TOOL by Claudio Aricò

I più grandi talenti della scena musicale odierna nascono in California , nello stato più potente al mondo e si candidano come una delle più grandi “minacce” per le generazioni future del paese.Questo è quello che pensano evidentemente i creatori del sito web www.toolsucks.com che mettono in allerta i genitori di tenere alla larga i propri figli dai nostri , che con conseguenze disastrose non fanno altro che “deviarli” dai “sani” principi di una società come quella americana. 

Violenza (anche fisica), morte, spersonalizzazione, sgomento, rabbia, attacchi diretti alla figura di Cristo, vendetta, disprezzo per la gente simil fighetta : tutto questo trapela e salta agli occhi dai primi testi(e non solo) dell’ensemble e arriva come una tonnellata di cemento sulle teste dei giovani che cercano qualcosa di diverso dalla normale situazione quotidiana.

Su tutto ciò si fondano le solite dure critiche bigotte , classiche di chi fin dai tempi di Elvis si scandalizzava per ogni forma di trasgressione psicologica a cui il rock in questi 40 anni ci ha abituato, nel bene e nel male.

Ma tutto ciò parte da una sensibilità del tutto particolare dei ragazzi.

L’imputato numero uno è lui: non poteva essere che l’autore dei testi , il cantante autore Maynard James Keenan; nasce da una famiglia battista e nel 1982 entra a far parte dell’esercito .Due anni nell’accademia militare , secondo me, potrebbero dire tutto sull’atteggiamento e sui sentimenti elencati sopra che Maynard proporrà in OPIATE e UNDERTOW ,i primi due dischi.

Ma da quello che trapelerà nei dischi successivi i TOOL dimostrano di avere effettuato una ricerca interiore senza precedenti che va di pari passo con la loro musica dalle tracce inconfondibili.

Iniziamo dal nome della band: il nome TOOL sta a significare ciò che loro volevano la band rappresentasse,e cioè un "mezzo",quindi un "utensile" per fare conoscere la "lachrymology" al mondo.

La "Lachrymology" , ovvero la scienza che riconosce il pianto come terapia, è solo una delle tante teorie elaborate sulla nascita dei Tool, ma, poiché questa scienza è stata menzionata dai Tool stessi, è giusto riconosecere la sua importanza, anche se il tutto sembra essere solo uno scherzo. A quanto pare tale scienza, ideata nel 1940 da Ronald P.Vincent , è una delle forze unificanti della band, poiché la dottrina di base, più che evidente nella loro musica, afferma che la strada che porta alla perfezione passa attraverso il dolore,sia emozionale che fisico e inoltre afferma che la gente può trovare se stessa e quindi progredire solo esplorando e comprendendo i propri dolori fisici ed emozionali. Quindi da qui nasce il nome dei nostri.

Seguendo il filo del discorso , si può ricorrere al significato di Opiate (primo Ep del gruppo) che , oltre
ad essere un termine che definisce una droga , ha altri significati come quelli a cui la droga stessa può portare;cioè essa porta al dolore fisico annientandolo e quindi ,indirettamente , ad un perfetto equilibrio spirituale seguendo passo per passo la teoria tooliana di base.
Inoltre i Tool credono moltissimo nelle parole "All Indians, No Chiefs".Il loro intento è quello di far “capire” che al mondo ci sono mucchi di pecore,persone che non sono capaci di parlare per se
stessi (in pratica,coloro che seguono alla cieca altre persone) e tendono il dito soprattutto nei confronti della chiesa, riprendendo anche citazioni marxiane tipo quelle in cui Marx sosteneva che la chiesa allontanava le persone dallo "svegliarsi e annusare l'odore del caffè":in realtà loro sostengono che una cosa è avere un credo religioso, ma altro è lasciare che qualcun altro interpreti quel credo e ti imponga di seguirlo.Tale intento non riguarda solo le grandi istituzioni , ma anche le singole persone a cui noi ci sentiamo vicini e di cui non possiamo fare a meno , ma che ci mettono da parte e che ci distruggeranno. 

