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XXI
Fiaccolata della Seima
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Seima;
Pignarul
L'antica festa pagana dell'accensione dei fuochi epifanici
giunge a noi dalla tradizione celtica.
La purificazione per mezzo delle fiamme stava a significare la rinascita
a nuova vita, l'ingraziamento al dio agreste per ottenere messi abbondanti
e la fertilità per la terra e per le donne della tribù.
Fin dall'antichità, inoltre, il fuoco veniva utilizzato dai pastori
per purificare il bestiame che era incitato a passare attraverso le
fiamme affinché fosse protetto dagli influssi maligni delle fate
e degli spiriti del bosco, sempre particolarmente attivi in quel periodo
dell'anno.
Il rito, che in origine, avveniva in occasione del solstizio di primavera,
con l'influenza del Cristianesimo, viene posticipato e va a coincidere
con quello dell'Epifania ma mantiene comunque il legame con le credenze
agresti che indicano gennaio come il mese in cui inizia il risveglio
della natura. Da questo momento il significato di rinascita legato al
fuoco va a coincidere con quello della nascita di Gesù e da qui
i due riti giungono fino a noi uniti nella forma che conosciamo.
Il termine Epifania deriva dal greco e significa "manifestazione
di Dio". Nella tradizione Cristiana, indica la festa che rievoca
la visita dei Re Magi al bambino Gesù nella notte tra il 5 e
il 6 gennaio.
La festa dell'Epifania risale agli anni 120 - 140 d.C.
quando, nell'Oriente Cristiano, si è cominciato a commemorare
il battesimo del Signore.
In realtà oggi, sia in Oriente che in Occidente, l'Epifania ha
assunto il carattere di una solennità ideologica trascendente
dai singoli episodi storici: si celebra la manifestazione di Dio agli
uomini nel suo Figlio, cioè la prima fase della redenzione.
Nella tradizione popolare la befana incontra i Re Magi nel loro cammino
verso Betlemme. Smarriti, essi si fermano all'uscio della sua dimora
per chiedere indicazioni sulla strada da percorrere ma la donna non
sa dare loro nessuna indicazione. I Re Magi propongono alla vecchietta
di unirsi a loro, ma lei rifiuta perché ha molto lavoro da sbrigare.
Dopo che i tre Re se ne sono andati, la donna comprende l'importanza
della loro missione e decide di andare a rendere omaggio al Bambino
Gesù. Non essendo in grado di raggiungere i Re Magi, ella ferma
ogni bambino per dargli un regalo nella speranza che questo sia Gesù.
Così ogni anno, la sera dell' Epifania lei si mette alla ricerca
di Gesù e si ferma in ogni casa dove c'è un bambino per
lasciare un regalo, se è stato buono, o del carbone, se invece
ha fatto il cattivo.
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