RINO GAETANO - INGRESSO LIBERO

 

ANNO : 1974

DURATA:30m22s

VOTO: • • • ½ 
Album di esordio di Rino Gaetano che sin da questo lavoro si propone ad alti livelli dimostrando subito di essere un grande talento.

 

Con Ingresso libero il cantautore calabrese irrompe nella scena musicale italiana metà anni settanta , e si propone come menestrello e cantastorie del suo tempo, con canzoni serie e scanzonate allo stesso tempo, autobiografiche e di denuncia, messe su adatti arrangiamenti che esaltano la sua immensa voce.
Il mondo che Rino Gaetano ci descrive è popolato da gente semplice e dai sentimenti puri, che ama la sua terra e la propria vita anche senza grandi lussi e privilegi, di gente che è costretta a lasciare la propria terra per lavorare e tirare avanti , ma che si trova comunque in una condizione di subalternità nei confronti della vita stessa.

In questo contesto le canzoni più riuscite e significative dell'album sono "Ad esempio a me piace il sud" e "Agapito Malteni il ferroviere".
La bucolica "Ad esempio a me piace il sud" contiene già numerosi elementi della poetica musicale di Gaetano : melodia semplice e tanto amore  per la sua terra natia.
Ascoltandola sembra proprio di vedere il giovane Rino a spasso tra i campi di una terra del sud, con tutti i suoi tratti peculiari e le usanze dei suoi abitanti.
Non vengono trascurati nemmeno i caratteri di un disagio economico del sud anni 70 : "l'acqua, che in quella terra è più del pane".
Agapito Malteni il ferroviere parla ancora del problema del sud , con la gente costretta ad emigrare , che tanto colpisce il complessato ed ingenuo ferroviere.

L'amore , alla maniera di Rino, è invece protagonista di "Tu, forse non essenzialmente tu" e soprattutto nella malinconica "Supponiamo un amore".

Ritmo veloce e che va ad aumentare col passare delle strofe per nella "futuristica" "Ad 4000 d.C." ; in questa si nota anche l'influenza della musica popolare, come anche nella nonsense "E la vecchia salta con l'asta". Proprio questa proprietà di narrare storie  rende Rino Gaetano un vero e proprio cantastorie che sa far sorridere e riflettere con le sue canzoni, che riescono sempre a interessare l'ascoltatore.

La chiusura è ancora dedicata al sociale , all'alienazione dovuta dal lavoro in fabbrica ed alla catena di montaggio , con il titolo molto esplicito "L'operaio della Fiat (La 1100)".

Alla fine dell'ascolto si è davvero soddisfatti,  trascinati ed anche divertiti; davvero un esordio degno di ciò che sarà capace di fare di lì a poco.


Miriam Andreis

 

 

1) Tu, forse non essenzialmente tu
2) Ad esempio a me piace il sud
3) Ad 4000 d.c.
4) A Khatmandu
5) Supponiamo un amore
6) E la vecchia salta con l'asta
7) Agapito Malteni, il ferroviere
8) I tuoi occhi sono pieni di sale
9) L'operaio della Fiat (La 1100)
 
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