La ballata del Cavalier del Tasso

Canto 6°

 

 [...]

Qualche colpo, ma non tanti dolori!

E pensò: "La mia coscienza è a posto,

Ché a nessuno il mio volere ho imposto;

Dei miei accoliti fu pura cortesia

E solo i maligni chiaman 'piaggeria'!!!"

 

Sorrise il cavalier, di quel sorriso

D'un ver che mente al vero di preciso...

Qual Gioconda d'enigmi una sfinge,

che dice il giusto anche quando finge!...

 

Riso d'alma che gela il cor agli empi,

Di magnanimità fulgidi esempi:

"Guarda, popol mïo, come risolsi

La güerra, che pacifisti bolsi

Non volean pugnar a fianco dell'amico,

Di sangue vero e di valor antico...

Ben si nasconde nel Cespuglio il Tasso,

per cercar frescura a infido salasso

che oprano in ombra biechi disfattisti,

crëature difformi infami e tristi!

 

Il Paese del Sultan non è affrancato

Dall'indegno flagello deprecato

Del terrore e dell'arme depurato

Come fosse un bambino ben lavato?

In fondo è a malapena diroccato...

Pel turismo è una manna mica male:

Fosse in me, che ho naso culturale,

Spaccerei tutto per babilonese

All'usato turista giapponese!"

 

 

[Continua...]

 

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