progetto proposto comporterà molteplici benefici sotto l’aspetto ambientale energetico, trasportistico e socio-economico, quali:

  • riduzione dell’inquinamento atmosferico;

  • riduzione dell’inquinamento acustico;

  • risparmio energetico;

  • consolidamento della Zona a Traffico Limitato con la possibilità di operare in futuro ulteriori restrizioni alla circolazione, in dipendenza degli obiettivi di qualità dell'aria da raggiungere nel rispetto delle normative di settore;

  • controllo rigido degli accessi alla Z.T.L. fondato sull'attivazione di una procedura sanzionatoria, prevista dalla normativa vigente, che ha luogo solamente in presenza di violazione documentata con immagini;

  • possibilità di attivare nuove più rigide politiche di moderazione del traffico nelle aree centrali urbane, utilizzando eventualmente i dati rilevati anche per la riscossione del pagamento della tariffa stabilita dall’articolo 7, comma 9, del codice della strada (road pricing);

  • migliore utilizzazione della unità dei vigili urbani, con possibilità di destinarli alla sorveglianza di altre emergenze della circolazione stradale, quali, ad esempio, il controllo della sosta;

  • rilevazione dei dati da utilizzare, in forma anonima, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge, a fini statistici e per studi, analisi e rilievi dei flussi di traffico, con riferimento ai veicoli che accedono nella zone a traffico limitato;

  • orientamento della domanda di trasporto verso modi del trasporto più aderenti allo sviluppo di una mobilità sostenibile. 


[1] Progetto curato, nelle sue fasi, dal Servizio Traffico del Comune di Palermo.

[2] Il Comune di Palermo, con apposita deliberazione di Giunta, ha provveduto a nominare il “Mobility Manager d’Area”, la “Struttura comunale di supporto” ed il “Mobility Manager Aziendale”.

[3] Fonte: Atti della 56a Conferenza del Traffico e della Circolazione - "Le nuove tecnologie al servizio della mobilità" a cura di Gianni Orlandi, presidente STA SpA, Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma.

 [4] L'arteria stradale, lunga 1200 metri circa, costituisce uno dei due assi centrali longitudinali (nord-sud) di attraversamento del Centro Storico. Lungo tale asse, per via della ridotta sezione e del relativo effetto canyon, si erano misurati, prima dell'avvento della limitazione al traffico in questione i più alti valori di inquinamento da benzene, come risulta dai dati riportati nei "Rapporti annuali sulla qualità dell'aria 1998 e 1999".

 [5] Il terzo asse stradale, via Maqueda, è già, per la maggior parte, interdetto al trasporto motorizzato privato, in quanto, secondo quanto previsto con l'ordinanza n° 323/2001, è consentito il transito solo a ciclisti, mezzi pubblici e mezzi (inferiori 3,5 t) per il carico e scarico delle merci (negli orari previsti).

[6] Il sistema dei modelli di simulazione, il data base ed altri software collegati, quali il G.I.S., sono già in dotazione al Gruppo Mobilità della Ripartizione Urbanistica.    

 

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