Panella 26-02-2002 - Che cosa sta succedendo a Betlemme? Nella cittadina che a detta di Ostili si trova in un luogo indefinito che vaga tra la Grecia, la Jugoslavia e l'Africa c'è un'aria irrespirabile! Nonostante le ripetute vittorie ottenute dalla compagine di Mattei e Tosone i tifosi contestano e i giocatori migrano verso la più ricca e blasonata Nazareth. Si tratta di un vero e proprio esodo che sta costringendo Mattei di volta in volta a pescare giocatori in altri campionati per riuscire ad arrivare alla quota sindacale di cinque elementi da far scendere in campo.
Addirittura anche il veterano Pitone in settimana ha lasciato il Real per raggiungere in ritiro Crudele & Co., infatti, nella serata di Martedì il serpente è sceso in campo contro la sua ex squadra così come Urbano che ormai da diverse settimane prende in consegna Di Stefano solo nelle partitelle di allenamento.
Nei campi di allenamento, disertati ormai anche dai tifosi, i giocatori agli ordini di mister Arafat si contano sulle dita di una mano (pollice, alluce ecc...) ed oramai sono rimasti solo il mascionaro Puccio ed il S.Sistese Tosone a potersi vantare di essere i campioni in carica della manifestazione natalizia.
Situazione terribile dunque dalle parti di Mascioni con il "re dei nani" che si riscopre portiere, convoca i tre esordienti Ciucci, Ale.Moro e D'Angelo e rispolvera Antonello Moro nel ruolo di esterno destro.
Dalle parti di Marana invece manca solo Ostili e Crudele può anche permettersi di fare il turn-over schierando sulle fasce pitone e Urbano, Di Stefano unica punta ed in porta il grande Mario Lepidi.
Contrariamente alle premesse la partita alla quale abbiamo assistito è stata equilibrata ed avvincente e non ha lesinato emozioni fino all'ultimo minuto. Gli esordienti di Mattei si sono ben comportati e la sorpresa più lieta tra questi è stata quella offertaci dal giovane Alessandro Moro che dimostra a tutti di possedere un DNA parente di quello del fratello maggiore Roberto, grande campione ex Oratoriana.
L'esuberanza delle giovani leve di cui sopra inizialmente stava prendendo il sopravvento sull'esperienza dei veterani di casa Crudele che subivano e non riuscivano a recuperare lo svantaggio grazie ad una buona compattezza degli avversari ben comandati da Mattei e Ciucci e pimpanti in avanti col duo Ale. Moro - D'Angelo assistito a corrente alternata da Ant. Moro, preoccupato più che altro di contenere Pitone.
Dopo una prima fase iniziale, però, gli uomini dell'Atletico cominciavano a prendere le misure con Urbano che saliva in cattedra grazie anche allo sfinente lavoro di Pitone e Di Stefano atto a creare crepe nel muro Betlemmino chiamato Ciucci, robustissimo ma forse poco mobile. Mattei capiva che per i suoi la situazione non era delle più rosee, quindi cominciava ad affidarsi a lanci lunghi con l'obiettivo di saltare il centrocampo avversario. La tattica all'inglese attuata dal portierino toglieva d'impaccio Ciucci, che non è molto preposto alla costruzione del gioco, ma si rivelava troppo prevedibile, visto che Mattei non è Totti e spesso i suoi rilanci finivano tra le braccia di Panella.
Tant'è che Urbano poteva sfoderare il "Tiro della tigre" con una certa libertà, fino a portare ad un minuto dalla fine il risultato sul 7-6 in favore del Nazareth.
Crudele era già pronto con lo spumante a festeggiare il ritorno alla vittoria, quando proprio allo scadere un ottimo D'Angelo trovava la via della rete infilando un esterrefatto Lepidi con una delle sue "mele" che lo hanno reso famoso dalle parti di Monteluco.
Il risultato finale ha visto le due compagini pareggiare 7-7, un pareggio a detta di tutti giusto, uscito da una gara molto avvincente.
Appuntamento al prossimo numero per il ritorno in campo di Antonelli, Tosone e soprattutto dell'ignorantone Ostili.
[MM]
