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Pescopagano visto da me Testo di Giovanna Testa
Pescopagano: questo nome, su qualsiasi enciclopedia, viene liquidato con poche righe, dove a stento troviamo la sua altitudine, l’economia e di che regione fa parte…. Si certo…..non è che Pescopagano sia proprio una meta turistica per eccellenza, non ha alberghi a cinque stelle di quelli con il bagno in camera e i cioccolatini sul comodino... ma spesso i luoghi non li giudichiamo secondo i parametri razionalmente più scontati, ma secondo criteri tutti nostri, oserei dire “emotivi”. E io di certo uso il secondo metro di giudizio, che più gli rende giustizia; i paesaggi di Pescopagano sono così belli, senza alcuna pretesa di finire tra le foto dei depliant turistici, la sua aria fresca e rarefatta, leggera e impalpabile invita a sonnecchiare all’aperto, le sue strade familiari e note suscitano il desiderio di esplorarle nei minimi angoli, quasi come se si fosse alla ricerca di qualcosa, un qualcosa che si riscopre in ogni cosa, anche in quella apparentemente più trascurabile; è vero che ci vuole poco, molto poco, per vedere tutta Pescopagano, vista la sua ridotta estenzione, ma non per questo è poco piacevole visitarlo, vedere la sua piazza, i suoi vicoli, magari le vecchiette che cuciono davanti la porta (ma più che altro spettegolano, diciamoci la verità). Ma Pescopagano non è certo l’unico luogo della Basilicata che merita di essere visitato, perché in fondo ogni piccolo paese lucano, anche il più dimenticato, ha le sue tradizioni. Ebbene, devo dire che non ho sempre amato Pescopagano, ma le cose cambiano, e ora ci ritorno felice di camminare sicura per quegli angusti vicoli, felice di non incrociare gente ad ogni angolo, felice addirittura di sentirmi smarrita, sebbene le sue strade mi siano così familiari e consuete... |
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