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Le tecniche

L’ambiente sotterraneo è caratterizzato da condizioni estremamente varie, si passa da cavità che si percorrono tranquillamente passeggiando in abbigliamento leggero a grandi abissi alpini in cui ci si deve confrontare con temperature rigide e incredibili ostacoli.

Bisogna sapersi muovere talvolta in ambienti strettissimi e fangosi, altre volte sospesi su corda a parecchie decine di metri di altezza, bisogna superare torrenti sotterranei e cascate. Pochi temerari “speleosub” seguono il percorso della grotta anche dove l’acqua prende il posto dell’aria, e riempie tutti gli ambienti. Esistono grotte in cui il limite esplorativo si trova a diversi giorni di percorso dall’ingresso, quindi si organizzano campi interni che non hanno davvero nulla a che spartire con i ridicoli esperimenti dei cosiddetti “speleonauti”, così noti al grande pubblico a tutto beneficio degli sponsor.


Le tecniche sviluppate per consentire all’uomo di operare in sicurezza in questo contesto ambientale sono ormai giunte ad un discreto grado di maturità, infatti gli incidenti sono molto rari, quasi sempre dovuti a errore umano oppure ad eccezionali eventi meteorologici.

L’uso molto frequente di corde, imbraghi, ed altre attrezzature simili a quelle utilizzate in montagna ha generato un luogo comune molto diffuso: la speleologia viene paragonata ad una sorta di “alpinismo all’ingiù”.

In realtà la filosofia di fondo è molto diversa, e anche le tecniche usate hanno in comune molto meno di quanto si possa pensare, proprio per questo negli ultimi anni c’è un continuo interscambio di conoscenze tra i due ambienti, avendo elaborato entrambi manovre e procedure reciprocamente utilizzabili in situazioni particolari, quali ad esempio il soccorso.

Oltretutto, molte interessanti possibilità esplorative si aprono a chi in grotta usa alcune tecniche alpinistiche per risalire “in artificiale” alti pozzi alla cui sommità potrebbero trovarsi importanti prosecuzioni.

L’attrezzatura personale tipica di uno speleologo è composta da: casco con doppio impianto di illuminazione (elettrico e acetilene); bombola; sottotuta termico; tuta in Nylon; imbrago cosciale più pettorale; attrezzi da risalita (autobloccante ventrale e maniglia con staffa); discensore per corda singola; cordino di autosicura con moschettone; sacchetto personale con scorte alimentari e carburo. In genere si tratta di materiali progettati appositamente per l’uso ipogeo e il loro costo complessivo attualmente è di molto inferiore ai 500 Euro.

Il materiale di squadra viene fornito solitamente dal gruppo grotte: corde, sacche, trapani a batteria, moschettoni, piastrine e così via..

 

 

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Aggiornato il: 01 aprile 2002