LITFIBA - DESAPARECIDO

 

ANNO : 1985

DURATA:33m28s

VOTO: • • • • ½ 
Album che ha lanciato i Litfiba e che li ha proposti come migliori interpreti della scena underground e del rock in Italia.

 

 

Dopo essersi formati nei primi anni Ottanta ,ed aver pubblicato alcuni Ep e il lavoro d'esordio "Eneide di Krypton" , i Litfiba escono con il loro primo vero album; c'è subito da dire che si presentano con una formazione di primo ordine :oltre ai fondatori Pelù e Renzulli figurano il fantastico Ringo De Palma alla batteria, Gianni Maroccolo al basso e Antonio Aiazzi alle tastiere; una formazione di tutto riguardo , in cui ognuno ha un suo ruolo preciso e determinate. 

Desaparecido cambia davvero il panorama del rock italiano : le influenze della new wave d'oltremanica (ad esempio Pornography dei Cure) portano nuove sonorità e nuovi modi di guardare al rock; il risultato è perfetto : l'album è un mix di ritmi incalzanti , avvolgenti e a tratti anche etnici. 

"Eroi nel vento" è uno dei classici del gruppo ed è davvero un capolavoro ; si comincia con una batteria che scandisce pesante il tempo accompagnata dal riff di chitarra che svanisce con l'entrata in gioco di tastiera e basso : la chitarra , con questo riff fantastico è presente solo nell'introduzione e nel bridge e lascia spazio , soprattutto alla tastiera nelle altre parti.Grande arrangiamento in cui ogni strumento è essenziale. 

"La preda" è più rock con una chitarra di sottofondo che dà grinta , accompagnata da un giro di basso ben messo in evidenza dal mixaggio; quando la voce manca entra la tastiera che poi lascia il posto ad un grande slide di basso. 

"Lulù e Marlene" ha un ritmo spezzato (grande accoppiata basso-batteria) quasi cupo (merito delle tastiere) , e non mancano avvolgenti assolo alla fine dei versi. Pieno stile Cure anche qui. 

"Istanbul" è una pietra miliare : raramente una canzone riesce a colpire così tanto fino a portarti in un'altra dimensione , quasi a vivere la canzone. Grande merito va ancora una volta alla tastiera che ti proietta la mente lontano ed anche al giro di basso non complesso ma ben vario. 

Anche "Tziganata" porta ritmi lontani da noi nell'album e lo rende eterogeneo e quasi etnico , rimanendo sempre nell'ambito del vero rock; mentre è secondo me non molto riuscita "Pioggia di luce" che risulta a volte ripetitiva e forse noiosa , anche se è da apprezzare l'inizio con l'accoppiata tastiera-basso a reggere tutta la canzone. 

Con l'urlo rabbioso di Pelù e un incalzante giro di basso inizia "Desaparecido"; l'arrangiamento ci porta dove vogliono i litfiba : il problema dei desaparecidos sembra molto più vicino a noi tramite questa canzone , col suo ritmo incalzante e con influenze quasi latineggianti.

Capolavoro antimilitare è "Guerra"; ben studiato l'inizio con Pelù che conta in tedesco mettendo nelle sue grida rabbia e odio, poi c'e l'attacco con tastiere stupefacenti. Grande testo : "Cerco in una mano chiusa , la causa della morte" . Grandiosa anche la conclusione con il ritmo che va sempre più veloce , la batteria che svaria sulla chitarra per poi tornare normale e chiudersi con un assolo malinconico e inquietante. 

 

 

1) Eroi nel vento
2) La preda
3) Lulù e Marlene
4) Istanbul
5) Tziganata
6) Pioggia di luce
7) Desaparecido
8) Guerra
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