Andrea spala la neve e apre il rifugio. La vera sorpresa è all'interno: la nutella è dura come il diamante. Le crostate e il té caldo di Maurizio rimetterano in sesto il gruppo.
Ettore, Andrea e Maurizio partono per il rifugio Tissi. Il rifugio sta a quota 2.250 di fronte alla grande parete ovest del della Civetta. Ci vogliono due ore per giungere al rifugio Vazzoler, la prima tappa. Qui i nostri ritrovano un gruppetto di veneziani di mezza età piuttosto chiassosi. Li avevano incontrati due settimane prima al rifugio Boz, Dolomiti Bellunesi. I figli dei veneziani stavano per comprare casa, per sposarsi, bla bla bla....anche se a nessuno non gliene fregava niente. Dopo una pausa, riprendono a camminare verso il Tissi, che dista altre due ore. La neve è freschissima ed è alta. Il sentiero non si vede. Superata la forcella, una slavina in lontanza suggerisce di cambiare versante. I tre sventurati aprono con sforzi immani un nuovo percorso in mezzo al boschetto ed ai massi. La fatica è tanta, il sentiero non c'è e la neve non è battuta. C'è una prima ed unica vittima: la ciaspa destra di Maria Cristina, che ci rimette una vite col bullone. I veneziani, giù al Vazzoler, l'avevano profetizzato: "tohh!!! i gà e ciaspe del mato (il celebre rivenditore di Chies D'Alpago, noto a tutti i montanari, ndr); e xe spaca subito". Così i tre ciasp-sciisti arrivano al rifugio Tissi dopo quattro ore di salita, quando il sole è ormai scomparso. Il panorama è di una bellezza spaventosa: tonnellate di neve si accumulano sui dossi e la parete del Civetta è un'enorme barriera gelata. 150 centimetri di neve sbarrano l'accesso al bivacco invernale. Andrea spala la neve e apre il rifugio. La vera sorpresa è all'interno: la nutella è dura come il diamante. Le crostate e il té caldo di Maurizio rimetterano in sesto il gruppo.
Il percorso in sintesi: Capanna Trieste (1530 m.) - Rif. Vazzoler (1720 m. - Rif. Tissi (2250). Pernottamento. Rientro per il percorso dell'andata, evitando la zona boscosa. L'intento iniziale era fare la Transcivetta completa, ma i grossi accumuli di neve instabile tra il Tissi e il Rif. Coldai ci hanno costretto a cambiare programma.
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