Intervista a 

CRISTINA DONA'

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Roma, 24 aprile 2003 

Abbiamo intervistato CRISTINA DONA', une delle voci più particolari ed interessanti degli ultimi anni, prima del suo concerto a Roma al "Circolo degli Artisti". La Donà ha pubblicato, dopo 3 anni di silenzio, il cd "DOVE SEI TU", prodotto da Davey Ray Moor dei Cousteau, contenente il singolo "Nel mio giardino".

L'intervista:

"Tregua" (1997), "Nido" (1999), "Dove sei tu" (2003): qual'è il filo conduttore dei tuoi tre album?

Credo 'Cristina Donà', perché ho sempre cercato di fare cose diverse da quelle che ho fatto in precedenza. Non credo si possa saltare 'di palo in frasca' ma questo mestiere può esistere solo se si ha la possibilità di cambiare e di trovare cose nuove. Il filo conduttore è 'me stessa': sono io che ho scritto i brani, è qualcosa della mia vita e di quelli che mi circondano, che entra a far parte degli album.

 

"Dove sei tu", quindi, chiude una trilogia o apre un nuovo capitolo?

Sicuramente apre un nuovo capitolo: ogni album ha aperto un nuovo capitolo. I primi due sono stati prodotti da Manuel Agnelli (Afterhours, ndr), quindi hanno una caratterizzazione di produzione molto simile, anche se hanno dei brani diversi. "Dove sei tu" non è prodotto da Manuel e forse è l'inizio di qualcos'altro che probabilmente sarà ancora diverso da questo album.

 

"Invisibile" è una delle tracce più emozionanti del cd: com'è nata?

E' nata con l'idea di parlare di questa sensazione che si ha quando ci sono due componenti forti che ti fanno sentire invisibile, che sono la paura o l'impossibilità di esprimere qualcosa che tu vuoi dire (a livello sentimentale) e un interlocutore che non ha voglia di ascoltarti o che fa finta di non capire che gli vuoi dire qualcosa. Volevo parlare di questa sensazione molto forte, ma che ti neutralizza: una sorta di tuo doppione che è invisibile. E' uno dei brani che è nato più spontaneamente.

 

L'idea del video "Nel mio giardino"?

E' venuta a Domenico Liggeri, che è il regista, al quale avevo chiesto un progetto, tenendo conto che volevo che ci fosse un po' di ironia... Poi sono arrivate altre proposte e ho scelto la sua. L'idea della partita di calcio al femminile, dove partecipa anche l'attuale moglie di Ronaldo (che ringrazio) e le altre idee del video, vanno un po' fuori dai video standard.

 

La partecipazione di Samuel dei Subsonica al remix di "Triathlon"?

In realtà è una collaborazione che nasce da anni di desiderio di fare una collaborazione coni i Subsonica e con Max Casacci, che io conosco da tanto tempo perché siamo della stessa etichetta. Quando è nata "Triathlon" ho pensato subito a Max, mi sembrava molto adatta, anche se alla fine qualunque canzone sarebbe stata adatta! Lui ci ha lavorato con Ale Bavo, un musicista dei Sushi che sta lavorando a Casasonica, con Condomix e poi sono stata onorata della presenza della voce di Samuel, che dà forza e senso al remix. Remix che, ironia, riporta il pezzo più su una matrice rock che su una matrice puramente 'Subsonica'.

 

Qualcuno ha scritto che la musica italiana al femminile può gioire, grazie al trittico Carmen Consoli-Cristina Donà-Lara Martelli. Cosa ne pensi?

Secondo me ci sono altre artiste come Ginevra Di Marco... C'è Lalli, molto brava... La Consoli è la più famosa e merita il successo che ha, soprattutto per come si presenta dal vivo. Non amo tutti i suoi lavori, ma ha creato una possibilità di immagine femminile che prima in Italia non c'era: la cantautrice che fa dei testi molto particolari, con delle metriche diverse. Lara Martelli, sono curiosa di ascoltare il suo album: ne parlano tutti bene. Ho sentito un brano in una compilation, che mi è piaciuto abbastanza; poi un bel po' di esperienza ce l'ha anche lei.

 

Fai parte della giuria del "Premio Città di Recanati", insieme ad altri grandi nomi della musica italiana. Chi ti ha colpito dei giovani in gara?

Mi piace Maria Laura Tessarin, che apre la compilation, e che è originaria della mia stessa zona, il Veneto. Mi ha colpito Bianca... Le donne, insomma. Non sono femminista, anzi, ma mi hanno colpito le donne. Anche Claudia Fofi e i Quarta Parete, che hanno fatto un bel video.

 

Come hai vissuto il viaggio coast-to-coast con Michele Monina, raccontato nel libro "God Less America"?

Non l'ho vissuto benissimo, non in modo rilassato, anche per i problemi che ci sono stati tra me e Michele. Il libro è poi raccontato in maniera un po' buffa...ma probabilmente se l'avessi scritto io sarebbe stato noiosissimo. Voglio molto bene a Michele: siamo diventati molto amici nell'anno precedente e questa amicizia ha avuto il suo apice in questo viaggio. Gli statunitensi sono molto cordiali e gentili, ma questo guardarsi intorno e non capire se è un film o la realtà ha contribuito a rendere non facili le cose. Adesso ricordo il viaggio come una cosa divertente! Ho rivisto da poco Michele, che è una delle persone più simpatiche che conosca, ed è anche molto intelligente. Lui ha raccontato la 'sua' America.

 

Vuoi aggiungere qualcosa?

Quando si parla di lavori fatti da solisti, non si parla quasi mai del gruppo. Voglio quindi ringraziare i musicisti che suonano con me e poi Davey che ha fatto un ottimo lavoro di produzione.

26/04/2003 Ilario Pisanu

 

Ringrazio Cristina Donà, Paolo Cantù, Giulia e Chicca della Mescal, lo staff del "Circolo degli Artisti" di Roma.

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Il cd

"Dove sei tu"

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