Metacognizione











Consapevolezza e controllo che l'individuo ha dei propri processi cognitivi (vedi Cognizione) e dei prodotti ad essi connessi (Flavell, 1976: 232). La consapevolezza rinvia a ciò che il soggetto sa delle proprie attività e procedure di apprendimento (vedi Riflessività e, anche, Io penso). Il controllo riguarda i processi di intervento - durante l'apprendimento - per scegliere la strategia più efficace ed efficiente nell'esecuzione di un compito, per monitorarne in itinere l'applicazione, per verificare se e come il compito è terminato, per modificare o sostituire la strategia stessa qualora essa si dimostrasse inadatta. Flavell (1981) costruisce un abbozzo di tassonomia (vedi Tassonomia) delle funzioni metacognitive e le distingue in due campi: quelle afferenti alla sensibilità metacognitiva e quelle relative alla conoscenza dei fattori che presiedono alle prestazioni. Il primo campo designa le capacità di intuito e di comprensione relative al quando e al come ci si ritiene capaci di esplicare determinati atti performativo/intenzionali (operazioni di ricordo, comprensione, spiegazione, argomentazione, comando, divieto).Il secondo riguarda la padronanza da parte del soggetto delle variabili cognitivo/informazionali che possono influenzare o influenzano di fatto la prestazione individuale. A loro volta, tali variabili vengono distinte in tre tipi:
a) variabili relative alla persona: riguardano tutto ciò di cui si diventa consapevoli rispetto a se stessi o agli altri nella interazione cognitiva (si ricordano più i nomi che i visi, non si ricorda un numero telefonico se non lo si scrive, si diffida di chi dichiara di memorizzare indirizzi e recapiti telefonici senza altro ausilio, ecc.);
b) variabili relative al compito: concernono la conoscenza differenziale del quoziente di difficoltà connesso ai compiti più difficili da risolvere (si ricordano meglio i testi a più basso livello di organizzazione semantica interna);
c) variabili relative alla strategia: includono sia la conoscenza delle operazioni o procedure o azioni che si possono attivare per correggere o amplificare o consolidare una determinata strategia cognitivo/conoscitiva, sia per garantirle il successo auspicato; evitare, ad esempio, di leggere l'introduzione di un volume ovvero esaminare un testo annotando strada facendo le parole chiave e memorizzandole o ancora esaminare una sequenza di testi cercandovi consapevolmente solo quanto di inedito c'è rispetto a ciò che si sa e che ha spinto la motivazione originaria a leggerlo o usarlo [U.M. e U.M.].






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