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La Speleologia in Italia

Negli ultimi anni la speleologia nazionale è riuscita a guadagnarsi una notevole stima a livello internazionale, l’ultimo presidente dell’U.I.S. (l’associazione mondiale degli speleologi) è stato un italiano.

Nelle tecniche di soccorso sotterraneo, nella formulazione delle teorie speleogenetiche (come si formano le grotte), nell’organizzazione di spedizioni esplorative internazionali e nella speleologia glaciale l’Italia è oggi considerata all’avanguardia.

La speleologia Lombarda, che vanta una tra le più antiche tradizioni in Italia, alcuni anni fa è riuscita ad ottenere a sorpresa anche un notevole exploit esplorativo-sportivo con l’abisso W le Donne (Grigna settentrionale), profondo ben 1.175 metri. Anche la provincia di Bergamo ospita numerose grotte, oltre 700 sono quelle finora catalogate, tra cui alcune di una certa profondità come il Buco del Castello (Roncobello, val Brembana), che scende per 428 metri e l’Abisso La Dolce Vita che ha un dislivello di 473 metri.

All’incirca duecento appassionati si dedicano, più o meno assiduamente, all’attività speleologica nelle montagne Orobiche, con sporadiche incursioni nelle grotte del resto del mondo. I gruppi speleologici ufficialmente attivi in provincia sono sei, però diverse vicende di varia natura causano ciclicamente alti e bassi sul volume delle attività svolte da alcuni di essi, arrivando a volte a complete paralisi pluriennali.

Fino a pochi anni fa c’era tra i  vari gruppi una esasperata tendenza alla competizione che talvolta faceva dimenticare il buon senso ai più litigiosi, attualmente si è invece instaurato un clima di amichevole collaborazione (premiato con fruttuosi scambi di esperienze e di conoscenze) che innesca sinergie tali da stimolare la crescita complessiva della speleologia bergamasca. Non a caso le ricerche del decennio in corso hanno fruttato una notevole serie di novità esplorative, con un ritmo paragonabile a quello degli anni in cui i pionieri della speleologia muovevano i primi passi in un territorio ancora vergine e tutto da indagare.

I gruppi maggiormente impegnati organizzano periodicamente corsi di introduzione finalizzati alla diffusione della pratica speleologica tra le persone interessate a tentare l’approccio col mondo sotterraneo. Durante tali corsi vengono impartite le lezioni teoriche e pratiche necessarie per potersi dedicare in modo consapevole e sicuro alla speleologia

 

 

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Aggiornato il: 24 febbraio 2002