La ballata del Cavalier del Tasso

Canto 5°

 

 [...]

"Sarai costo sociale per tre quarti...

Né ha senso che provi a ribellarti,

Per tal frangente, in cuore, non son solo:

I miei Prodi nemici non v'han dolo,

in tal punto abbïam stesso paiolo,

Che sarebbe la pentola del Sacro:

del "defensor fidei" ecco il simulacro!

Se l'episcopo parla, s’ubbidisce:

quando il tasso s'unisce con le bisce!!!

 

Ed è la biscia è 'l mio secondo stemma,

che ben allude al valor mio: la flemma,

quando son a petto ad un dilemma,

subito il risolvo, e lascio di salgemma

chi non credeva nella mia persona.

 

Per altre vie ogni cosa so far buona,

Ché la mente mia sempre ben ragiona

E ciò sa 'l mio scudiere ed il mio alfiere

Pure! Ma altri Fini io vo' far valere;

Dio mi parla, iö son süo coppiere:

Son maëstro assäi nel darla a bere!

 

Il mio sangue v'offro in sagrifizio,

Qual suggello del nostro sodalizio:

Vi do la vita, voi mi date il CUore,

E sentirete sol un po' bruciore:

La fiamma è bella, di passion ancella!

Et or mi fermo, mi manca la favella..."

 

Allor il cavalier d'arme e d'amori,

Un poco si ristette in sugli allori

A goder lodi degli ascoltatori,

Senza tema ancor de' contestatori

Che i seguaci suoi avean menato fuori,

e portando ad essi i dovuti onori:

Qualche colpetto, e non tanti dolori!

 

[Continua...]

 

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