Marmarole - 10/11 settembre 2005
Domenica 11 settembre. Al Col di Vallonga, nel cuore delle Marmarole, viene intitolato il Bivacco Tiziano Nuovo ai fratelli “Orso” e “Fagio” Toso, al secolo Plinio e Dino. Tra i fondatori del Gruppo Gransi del Cai di Venezia, Orso e Fagio sono stati per anni figure di punta dell’alpinismo veneziano.
Muranesi doc, passavno la settimana davanti al forno della vetreria dove lavoravano per partire il sabato sera verso le montagne. Due fratelli dal carattere diversissimo fra loro: il primo (l’Orso, ovviamente) burbero e borbottante, il Fagio invece espansivo e sempre sorridente. Mai si sono legati alla stessa corda nelle loro imprese alpinistiche perché “cussì gèra più difìssie che se fasessimo mal tuti do insieme e volevimo evitar de darghe un dopio dispiasser a nostra mama”. Vale la pena ricordare, una tra le tante ma molto significativa, la prima ascensione agli strapiombi nord del Campanile di Val Montanaia effettuata dall’Orso nel 1959 in compagnia di Giuseppe Faggian. Fagio, invece, fu sul punto di essere ammesso al Club Alpino Accademico, ma la carenza di vie di ghiaccio nel suo preziosissimo curriculum (le Occidentali erano al di là delle sue possibilità economiche e dei suoi impegni lavorativi) non gli permisero di ottenere questo riconoscimento.
Queste e molte altre notizie sui Fratelli Toso si possono trovare nel libro "GRANSI - storie d'alpinismo dai 100 anni del Cai Venezia" di Danilo Pianetti, pubblicato nel 1991 e reperibile presso la sede CAI di Venezia o tutti i rifugi della sezione.
L’intitolazione del Bivacco Toso è stata un’occasione per addentrarmi per la prima volta nel Gruppo delle Marmarole. Ed è stata una piacevolissima sorpresa. Anche se i percorsi sono particolarmente faticosi, i rifugi assenti, e l'acqua scarsa, l’ambiente ha conservato intatta tutta la sua bellezza, selvaggia e solitaria. E sfogliando i libri dei bivacchi, ci si accorge di quanto poche siano le persone che si sono avventurate per queste montagne, e ancor meno quelle che vi hanno pernottato. Un vero "hic sunt leones", come avrebbe detto Ettore Castiglioni, eppure così vicino alle Tre Cime, all'Antelao, al Cristallo ed a tante dolomiti illustri.
Partito dal Rifugio Baion, ho raggiunto il bivacco Toso/Tiziano attraverso il Jau della Tana. Al bivacco una allegra serata in compagnia dei Gransi e del ricordo di Orso e Fagio. Il mio assaggio alla Marmarole sarebbe dovuto finire qui. La mattina dopo, infatti sarebbero state previste le celebrazioni “ufficiali”. Ma il maltempo ci ha messo lo zampino e così a metà mattinata decidiamo con Leo e Giuseppe di allungare il ritorno a valle e traversare al bivacco Musatti. E così, tra una nuvola e l’altra, ho potuto gustare un altro pezzetto di questi luoghi.
E’ stato solo un veloce antipasto. E sono sceso a valle con una gran voglia di tornare. Ma non per una veloce traversata. Sono montagne da vivere con la dovuta lentezza, da traversare da un capo all’altro senza trascurare alcune delle innumerevoli cime accessibili ad un’escursionista esperto ed allenato.
(Andrea)
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