Francesco De Gregori


RIMMEL 


E qualcosa rimane fra 
le pagine chiare e le pagine scure 
e cancello il tuo nome dalla mia facciata
e confondo i miei alibi e le tue ragioni,
i miei alibi e le tue ragioni.

Chi mi ha fatto le carte
mi ha chiamato vincente 
ma uno zingaro è un trucco 
e un futuro invadente, 
fossi stato un po' più giovane 
l'avrei distrutto con la fantasia,
l'avrei stracciato con la fantasia.

Ora le tue labbra puoi spedirle
a un indirizzo nuovo 
e la mia faccia 
sovrapporla a quella di chissà chi altro 
ancora i tuoi quattro assi,
bada bene di un colore solo 
li puoi nascondere o giocare come vuoi,
o farli rimanere buoni amici come noi.

Santa voglia di vivere
e dolce Venere di rimmel 
come quando fuori pioveva e tu mi domandavi
se per caso avevo ancora quella foto
in cui tu sorridevi e non guardavi.

Ed il vento passava
sul tuo collo di pelliccia e sulla tua persona 
e quando io senza capire ho detto sì 
hai detto "È tutto quel che hai di me?" 
"È tutto quel che ho di te..."

Ora le tue labbra puoi spedirle
a un indirizzo nuovo
e la mia faccia 
sovrapporla a quella di chissà chi altro
ancora i tuoi quattro assi, 
bada bene di un colore solo 
li puoi nascondere o giocare come vuoi,
o farli rimanere buoni amici come noi.

 

 

 

 

 

Una storia d'amore finita , e questa volta sembra finita completamente anche se rimane il barlume di essere buoni amici. La chiave sta nella seconda strofa : una domanda abbastanza tagliente di lei ed una risposta ingenua di lui ; sembra proprio che tutto finisca li , che a quel punto lei possa cercare qualcuno ad un "indirizzo nuovo" .

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