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Tante sono le leggende legate all'Altopiano e al
Santuario di S. Antonio abate di Grottole, sono storie che parlano di "Monacelli", briganti,
diavoli e Santi che abbiamo raccolto dalla voce dei vecchi devoti.
Una di queste da fa risalire ad un evento miracoloso la fondazione
del Santuario.
Infatti vuole la leggenda che un pastore, mentre pascolava il suo gregge sull'altopiano,
incontrasse, sul limitare del pianoro, un vecchio dalla barba bianca e dal nodoso bastone.
"Io sono S. Antonio abate!" gli disse il vecchio e indicandogli col
bastone un punto sull'altopiano, aggiunse "Costruiscimi una cappella e
finché resterà in piedi, i paesi a me devoti non scompariranno, perché io veglierò su
di loro".
E detto questo, sparì.
Il pastore, pieno di stupore e di devozione, riferì subito l'accaduto nei vari paesi e
con l'aiuto degli abitanti di Grottole, Grassano, Ferrandina, Salandra, Pomarico e
Miglionico, temendo l'ira del Santo, edificò il Santuario sull'altopiano.
Lo so, è solo una leggenda eppure, guardando le profonde crepe che
si allargano sui muri del Santuario, che ormai rischia di crollare, non posso fare a meno
di pensare alle gravi difficoltà che stanno attraversando quei paesi che secondo la
leggenda edificarono il santuario.
Comunità che, attanagliate da disoccupazione,
emigrazione e spopolamento, oggi rischiano seriamente di scomparire per mancanza di
abitanti.
Lo so, è solo una leggenda è solo una leggenda ma, purtroppo, mai
leggenda è stata più reale di questa.
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Il
Santuario e l'ambiente
naturale circostante
Il Santuario di
Sant'Antonio abate
o "Sant'Antuono" di Grottole |