L'INTERVISTA DEL GIORNO

MISTER X

(Terza parte)

Maceratesi ha appena terminato la sua accesa conversazione al cellulare e sta per introdursi nervosamente nel ristorante. Il segreto di Mister X sembra destinato a sciogliersi come neve al sole ma proprio nel momento in cui  io e il mio anonimo interlocutore stiamo per essere “tanati”  dal Mister veniamo salvati in extremis dall’arrivo di Leo Viscomi che richiama altrove l’attenzione dell’incavolatissimo allenatore. I due hanno qualcosa d'importante da dirsi e si allontanano  conversando verso la segreteria del Circolo. Mister X neanche immagina quanto sia successo alle sue spalle e quando, scampato il pericolo, torno a guardarlo negli occhi mi rendo conto che mi sta parlando di Nicola Cirillo. Cirillino è la gioia e la dannazione di Mister Maceratesi- racconta scuotendo il capo il mio anonimo intervistato. In questa prima stagione in serie B il suo rendimento è ancora terribilmente alterno e con estrema facilità passa da una partita strepitosa  ad una prestazione decisamente incolore. Deve ancora migliorare molto ma dobbiamo riconoscere che atleticamente è già un fenomeno. Sul mio computer ho archiviato tutti i ragguagli cronometrici della preparazione e devo riconoscere che i suoi tempi sono assolutamente straordinari. Vista dal campo che effetto fa la sua velocità? Nicola è una saetta, un vero intercity che quando ti sfreccia vicino non capisci mai da dove possa essere arrivato. Se penso al brutto incidente che ha subito la sua gamba destra mi viene spontaneo pensare a lui con grande ammirazione. Solamente una grande forza di volontà  poteva aiutarlo a tornare esplosivo, resistente e veloce come prima e il suo impegno merita un esplicito apprezzamento. Spesso, durante gli allenamenti, si sentono le sue scaramucce verbali con il Mister come vanno interpretate ? Il loro è un rapporto odio-amore e talvolta sfocia in qualche eccesso ma come ben sai spesso questi presupposti stanno alla base delle intese professionali più sincere e durature. Malgrado tutto, a mio parere, i due si stimano ed apprezzano reciprocamente. Su questo aspetto mi trovi perfettamente concorde. Qual è il gesto tecnico migliore che Nicola Cirillo ha mostrato ai  suoi nuovi tifosi della Lazio calcetto ? Non è facile scegliere visto che si concede parecchi "numeri" ma il gol realizzato contro il Velletri è stato semplicemente straordinario. Una fiondata di sinistro incrociata sul palo apposto che Nicola ha scoccato da posizione defilata dopo una fuga arrembante verso la porta avversaria. Se non ricordo male quella perla di gol fece seguito ad un errore inguardabile che costò un gol alla squadra di Maceratesi ? Quella volta Cirillo è praticamente "svenuto" sul pallone lasciandolo "infiocchettato" sui piedi di un avversario che non si è fatto pregare due volte per infilare il povero Di Matteo. Mica gli avrà sparato alle spalle Filippo Barberini con la sua famosissima doppietta? Non scherzare, Cirillino è così gioie immense e dolori intollerabili anche se poi bisogna riconoscere  che sono quelli come lui che, quando vogliono, fanno bello il gioco del calcetto. Sul treno della Lazio è salito in corsa Giovanni di Matteo, raccontami di Lui. E’ l’acquisto che ci voleva. Giovanni è un portiere di consolidata esperienza che non ha mai  fatto rimpiangere il trasferimento altrove di Luciano Perilli. Maceratesi  lo conosceva bene e  pur di prenderlo a bordo del suo convoglio avrebbe fatto di tutto e di più.  Altro che salire in corsa. Giovanni non è nuovo dell’ambiente anzi potremmo definirlo come una vecchia conoscenza della Selcetta vero? Verissimo, già dalla scorsa stagione, quando giocava a Viterbo, per problemi legati allo studio veniva spesso  ad allenarsi con quelli della Lazio. Devo riconoscere che  il suo acquisto ha dato spessore a tutto il reparto difensivo. Di Matteo  mi sembra particolarmente disponibile a trasferire la sua esperienza sui più giovani vero? Proprio così e  questa è l’ennesima nota di merito per il nostro numero uno grazie al quale Ferretti e Russo, ancora giovani ed inesperti,  hanno trovato il modo di poter migliorare con criterio. La sua parata più bella ?  Al Sabato   ne fa sempre tante ma il rigore parato contro il Ceccano gli vale una sicura nota di merito. Procedendo la nostra rassegna dei giocatori  in ordine alfabetico siamo arrivati al turno del Mitico Massimo Ferretti alias “Bombolaro”, cosa diciamo di Lui ? Intanto comincerei a definirlo un grande. Grande per l’impegno profuso, grande per la dedizione ai colori biancocelesti ma soprattutto grande nel saper affrontare il ruolo di primo portiere nella  fase iniziale del campionato pur essendo alla sua prima esperienza nel calcetto di alto livello. Massimo non si è mai tirato indietro di fronte alle responsabilità che gli ha conferito Maceratesi e con grandi prestazioni ha contribuito a far raccogliere alla Lazio punti importantissimi. Non ti sembra leggermente grande soprattutto per la povera bilancia che deve prendergli il peso ? Su questo non ci sono dubbi ma lui continua ad allenarsi "incartato" come una caramella e racconta in giro che  un giorno diventerà magro come Leo Viscomi.  Sicuramente Frosinone è stata la sua giornata Più brutta, cosa pensi possa aver provato dopo quella partita così spietata e difficile ? Frosinone è la nostra bestia nera da anni. Quel campo così piccolo è veramente antipatico da interpretare e ci abbiamo sempre rimediato losche figure. Massimo quel giorno ha pagato il prezzo più alto ma devo riconoscere che nessuno di noi è stato in grado di aiutarlo. Non credi che certe prove aiutino a maturare ? Senza dubbio è così. Maceratesi ce lo ripete sempre: -solamente chi cade impara a rialzarsi !! e a Frosinone  Ferretti ha messo da parte una bella dose di esperienza da rivendersi in un prossimo futuro. Sono le sei e trentacinque, il Mister è scomparso dall'orizzonte ma l'ora dell' allenamento ormai è vicinissima. Devo assolutamente fare in fretta se voglio riuscire a chiudere questa benedetta intervista. Forza Mister X continuiamo con Maurizio Lattanzi...............(Fine terza parte) 

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