Inoltre tengono molto ad evidenziare che la maggior parte di ciò che loro dicono,va presa con un po' di buon senso e con una enorme quantità di sale in zucca. D’altronde uno dei tanti messaggi contenuti nel pensiero Tool è il think for yourself.

Sembrano avere una fissa per le dipendenze, infatti ci coinvolgono nella più grande di queste:la droga sembra far parte nel pensiero-tool fin da Opiate ma è nella Must track SOBER in cui il "pensa per te stesso e fatti quanto vuoi(ma sono c… tuoi!) se tu lo vuoi" ci esce dalle orecchie a tutti.

Poi ,come tool docet vuole , la droga è innalzata al settimo cielo per le sue conseguenze tragiche che annientano e in un certo senso rendono consapevole l’uomo ,che rinasce dopo aver “visto” la sofferenza e il dolore.

Sembra proprio incentrarsi su questo la tooliana (la fil.dei tool per chi non l’avesse capito),come penso di aver già detto.

Concludo il pensiero tool con la voglia di nuovo che emerge nei testi in cui si sente il dovere di usare tutte le armi possibili per poterci sentire stimolati da qualcosa, sempre alla ricerca disperata di stimoli,senza mai lasciare riposare la nostra mente.

Vi sono infiniti misteri con delle allusioni presenti su dischi, testi, t-shirt, biglietti dei concerti , che non fanno altro che alimentare il mistero Tool.Vi sono migliaia di risposte e di interpretazioni che non sto qui ad elencarvi che ognuno di noi può vedere in modo diverso ma avendo nella testa che i Tool sono una vera manna dal cielo dal punto di vista della ricerca interiore che è lontano mille miglia dal modo di vivere “normale” di coloro che vi ho presentato all’inizio della storia.

L’altro personaggio “importante”(sono tutti e 4 importanti perché sono tutti bravi) è Adam Jones il chitarrista.
È lui l’imputato numero uno dell’arte visionaria, sia sonica che visuale.

Quello che viene pensato non poteva non essere messo in musica in un modo così sublime donando un maggiore senso di profondità al tutto.

Da ciò messo insieme viene da pensare a quasi tutte le persone avvicinatesi al loro mondo che sono tipi provenienti da un altro pianeta e poi ,dopo aver ben posizionato l’obiettivo su di loro ,si pensa ai Tool come qualcosa di sacro ,come se ci si trovasse davanti a qualcosa che ci coinvolge completamente mettendo a nudo tutte le nostre (mie:non so a voi) emozioni.

Ma dicevamo di Adam: basta guardare i video. Cosa c’è da dire:immaginario mai visto,forse alieno(anzi direi di si),forse malato(?),chi ce ne capisce qualcosa me lo faccia sapere.

Ma so solo che sono incredibili per il talento sfornato e per chi non lo sapesse ha lavorato in “grandi” films facendo effetti speciali e trucco come Jurassic Park e Terminator 2. 

La musica dei Tool è stata spesso etichettata come un impasto sonoro di elementi progressive, rock, metal, ma soprattutto evidenziati con il termine crossover.

Non vi dico qual è la mia reazione a questo!

Mi sembra riduttivo e va a scapito della bravura della band che non per questo viene dipinta come aliena, magari si potrebbe dire che loro hanno inventato un genere nuovo (ma chi avrà il coraggio di mettersi a confronto con i mostri sacri?) che forse avrà un solo interprete poiché la sua musica nasce da un percorso intimo ed interiore che quindi non avrà mai degli emulatori e dei prosecutori.

E’ innegabile che la musica dei Tool sia unica !

Non vi dico più niente,non mi metto nelle vesti di musicologo e senza darvi delle disamine tecniche ,che sarebbero riduttive,vi consiglio solo di distendervi nel vostro divano premere il tasto play e di entrare in un'altra dimensione.

Buon Viaggio….

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