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Crolla o non crolla... certamente crollerà Brani tratti dalla relazione tecnica sullo "Stato di conservazione, stabilità e pronto intervento a tutela del complesso monumentale di S. Antonio abate in Grottole (MT)". Relazione redatta dal geometra Carlo De Angelis il 20.07.2001 su commissione del parroco D.Vincenzo Di Lecce ed inviata, con richiesta di immediato intervento, alla Soprintendenza ai BB. AA. di Matera, al Sindaco del Comune di Grottole, allArcivescovo di Matera-Irsina, al Prefetto della Provincia di Matera, al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Matera.
1- PREMESSA Per incarico ricevuto da Don Vincenzo DI LECCE, parroco della Parrocchia
dei Santi Luca e Giuliano di Grottole, provincia di Matera, di verificare lo stato di
conservazione, la stabilità ed il pronto intervento a tutela del complesso monumentale
"Santuario di S. Antonio Abate" in Grottole; io sottoscritto geometra Carlo DE
ANGELIS, munito di macchina fotografica e con al seguito alcuni volontari, ha eseguito nei
giorni scorsi numerosi sopralluoghi al predetto santuario.
2- NOZIONI STORICHE Prima di procedere a periziare limmobile, è doveroso accennare alla
sua storia. "Il santuario di S. Antonio di Grottole, venne eretto poco tempo dopo la Badia di Napoli, dalla Regina Giovanna Prima, nell'anno 1371, dove successivamente venne annesso lospedale per la cura dei lebbrosi e per il morbo, detto fuoco di Sant' Antonio. Questa contagiosa malattia, si propagò per tutto il Regno di Napoli e venne guarita e distrutta per opera di alcuni benemeriti frati Tappisti monaci Viennesi dell Ordine Tau. Dal 1385 fino al 1860, il santuario fu alle dipendenze di un nuovo ordine, detto Ordine Costantiniano, anche se la nomina dei Rettori, veniva fatta sempre con lassenso Regio, su proposta della Curia Ecclesiastica Da un documento del 1742, conservato nel grande Archivio di Stato di Napoli si rileva che il monumento si erge sul piano di un monte, dove tutt'oggi, si raduna il popolo in tempo di festività, dista a pochi chilometri dai ruderi dell abitato di Altogianni e a chilometri 14 circa da Grottole. Oltre alla Chiesa, la sagrestia ed il cappellone, in adiacenza vi sono i locali annessi che era la vecchia Chiesa con focagna e abitazione, dove alloggiavano i custodi del santuario detto fratocchi. Al piano di sopra, accessibile mediante una gradinata esterna, vi sono altri locali adibiti a depositi. Nella chiesa vi sono due altari, uno nella navata principale e laltro nel cappellone. L altare maggiore, rivestito con lastre di pie fra, accoglie in una nicchia la statua di Sant'Antonio Abate, le altre due nicchie poste ai lati del presbiterio, accolgono le statue antiche di S. Biagio e S. Vito con due cornocopii di puttini. Per secoli il santuario è stato meta di pellegrinaggio per i fedeli che avevano infezioni della pelle o delle vie respiratorie." Tutt'oggi, il santuario viene frequentato in massa dai fedeli dei comuni
limitrofi e non, tradizionalmente, due volte lanno, in occasione della festa
liturgica di SantAntonio Abate e per la festa popolare che si svolge in onore del
Santo.
3- STATO ATTUALE: caratteri costruttivi e dissesti Lo stato attuale del complesso monumentale viene evidenziato nella
documentazione fotografica allegata alla presente. Per quanto concerne le caratteristiche costruttive, le indagini, hanno evidenziato che le murature verticali risultano realizzate con pietrame irregolare e scaglie con frammenti di laterizi interposti, mentre gli orizzontamenti sono costituiti da volte in mattoncini posti a coltello e le coperture a falde con embrici. Allo stato attuale, il monumento, risulta compromesso in tutta la sua
struttura, soprattutto i locali annessi, dove alloggiavano i custodi., in sinistra
rispetto alla Chiesa.
4- INTERVENTI IMMEDIATI Lintervento immediato da seguire è quello di apporre a sostegno
delle strutture più danneggiate, precisamente lala in sx dei locali annessi, delle
puntellature costituite da tubi e giunti, con lapporto di tavoloni, in modo tale da
imbracare le murature verticali e sostenere le volte con lo stesso criterio applicandoli
dallinterno.
5- CONCLUSIONI Il santuario, come sopra relazionato, precisamente lala sx dei locali annessi, potrebbe essere soggetto da un momento allaltro a crollo per "collasso strutturale", trascinando anche le strutture adiacenti, tra cui la Chiesa, pertanto, si consiglia, prendere tutte le precauzioni del caso, senza scartarne alcuno, affinché si possa intervenire nel più breve tempo possibile, ed eliminare in questo modo limmediato pericolo a cui sono sottoposti sia il santuario che tutte le persone che continuano a frequentarlo. |
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