PORCUPINE TREE - IN ABSENTIA

 

ANNO : 2002

DURATA : 84m23s

VOTO : • • • • •
Il gruppo dell'impegnatissimo musicista e produttore Steven Wilson con la loro nona realizzazione in studio arrivano al loro apice di creatività artistica con un concept album basato sulla figura del killer giusto per dare un pò di inquietudine all'ormai collaudato stile della band inglese. 

 

 

Un album dalle varie sfaccettature, forte e pesante da un lato, dolce e rilassante dall’altro; suoni acuti di chitarre elettriche in contrasto con melodie delicate di violini.



Canzoni simili a sogni, a viaggi in un futuro o in un passato senza schemi, regole e stereotipi quelle di Steven Wilson. 

Vuole trasmettere al pubblico paca, serenità, rilassatezza ma nello stesso tempo sa che la vita non è solo questo e tra le note vibranti di batterie e bassi ci rende partecipi delle sue paure, dei suoi sbalzi d’umore e ci grida il suo dolore. 



La copertina raffigura un uomo che cerca di vedere, apre gli occhi ma il buio lo circonda. Credo che, la prima canzone, non casualmente si chiami BLACKEST EYES, poiché tutto è centrato sulle emozioni, sulle sensazioni, sulle percezioni. 



Non importa cosa si vede ma cosa si sente dentro..

 

 

CD A

1) Blackest eyes
2) Trains
3) Lips of Ashes
4) The Sound of Muzak
5) Gravity eyelids
6) Wedding nails
7) Prodigal
8) .3
9) The creator has a mastertape
10) Heartattack in a layby
11) Strip the soul 
12)Collapse the light into earth 

CD B

1) Drown with me
2) Chloroform
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