ORSA
 

Tu, viso di languidi pianti d'argento
eri lì sola, che tremavi come un sole dipinto
d'azzurro. Ti ha preso, ti ha curato, ti ha amato
e dimmi, o giovane, pelliccia morbidissima di paure
azzannate, chiedi il perché
di un uomo crudele che ti lasciò
nel bel mezzo dello strato della strada
e ogni passante ti guardava ma non attaccavano
al tuo grandissimo viso.
Dimenticherai il passato di paure attaccate
alle tue grandi zampe che reagivano.
Ormai è finita, la felicità ti è arrivata
da sola: con una disperazione di cagna trattata
all'ultimo secondo.
Uno sbadiglio a piacere ti farà inaugurare
un cane molto speciale: Orsa.







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