BJORK - HOMOGENIC

 

ANNO : 1997

DURATA:53m25s

VOTO: • • • • 
Dopo Debut e Post , Homogenic lancia la nuova reginetta della musica europea.

 

 

Homogenic , terzo album della carriera , rappresenta la consacrazione di Bjork come una grande artista. La ragazza islandese è stata capace di andare oltre nella sperimentazione cercando di creare nuovi stili grazie all'uso della tecnologia. 

Questa ricerca di un nuovo stile , ormai caratteristico di Bjork , prevede vari elementi ben mischiati tra di loro; innanzitutto ,come già detto , la tecnologia la fa da padrone : tutto è ad essa affidato ,dalla sessione ritmica sino alle sfumature vocali della talentuosa cantante scandinava. 

Se vogliamo trovare un filo musicale conduttore  per l'intero album notiamo  , ad un primo ascolto , una divisione in due, che coincide pressappoco con la tracklist; si va dalle prime canzoni più coinvolgenti e, per così dire, melodiche , a canzoni del tutto sperimentali che rasentano l'inascoltabile.

La caratteristica peculiare di questo lavoro è la capacità di creare  delle atmosfere musicali che riescono a catturare completamente la mente  e l'immaginazione dell'ascoltatore. Tutto ciò grazie anche a dei testi quasi sempre accattivanti;va sottolineato il quasi perché a volte la sperimentazione non prevede molta attenzione verso le parole che vengono talvolta ridotte all'osso, ai concetti fondamentali.  

Joga  e Bachelorette  sono  le migliori rappresentanti della prima tipologia di canzoni; nella prima la voce di Bjork  è fantastica  e vi è  una combinazione arrangiamento-testo perfetta che raggiunge il culmine nella frase"you push me up to this state of emergency how beautiful to be".

Con Bachlorette  si spazia sul dark avvolgente ; originariamente concepita come colonna sonora per un film , data la sua bellezza ha finito per essere uno dei singoli trainanti dell'album.  

Piano piano il genere si fa più pesante , più difficile da ascoltare e magari coloro che non sono particolari cultori del genere potrebbero cominciare ad annoiarsi ma ci sono ancora dei punti interessanti.

Tra questi menzioniamo All is full of love , che presenta un'impostazione che vuole essere catartica ed una doppia voce di Bjork che senza pause ci dice che tutto è pieno d'amore. Poco interessanti Pluto in cui si è esagerato nella sperimentazione spostandosi troppo verso il techno e Nature is ancient che non riesce a colpire nel segno.

Più importante è il contributo di Sod off, in cui si ritorna all'interpretazione delle track iniziali ; i gorgheggi vocali del ritornello in corrispondenza di quelli strumentali sono ben fatti come anche l'urlo acutissimo di Bjork suona davvero bene.

Particolare è la conclusione con Atlantic ,che va fuori da ogni schema tracciato dalle precedenti canzoni, giusto per ricordarci che non si può dare nulla per scontato quando si ha a che fare con Bjork (sfido chiunque a non apprezzare ciò).

 

 

1) Hunter
2) Joga
3) Unravel
4) Bachlorette
5) All neon like
6) 5 years
7) Immature
8) Alarm call
9) Pluto
10)All is full of love
11)Sod off 
12)Nature is ancient 
13)Atlantic
Mandaci le tue opinioni

 

 | HOMEPAGE  |
| RECENSIONI | TESTI | BRANDNEW | INDICE ARTISTI |

| GRUPPO DEL MESE |