Guy de Maupassant

L'autore

Il Realismo

Come termine relativo alle vicende storiche delle pratiche artistiche e letterarie, Realismo designa non delle scuole o gruppi, ma un movimento, un atteggiamento particolarmente diffuso in Francia e in Europa a partire dagli anni attorno al 1855, connesso con una serie di fatti politico-sociali (le rivoluzioni democratiche del 1848, il decollo industriale, l'affacciarsi alla storia del proletariato), con lo sviluppo di alcuni "generi" figurativi o letterari (il quadro di ambiente, il romanzo, il dramma borghese).

Il termine Realismo, fra i più controversi e sfaccettati del vocabolario critico, deriva dalla tradizione filosofica e in particolare dalle riflessioni sulla conoscenza. È curioso che questo termine, che oggi colleghiamo con la realtà materiale, fosse in epoca medievale applicato alla dottrina scolastica degli "universali", secondo la quale le idee e i concetti hanno un'esistenza reale, indipendentemente dagli oggetti particolari a cui si riferiscono. (Questa dottrina si contrapponeva al "concettualismo", secondo cui gli universali esistono solo nella mente dell'uomo, e al "nominalismo", secondo cui non esistono affatto, sono solo dei nomi). Solo nel Settecento il termine Realismo ha assunto il significato che è ancor oggi diffuso nel senso comune (anche se è stato a volte messo in discussione in sede filosofica), e cioè quello di un atteggiamento conoscitivo, che attribuisce alle cose un'esistenza esterna, fisica e indipendente dalla mente umana.

A questa concezione si riallacciano tutte quelle teorie dell'arte e della letteratura che, pur diverse fra loro nella definizione che danno di realtà, concepiscono tutte la realtà come qualcosa di diverso, di esterno e di anteriore al testo artistico o letterario, qualcosa che in quel testo viene rappresentato o rispecchiato.

Il Naturalismo

II termine Naturalismo, strettamente collegato con quello di Realismo e a volte confuso con esso, altre volte usato per indicarne la fase più matura ed estrema, deriva dalla filosofia e dalla scienza naturale piuttosto che dalla filosofia della conoscenza, si riferisce non tanto a uno scopo quanto a un metodo per rappresentare il reale.

Derivato anch'esso da una lunga tradizione filosofica (quella del naturalismo e del materialismo, da Epicuro a d'Holbach), questo termine sviluppò un'ampia gamma di significati nell'Ottocento, a seguito del grande incremento delle scienze naturali e della forte tendenza a trasferirne contenuti e metodi nelle scienze umane. Un uso particolare il termine lo aveva nelle arti figurative, dove già dal Settecento era detto pittore naturalista colui che non rappresentava soggetti storico-mitologici o allegorici, ma cercava di imitare fedelmente sulla tela le forme reali della natura.

Lo scrittore che importò il termine nella critica letteraria fu Emile Zola, nella prefazione alla seconda edizione del suo romanzo Théièse Raquin (1867). Per iniziativa soprattutto di Zola, il termine venne a indicare una vera e propria scuola di scrittori, che si riunivano presso di lui e venivano chiamati "il gruppo di Médan" (fra di essi: Paul Alexis, Joris-Karl Huysmans, Guy de Maupassant). Il genere privilegiato di espressione era, per questi scrittori, il romanzo, che Zola definì, efficacemente, "romanzo sperimentale". Essi, portando la poetica realista all'estremo, sceglievano come soggetto dei loro romanzi la vita quotidiana, davano grande importanza al fattore ereditario e al condizionamento ambientale nella formazione del carattere, si ponevano di fronte ai loro soggetti con l'atteggiamento "di un medico, di uno scienziato, di uno storico" (Edmond de Goncourt).

Il movimento naturalista ebbe largo sviluppo in Europa negli ultimi decenni dell'Ottocento e nei primi del Novecento, creando vere e proprie scuole, o influenzando scrittori in Germania, in Inghilterra, negli Stati Uniti. In Italia il movimento corrispondente al Naturalismo francese e tedesco venne chiamato, dai suoi promotori (Luigi Capuana e Giovanni Verga), nelle prefazioni ai romanzi e nelle violente polemiche che lo circondarono, Verismo.