Istruzione programmata










Per estensione applicativa, per rigore e per impostazione questa area occupa un posto a sé. Si caratterizza infatti per l'esplicito riferimento ad una teoria scientifica dell'apprendimento, ad una organizzazione sequenziale altamente formalizzata e strutturata dei percorsi di formazione, per l'accorta organizzazione di rinforzi e di rimandi nelle procedure di valutazione formativa che adotta. Essa dunque riesce a operazionalizzare in un processo "istruzionale" un apprendimento all'incrocio tra la trasmissione di informazioni ben strutturate e mirate e il condizionamento ad apprendere perseguito sia attraverso la particolare organizzazione del courseware, sia attraverso particolari tecniche di trattamento delle fasi di valutazione, di analisi e di sintesi del percorso formativo. Il percorso viene scadenzato in una sequenza di unità di informazione/apprendimento, ciascuna delle quali mira a valutare il raggiungimento individualizzato da parte dell'allievo degli obiettivi prefissati. La risposta e il controllo della stessa, in caso positivo consentono di proseguire nel percorso formativo, in caso negativo si richiede apprendimento. E questo viene perseguito attraverso l'offerta e la fruizione di rinforzi progressivi e sequenziale, per micro-unità di sapere rispetto ad un oggetto la cui completa conoscenza è garantita dal compimento dell'intero percorso. Il percorso programmato può essere di tipo lineare(con evidente riferimento alla metodologia skinneriana) ovvero ramificato(secondo il percorso proposto dal Crowder) o infine "criteriale" (secondo il modello proposto dal Mager). Il modello risulta poi essere ulteriormente perfezionabile ed efficace soprattutto in percorsi di auto-istruzione, e in relazione all'apprendimento di tecniche o di metodologie formative che siano tarate all'acquisizione di performances determinate negli utenti, ovvero all'apprendimento di standard istruzionali o conoscitivi da parte di utenze con livelli di ingresso o con prerequisiti assai scadenti. La versione informatizzata dell'istruzione programmata, a cui non casualmente ha arriso una incredibile fortuna di mercato, ha il pregio di esplicitare il fatto che il carattere tecnologico/procedurale della progettazione didattica è identico a quello della programmazione strutturata in ambiente informatico. Nonostante le numerose critiche di principio e di metodo che vengono rivolte ai programmi in istruzione programmata, va detto che un intervento formativo che se ne avvalga nelle prime fasi del suo percorso si avvantaggia notevolmente del fatto che l'I.P. consente agli utenti e ai formatori di determinare basi concettuali, lessicali e metodologiche uniformi, perché prescrittive; e soprattutto consente agli utenti di entrare in una dimensione " fabbrile" del processo formativo cui partecipano. L'errore più grosso è forse quello di chiedere troppo all'istruzione programmata o di utilizzarla in contesti e per utenze o per commesse che richiedono altri tipi di approcci. ( U.M)






I
Home Page Sintesi Percorsi