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Passo Branchino - Alta Val Vedra - Capanna 2000

Dopo una meritata sosta ci si incammina sulla via del ritorno imboccando il sentiero (n. 222) che passa vicino alle malghe del Branchino dove i mandriani scambiano volentieri quattro chiacchiere con gli escursionisti.
Accanto alle baite si estendono rigogliosi tappeti di grandi foglie carnose di Rumex alpinus tipico della flora degli alpeggi. Il sentiero prosegue quindi con leggere ondulazioni tagliando le coste erbose dell’alta Vai Vedra dove spiccano tra il verde il rosa intenso del rododendro e il giallo luminoso del botton d’oro cui si accompagnano, talvolta, il piumoso, rosato Thalictrum aquilegiifolium, la curiosa Astrantia major, macchie violacee di Centaurea nervosa e gruppi dorati di Arnica montana.
Tra l’erba fioriscono abbondanti le orchidee selvatiche tra cui la Nigritella nigra e qualche raro esemplare della rossa Nigritella miniata, fiori troppo spesso vittime della mala educazione e dell’ottusità mentale di qualche sconsiderato.
Quando il sentiero, in lieve salita, costeggia piccoli ammassi rocciosi o attraversa brevi ghiaioni la flora si fa più tipicamente alpina e ricompaiono alcune specie interessanti come Silene elisabethae, Aquilegia einseleana, Minuartia austriaca, Horminum pyrenaicum mentre rododendri e botton d’oro continuano a vestire di colore il paesaggio floreale di questi pascoli d’alta quota.
Dopo un tratto in salita il sentiero corre alla base di paretine rocciose i cui anfratti ospitano, in agosto, splendide fioriture di Campanula raineri di un colore particolarmente intenso.
Nelle vicinanze, su un masso isolato, si può ammirare (fino a quando?) uno spettacolo unico e pressoché incredibile: circondato da coloratissimi ciuffetti di Campanula raineri e da alcuni capolini violacei di Erigeron alpinus fiorisce un “bouquet” di circa sessanta stelle alpine collocate in una piccola cavità della roccia.
E questa l’ultima meraviglia del “Sentiero dei Fiori”. Siamo ormai prossimi alla conclusione del nostro itinerario e il sentiero corre attraverso un piccolo pianoro popolato da alcune “alte erbe” come il Senecio cordatus le cui gialle corolle contrastano col blu intenso dei caratteristici fiori foggiati ad elmo dell’Aconitum napellus.
Si prosegue attraversando gli estremi lembi della Val d’Arera per giungere, dopo una breve salita tra rododendri, sassifraghe e veratri, a Capanna 2000 dove il “Sentiero dei Fiori” inizia e si conclude.

Tratto da: "Sentiero dei Fiori" di Claudio Brissoni

 

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Aggiornato il: 25 febbraio 2002